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Zeus (in greco antico: Ζεύς, Zèus) nella religione greca è il capo di tutti gli dèi, il capo dell'Olimpo, il dio del cielo e del tuono. I suoi simboli sono la folgore, il toro, l'aquila e la quercia. Figlio del titano Crono e di Rea, era il più giovane dei suoi fratelli e sorelle: Estia, Demetra, Era, Ade e Poseidone. Nella maggior parte delle leggende o miti era sposato con Era (protettrice del matrimonio e dei figli), anche se nel santuario dell'oracolo di Dodona come sua consorte si venerava Dione (viene raccontato nell'Iliade che Zeus sia il padre di Afrodite, avuta con Dione). Il frutto dei suoi numerosi convegni amorosi furono i suoi molti celeberrimi figli, tra i quali Apollo e Artemide, Hermes, Persefone, Atena, Dioniso, Perseo, Eracle, Elena, Minosse e le Muse. Secondo la tradizione da Era, la moglie legittima, ebbe Ares, Ebe, Efesto e Ilizia. Tali rapporti amorosi venivano consumati da Zeus anche sotto forma di animali (cigno, toro, ecc.), infatti tra i suoi enormi poteri egli aveva anche quello di tramutarsi in qualsiasi cosa volesse. La figura equivalente a Zeus nella mitologia romana era Giove, mentre in quella etrusca era il dio Tinia.
Con riconquista della Cirenaica si indica la parte finale della riconquista della Libia, e precisamente quel conflitto nella colonia tra le forze militari italiane e i ribelli libici che cominciò nel 1928, proseguì con un crescendo di azioni militari italiane contro le forze ribelli e terminò nel 1931 con l'annientamento della resistenza dei ribelli e la cattura ed impiccagione del capo della resistenza indigena Omar Mukhtar. La pacificazione venne portata avanti da parte italiana con ampio ricorso a stragi ed atrocità e comportò anche uccisioni di massa della popolazione indigena della Cirenaica - un quarto della popolazione della Cirenaica di 225.000 morì durante il conflitto. L'Italia commise numerosi ed efferati crimini di guerra durante il conflitto, quali l'uso di armi chimiche illegali, rifiuto di fare prigionieri di guerra giustiziando i combattenti arresi ed esecuzioni di massa di civili. Le autorità italiana attuarono una pulizia etnica espellendo forzatamente 100.000 Beduini cirenaici (metà della popolazione della Cirenaica) dai loro insediamenti, che vennero assegnati a coloni italiani.
La Libia italiana fu creata dal colonialismo italiano nell'Africa settentrionale durata ufficialmente, dopo la amministrazione distinta della Tripolitania e della Cirenaica, dal 1934 al 1943.
Lo Stato cretese (in greco: Κρητική Πολιτεία, in turco ottomano: كريد دولتى) fu istituito nel 1898, a seguito dell'intervento da parte delle grandi potenze sull'isola di Creta. Nel 1897 un'insurrezione aveva indotto l'Impero ottomano a dichiarare la guerra al Regno di Grecia, spingendo il Regno Unito, la Francia, l'Italia e la Russia ad intervenire sulla base del fatto che l'Impero ottomano non poteva più mantenere il controllo.
La colonia Cirenaica era una delle due colonie italiane in terra libica. Il suo territorio corrispondeva a quello della Cirenaica odierna. Creata dopo la guerra italo-turca, nel 1934 confluì nella Libia italiana.