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La casa è un edificio (o parte di esso) utilizzato stabilmente da persone per ripararsi dagli agenti atmosferici. Essa ospita uno o più nuclei familiari e talvolta anche animali domestici. Può anche corrispondere al concetto di unità abitativa coniato dal Movimento Moderno in architettura ed è stato nella storia il primo elemento funzionale.
Il palladianesimo o architettura palladiana è uno stile architettonico ispirato alle opere e ai disegni dell'architetto veneto Andrea Palladio (1508–1580). Sebbene il termine palladiano si riferisca sia all'opera del maestro veneto sia agli stili da questo derivati, il palladianesimo (o più propriamente neopalladianesimo) è un'evoluzione delle idee originali di Palladio. Lo sviluppo del palladianesimo come stile autonomo ebbe inizio nel XVI secolo e continuò fino alla fine del XVIII secolo, durante il quale influì notevolmente sull'architettura neoclassica. In breve tempo, il palladianesimo si estese dal Veneto a tutta l'Europa e ad altre parti del mondo. Nel Regno Unito il neopalladianesimo cominciò a essere molto popolare a metà del XVII secolo, dove arrivò con le opere di Inigo Jones. In Gran Bretagna rimpiazzò il barocco come formula di rinnovamento del lessico architettonico utilizzato nell'antichità. All'inizio del secolo successivo questo stile diventò di moda, non solo in ambito britannico, ma anche nella maggioranza dei paesi nordeuropei. Più tardi, quando cominciò il suo declino in Europa, lo stile riscosse un grande successo nell'America settentrionale, con esempi di altissimo livello negli edifici disegnati da Thomas Jefferson.
Il diritto reale di abitazione è un diritto reale di godimento su bene altrui. È disciplinato, insieme al diritto reale di uso, dagli articoli 1021 e seguenti del codice civile italiano. Il diritto reale di abitazione è più circoscritto del diritto di uso: ha per oggetto una casa e consiste nel diritto di abitarla solo per i bisogni del titolare del diritto e della sua famiglia. Il codice non consente di cedere il diritto ad altri o di dare in locazione la casa gravata da questo diritto. Il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza coniugale spetta anche, in caso di morte di uno dei coniugi, al coniuge superstite ed, essendo considerato un legato "ex lege", si acquisisce immediatamente al momento dell'apertura della successione ereditaria. Di diversa natura è l'assegnazione della casa coniugale, a seguito di separazione dei coniugi, al coniuge affidatario della prole minore o (dopo le modifiche introdotte dalla legge n. 54 dell'8 febbraio 2006) in caso di affido condiviso, al coniuge con cui la prole minore stabilisce la propria residenza.Tale fattispecie, infatti, integra in capo all'assegnatario un diritto di natura personale, in quanto disposta solo nell'interesse della prole, e non un diritto reale di abitazione (Cass. Civ., Sez. V, sent. n. 6192/2007).
Il diritto all'abitazione (conosciuto anche come "diritto alla casa" oppure "diritto all'alloggio") è il diritto economico, sociale e culturale ad un adeguato alloggio e riparo. È presente in molte costituzioni nazionali, nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e nella Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali art. 31, uno dei primi documenti a farne menzione esplicita, nel Trattato di Lisbona art. 34.3.
Il censimento generale della popolazione e delle abitazioni è in Italia una delle principali rilevazioni affidate all'Istituto nazionale di statistica (Istat). Il suo ambito prevede la raccolta di informazioni numeriche sulla popolazione residente, sulle abitazioni e sugli edifici. Oltre al conteggio della popolazione dovrebbe analizzare anche i suoi caratteri statistici. In maniera minore è prevista l'analisi della popolazione temporaneamente presente nel Paese, sulla quale si rilevano solo informazioni sommarie. Il censimento della popolazione si effettua in Italia ogni 10 anni, nell'anno che termina con 1, con l'eccezione degli anni 1891 (per difficoltà finanziarie) e 1941 (per motivi bellici), mentre ne fu aggiunto uno nel 1936, secondo un programma non mantenuto di rendere le rilevazioni a frequenza quinquennale. Dal 1951 il censimento della popolazione è aggregato a quello delle abitazioni.
Con casa greca si intende un edificio destinato a fungere da abitazione tipo della società dell'antica Grecia. Era detto "οικία", "oikia", e poteva intendere sia il luogo in cui si vive, sia l'habitat umano, da cui "eco-logia" e altri composti. Le conoscenze che abbiamo sulla casa greca sono minori di quelle che abbiamo su altri edifici tipici della cultura ellenica, soprattutto perché nel passato gli studiosi hanno preferito dedicarsi ad edifici più spettacolari e sontuosi, ma anche perché fisicamente i resti che si sono conservati sono spesso piuttosto scarsi, poiché in generale le abitazioni, a differenza degli edifici pubblici, non erano realizzati in pietra ma in materiali più facilmente deperibili (legno, mattoni, spesso crudi), ed anche perché, come è ovvio, la gente ha continuato a vivere, costruendo le proprie case in quegli stessi luoghi dove sorgevano le case degli antichi. Ultimamente però le ricerche si stanno focalizzando anche su questo aspetto della cultura greca, e dunque si può sperare che ricerche e scavi futuri possano arricchire e completare le nostre conoscenze.
Con il termine casa di campagna inglese (English country house in inglese) si intendono edifici di considerevoli dimensioni, che possono essere case o mansion di proprietà di un singolo che possiede le terre attorno alla casa e, solitamente, anche una dimora in città. Alcune case di campagna, come ad esempio Kedleston Hall, Blenheim Palace e Holkham Hall sono state edificate come abitazioni simbolo del potere delle famiglie aristocratiche che le possedevano. Con la costruzione di queste maestose residenze si andava a modificare il territorio circostante con la creazione di laghetti artificiali, parchi, riserve di caccia. Al contrario altre, come Ascott House, nel Buckinghamshire, vennero intese come residenze di campagna senza impronte di grandezza o esibizione di potere ma esclusivamente come luogo di ritiro.
L'architettura romanica è lo stile del costruire proprio dell'arte romanica, che si diffuse in Europa nell'XI e XII secolo, fino all'affermazione dell'arte gotica, cioè verso la metà del XII secolo in Francia e con persistenze maggiori negli altri paesi europei. L'aggettivo "romanico" è un adattamento italiano di "roman", vocabolo creato agli inizi dell'Ottocento in Francia per indicare le lingue e le letterature romanze o neolatine. Charles de Gerville introdusse "roman" anche nel linguaggio architettonico ed il termine ebbe fortuna: in breve tempo si definì romanica tutta la cultura figurativa che in Francia si era sviluppata dopo i romani fino alla fioritura dell'architettura gotica.
Le abitazioni in Giappone presentano una grande varietà di stili.Una tipica casa giapponese è costituita da un edificio di due piani realizzato in legno suddiviso in quattro o cinque stanze.