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Roberto Remigio Benigni (Castiglion Fiorentino, 27 ottobre 1952) è un attore, comico, regista e sceneggiatore italiano. Noto e popolare monologhista teatrale, dalla comicità ironica e dissacrante, è diventato personaggio pubblico tra i più conosciuti e apprezzati in Italia e nel mondo. Le sue interpretazioni cinematografiche e le sue apparizioni televisive mettono in scena un carattere gioioso e irruente, facendo leva, in quest'ultime, sulla sovversione del clima dei programmi di cui è ospite. Fra i numerosi riconoscimenti vale ricordare l'Oscar al miglior attore, conseguito nel 1999 per l'interpretazione nel film (da lui stesso diretto) La vita è bella; a cui segue un Oscar al miglior film straniero per la stessa pellicola. È stato l'unico interprete maschile italiano a ricevere l'Oscar come miglior attore protagonista recitando nel ruolo principale in un film in lingua straniera, dopo quello vinto da Anna Magnani nel 1956 e da Sophia Loren nel 1962. Benigni si è impegnato come lettore, interprete a memoria e commentatore della Divina Commedia di Dante Alighieri, per la cui diffusione la stampa svedese ipotizzò una sua candidatura al Premio Nobel per la letteratura 2007. Nelle vesti di divulgatore ha, inoltre, recitato il Canto degli Italiani, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e i dieci comandamenti biblici ricevendo consensi di pubblico e critica.
Fucecchio (pronuncia /fuˈʧekkjo/; fučékki̯o, Ficeclum in latino) è un comune italiano di 23 076 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana, nel Valdarno inferiore. Fa parte dell'Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa e del Comprensorio del Cuoio.
Riccardo Billi (Siena, 22 aprile 1906 – Roma, 15 aprile 1982) è stato un attore italiano.
Prince, pseudonimo di Prince Rogers Nelson (Minneapolis, 7 giugno 1958 – Chanhassen, 21 aprile 2016), è stato un cantautore, ballerino e produttore discografico statunitense, popolare soprattutto negli anni ottanta e novanta. Il nome Prince deriva dal nome della band dove il padre suonava, ovvero i "Prince Rogers Trio". La vena artistica del cantante di Minneapolis (che componeva, arrangiava, produceva, cantava e suonava i suoi lavori spesso in totale autonomia) lo ha portato a produrre continuamente nuovi brani, ma anche ad essere tra i pionieri della vendita on-line su Internet: infatti alcuni suoi prodotti sono acquistabili solo dal suo sito.Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 27º posto nella lista dei 100 migliori artisti, al 30 in quella dei 100 migliori cantanti di sempre e al 34 in quella dei 100 migliori chitarristi di sempre.
Pierino medico della SAUB è un film del 1981 diretto da Giuliano Carnimeo ed interpretato da Alvaro Vitali. La pellicola è una sorta di spin-off del personaggio di Pierino interpretato da Vitali in una serie cinematografica negli anni 1980, del quale ripropone, seppure con un altro nome (Alvaro Gasperoni), il carattere farsesco.
Maurilio Manara, detto Milo (Luson, 12 settembre 1945), è un fumettista italiano, conosciuto in Italia e all'estero per il fascino sensuale delle sue tavole.
Joe D'Amato, pseudonimo di Aristide Massaccesi (Roma, 15 dicembre 1936 – Roma, 23 gennaio 1999), è stato un regista, direttore della fotografia e sceneggiatore italiano. D'Amato viene generalmente considerato il regista italiano più prolifico di sempre, con quasi 200 film diretti, prodotti e fotografati. Ha sperimentato ogni genere cinematografico possibile e ha contribuito ad inventarne di nuovi. È noto per aver unito più generi nei suoi film, come la pornografia con l'horror, l'erotismo con il thriller e lo spaghetti-western con la commedia. Tra i suoi lavori più conosciuti, la serie dei film di Ator e i film della serie erotica Emanuelle nera, interpretata da Laura Gemser. È considerato un regista di culto tra i fan del cinema horror, per aver diretto alcuni film splatter, come Antropophagus, Buio Omega e Rosso sangue.Nell'ultima fase della sua carriera si dedicò totalmente ai film pornografici, divenendo uno dei più conosciuti e apprezzati registi del genere. Il suo Sesso nero, girato nel 1978 ma uscito nelle sale cinematografiche nel 1980, è considerato il primo film pornografico italiano. Il regista, nella maggior parte dei suoi film, è indicato con lo pseudonimo Joe D'Amato, anche se durante la sua carriera ne ha utilizzati diversi altri, soprattutto maschili, ma anche femminili. Nel 1999 la rivista Nocturno ha prodotto un documentario sul suo lavoro, intitolato Joe D'Amato - Totally Uncut, diretto da Roger A. Fratter. Nel 2006 la prestigiosa Cinémathèque française omaggiò il regista, proiettando le copie restaurate di Sesso nero e Antropophagus. In suo onore si sono svolte a Marina di Pietrasanta alcune edizioni del "Joe D'Amato Horror Festival" con la direzione artistica di Paolo Ruffini.
Jenny Tamburi, pseudonimo di Luciana Tamburini, anche nota come Luciana Della Robbia (Roma, 27 novembre 1952 – Roma, 1º marzo 2006), è stata un'attrice e showgirl italiana.
Claudio Abbado firma il primo contratto discografico col gruppo Universal, nel 1966. La sua carriera discografica si può suddividere in tre fasi: La prima fase, dal 1966 fino al 1986, nella quale si affida principalmente all'Orchestra del Teatro alla Scala per le registrazioni di opere e alla London Symphony Orchestra per le registrazioni di musica sinfonica. Il repertorio toccato in questo periodo comprende l'opera italiana (Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi, soprattutto), musica del XX secolo (Paul Hindemith, Alban Berg fra gli altri), con una preferenza per la musica francese (Maurice Ravel soprattutto, ma anche Hector Berlioz e Georges Bizet) e slava (Modest Mussorgskij e Sergei Prokofiev). Le eccezioni in questo panorama curiosamente poco "germanico" sono: l'integrale delle sinfonie di Felix Mendelssohn (registrate nel 1985) ed i concerti per pianoforte di Mozart. La seconda fase (dal 1986 al 2000) coincide con lo spostamento a Vienna e la successiva direzione artistica a Berlino. Da questo momento in poi il repertorio di Abbado si rivolge con grande approfondimento alla musica tedesca: due integrali delle sinfonie di Beethoven (1986-89 e 2000); una di Brahms; una sola, e per di più ibrida, delle sinfonie di Gustav Mahler (ma ben 20 registrazioni delle sue sinfonie); una di Franz Schubert. In generale il baricentro dei suoi interessi musicali sembra decisamente più mirato sulla musica romantica tedesca, da lui in verità appena sfiorata nel ventennio precedente. Con la fondazione del festival Wien Modern nel 1988, si crea l'occasione per proporre con continuità autori di musica moderna o contemporanea (György Ligeti, Luigi Nono ma anche autori davvero poco noti, come Wolfgang Rihm). Le orchestre più utilizzate sono, ovviamente, i Wiener Philharmoniker ed i Berliner Philharmoniker per la musica sinfonica; gli stessi Wiener e l'Orchestra della Staatsoper di Vienna, per le registrazioni operistiche. La terza fase, che coincide con la malattia e l'abbandono della direzione dei Berliner Philharmoniker, vede un notevole diradarsi della sua attività discografica: svincolato dagli obblighi contrattuali berlinesi, sceglie con oculatezza il repertorio da affrontare. Prosegue nell'integrale mahleriana, registra la celebre integrale delle sinfonie di Beethoven su spartiti originali, aggiunge pochi titoli (ma di sicuro appeal) al suo repertorio operistico: Il flauto magico e il Don Giovanni di Mozart ed il Falstaff di Verdi. A questo si devono aggiungere recital dei cantanti coi quali ha instaurato un rapporto privilegiato, come Bryn Terfel. in questo periodo si affida sempre più spesso alla Mahler Chamber Orchestra, oltre che ai Berliner Philharmoniker.Fra le punte più alte della sua produzione si possono ricordare il recentissimo ciclo beethoveniano realizzato - dopo un periodo di malattia - con degli irriconoscibili Berliner, assottigliati in una formazione quasi da camera. Accanto a Beethoven (2 volte: coi Wiener Philharmoniker nel 1986-89 e coi Berliner Philharmoniker nel 2000) vanno ricordate le integrali delle opere di Mahler, Mendelssohn, Schubert, Ravel (con la London Symphony Orchestra) e Pëtr Il'ič Čajkovskij, Prokof'ev (con la London Symphony Orchestra), Dvorák, senza dimenticare le fondamentali registrazioni operistiche. Un capitolo va infine dedicato ad i Concerti per pianoforte n. 1 Sz.83 e 2 Sz.95 di Bartok con Maurizio Pollini e la Chicago Symphony Orchestra vincitori del Grammy Award per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel 1980, ai Kammermusik Nr. 1, Nr. 4, Nr. 5 di Hindemith con i Berliner Philharmoniker vincitore del Grammy Award 1998 for Best Small Ensemble Performance ed ai Concerti per pianoforte n. 2 op.37 e 3 op.19 di Beethoven con Martha Argerich e la Mahler Chamber Orchestra del 2000/2004 vincitori del Grammy Award per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel 2006.