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Ai tempi che Berta filava è un'espressione deonomastica legata a un aneddoto della storia europea dell'Alto medioevo, situato tra letteratura e leggenda, il cui uso ricorre in alcune frasi proverbiali della lingua italiana per riferirsi a un tempo trascorso, non solo assai remoto ma "concluso". La donna a cui fa riferimento la frase è ritenuta, in genere, essere la regina Bertrada di Laon, moglie del re dei Franchi Pipino il Breve e madre di Carlomagno (oltre che di Carlomanno I), ma esistono anche altre ipotesi di identificazione visto che sull'aneddoto e sull'individuazione di Berta sono fiorite e circolate varie altre credenze e tradizioni, alcune delle quali, perso ogni aggancio a concrete figure storiche, si tramandano nella letteratura favolistica e fiabesca. L'esistenza e la circolazione della frase proverbiale nell'area linguistica italiana, comunque, risalgono a molto indietro nel tempo; difatti, l'espressione era già viva almeno nel Cinquecento, come testimonia L'Historia Orceana di Domenico Codagli, che tenta anche di darne una spiegazione aneddotica nell'ambito della storia locale di Orzinuovi, borgo della Bassa Bresciana occidentale.
Pietro Tordi (Firenze, 12 luglio 1906 – Firenze, 14 dicembre 1990) è stato un attore e insegnante italiano. Attivo in teatro, al cinema e in televisione, venne impiegato spesso in ruoli da caratterista in film sia drammatici che comici. Sua caratteristica era la voce, particolarmente profonda, la dialettica, la raffinata e ricercata oratoria, la fluida e ricca parlantina
Cenerentola (Cinderella), diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi, è un film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 15 febbraio 1950. Il 12º Classico Disney è basato sulla fiaba Cenerentola di Charles Perrault. Le sue canzoni, tra cui I sogni son desideri e Bibbidi-Bobbidi-Bu, scritte da Mack David, Jerry Livingston e Al Hoffman, divennero ben presto molto note. Questo film fu molto importante per lo studio Disney poiché segnò il ritorno a una grande produzione ispirata a un'unica storia dopo otto anni di film-collage di cortometraggi. Fece entrare la Disney in un nuovo periodo d'oro, pieno di novità, come l'uso della televisione per realizzare degli spettacoli per famiglie o la costruzione di parchi di divertimento. Uno di questi, Walt Disney World, costruito in Florida aperto nel 1970, adottò come suo simbolo e principale attrazione una versione a grandezza naturale del castello disegnato per questo film. Fu con questo lungometraggio che s'impose definitivamente il concetto di Classico Disney. Esso è, come il precedente Biancaneve i sette nani, ispirato a una favola europea, e fu il primo grande successo dell'azienda dopo quasi dieci anni di risultati mediocri al botteghino. Era infatti dal 1937 (ossia dalla prima distribuzione di Biancaneve) che lo studio non riscuoteva un così grande successo di critica e pubblico. Tuttavia molti critici, soprattutto europei, giudicano questo film di qualità leggermente inferiore ai primi cinque del periodo d'oro. Ciò è forse dovuto alle difficoltà degli anni precedenti, che influenzarono non poco la produzione, e anche a un certo allontanamento di Walt Disney dalla realizzazione di questo tipo di film a disegni animati, più concentrato invece su altri progetti, volti a espandere ulteriormente l'azienda. Il film fu comunque un successo finanziario come film col maggiore incasso nell'anno 1950 e permise allo studio di ristabilirsi economicamente. Fu ridistribuito al cinema ben cinque volte in America del Nord e sette in Italia (l'ultima è del 2012), ed ha avuto due seguiti: Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà del 2002 e Cenerentola - Il gioco del destino del 2007, entrambi per il mercato direct-to-video. Nel 2015 ne è stato realizzato un remake in live action omonimo con Cate Blanchett nel ruolo di Lady Tremaine, la malvagia matrigna di Cenerentola e Lily James come Cenerentola. Nel 2018 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Questa voce contiene un elenco dei personaggi della serie televisiva C'era una volta. Sono diversi personaggi delle fiabe classiche, che vivevano nella Foresta Incantata, ma un sortilegio li ha portati nella cittadina di Storybrooke, nel Maine, dove non si accorgono che il tempo non passa mai e vivono un eterno presente come normali persone del 2010, senza alcun ricordo di chi erano realmente e con falsi ricordi del loro passato "normale", senza poter mai raggiungere i loro lieti fine. Nella settima e ultima stagione l'ambientazione cambia e i personaggi della Foresta Incantata sono portati a Hyperion Heights un quartiere di Seattle nel 2017. In seguito alla prima stagione, ogni mezza stagione vede nuove spiegazioni dei trascorsi dei personaggi presenti e l'aggiunta di nuovi, di cui si individuano degli antagonisti principali (rispettivamente sono Regina e Tremotino per la prima, Cora, Capitan Uncino e Tamara e Greg per la seconda, Peter Pan e Zelena la Perfida Strega dell'Ovest per la terza, Ingrid la Regina delle Nevi e il trio delle Regine dell'Oscurità formato da Ursula, Crudelia de Mon e Malefica per la quarta, Emma stessa sotto forma di Signora Oscura e Ade per la quinta, la parte malvagia di Regina, Jafar, Gideon e la Fata Nera per la sesta, Lady Tremaine, Genoveffa, Gothel, Dr. Facilier e Tremotino proveniente dal Reame dei Desideri per la settima e ultima stagione).
Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 Palermo, 20 novembre 1989) stato uno scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, drammaturgo, critico d'arte e maestro di scuola elementare italiano. Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, Sciascia una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo. All'ansia di conoscere le contraddizioni della sua terra e dell'umanit , un un senso di giustizia pessimistico e sempre deluso, ma che non rinuncia mai all'uso della ragione umana di matrice illuminista, per attuare questo suo progetto. All'influenza del relativismo conoscitivo di Luigi Pirandello si possono ricondurre invece l'umorismo e la difficolt di pervenire a una conclusione che i suoi protagonisti incontrano: la realt non sempre osservabile in maniera obiettiva, e spesso un insieme inestricabile di verit e menzogna.Dal 1979 al 1983 fu deputato del Partito Radicale.