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Il territorio è attualmente suddiviso 452 parrocchie, strutturato in 8 zone pastorali. Sino al 1º settembre 2018 le parrocchie erano raggruppate in 28 decanati, ora soppressi.
L'arcidiocesi di Milano è attualmente suddivisa in 1 104 parrocchie, raggruppate in 73 decanati che sono a loro volta ripartiti in 7 zone pastorali. In ogni decanato uno dei parroci delle parrocchie o delle comunità pastorali che lo compongono è eletto dallo stesso clero del decanato e poi confermato dall'arcivescovo nella funzione di decano. Non necessariamente il decano è il parroco della parrocchia principale che dà il nome al decanato stesso. Lo stesso arcivescovo nomina a capo di ogni zona pastorale un proprio vicario episcopale che in alcuni casi può anche essere uno dei vescovi ausiliari. Questa suddivisione delle parrocchie in decanati e zone pastorali risale all'episcopato di Giovanni Colombo con il sinodo del 1972. Precedentemente la suddivisione era in porte cittadine per il territorio urbano di Milano e in vicariati foranei o pievi per il territorio foraneo, cioè al di fuori della città di Milano. Il territorio foraneo era poi anche suddiviso in regioni forensi. Con un provvedimento dell'arcivescovo Dionigi Tettamanzi del 2006 è stato istituito anche il raggruppamento di più parrocchie sotto un unico parroco senza perdere l'identità di ogni singola parrocchia. Tale struttura è denominata comunità pastorale ed affianca o sostituisce le già esistenti unità pastorali.
La Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Kiev è stata una giurisdizione della Chiesa ortodossa in Ucraina, nata nel 1992 in seguito al rifiuto della Chiesa ortodossa russa di concedere l'autocefalia alla sua Metropolia in Ucraina e sciolta nel 2018 quando è confluita nella Chiesa ortodossa dell'Ucraina. Il primate della Chiesa aveva il titolo di Patriarca di Kiev e dell'intera Ucraina, con residenza a Kiev.