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Il Folclore d'Italia riguarda numerose leggende e racconti popolari diffusi sul territorio italiano. Su di esso, infatti, si sono succeduti nel tempo diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce nell'immaginario popolare. Alcuni racconti provengono anche dalla cristianizzazione, specie quelli riguardanti demòni, che sono a volte riconosciuti dalla demonologia cristiana. Col termine folclore si può intendere tuttavia anche la scienza o la dottrina che studia quelle tradizioni, attraverso ricerche e opere sull'argomento.
Federico Bardazzi (Firenze, 1962) è un direttore d'orchestra e musicista italiano, oltre che direttore di coro, violoncellista, viellista, violista da gamba, specialista di musica barocca di musica antica, canto gregoriano, figura eclettica e di rilievo nella realizzazione di eventi musicali e culturali. Nasce in una famiglia di appassionati di musica: il padre Alfredo Bardazzi manager e pittore e la madre Gabriella Dominici professoressa di scienze, lo avviano fin da piccolissimo alla musica, insieme alle sorelle Francesca e Cecilia.
I fagioli all'uccelletto sono un piatto vegetariano tipico della cucina toscana e in particolare quella dell'area fiorentina.
Dino Carlo Giuseppe Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1º marzo 1932) è stato un poeta italiano.
Diario di un parroco di campagna è un romanzo di Nicola Lisi del 1942.
Un carro allegorico è un carro del tipo di "mansions" o "pageants" (ad uno o due piani arricchiti con tendaggi su cui venivano dipinte le scene) nei quali era possibile distinguere la figura allegorica di una divinità (come la Bellezza, la Grazia, la Giustizia, etc.) a volte seduta in trono. L'usanza dei carri allegorici è ancora attiva in molte città o paesi italiani, dove nel periodo di Carnevale vengono fatti sfilare carri allegorici sovrastati da figure costruite in cartapesta, che in genere rappresentano in maniera ironica alcuni eventi di attualità o temi di vario tipo. I carnevali più importanti sono quelli di: Fano nelle Marche, Putignano in Puglia, Viareggio in Toscana, Borgosesia in Piemonte, Sciacca e Acireale in Sicilia, Tempio Pausania, Bonorva in Sardegna e Ceggia in Veneto. La sfilata dei carri allegorici avviene anche a Terni nella notte del 30 aprile e nel pomeriggio del primo maggio in occasione del cantamaggio ternano e a Verona in occasione dell'annuale "Venerdì Gnocolar" qui sfilano carri di ottima fattura che arrivano da tutta Verona e provincia.
Borgo San Lorenzo (pronuncia: Bórgo San Lorènzo, /'borgo san lo'rɛnʦo/) è un comune italiano di 18 230 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Ha una superficie territoriale di 146 km² con un'altimetria che varia dai 177 m s.l.m. ai 1.144 m s.l.m.
Barberino di Mugello (pronuncia: /barbe'rino di mu' llo/) un comune italiano di 10.864 abitanti della citt metropolitana di Firenze, in Toscana. Il territorio comprende le frazioni Cavallina, Galliano, Montecarelli e altre localit , tra le quali Mangona. Nel comune localizzata la Villa medicea di Cafaggiolo, dal 2013 nell'elenco del patrimonio dell'umanit dell'UNESCO.
L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della città di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerdì 4 novembre 1966 fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, più in generale, in tutto il Paese. Diversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colpì solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove straripò anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. Nel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la città di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige.