Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Responsabile dei lavori è una figura tecnica che secondo il D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. può essere incaricato ai fini della progettazione o della esecuzione o del controllo dell'esecuzione dell'opera. Nel caso di appalto di opera pubblica (D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.), il Responsabile dei lavori è il Responsabile unico del procedimento (R.U.P.). Il Responsabile dei lavori quindi, prima del D. Lgs n.106/09 (correttivo del D. Lgs. n. 81/2008), coincideva con il progettista per la fase di progettazione dell'opera e con il Direttore dei lavori in fase di esecuzione. Sia chiaro che il Committente (soggetto per il quale l'intera opera viene eseguita) è esonerato dalle responsabilità connesse agli adempimenti degli obblighi, limitatamente all'incarico conferito al responsabile dei lavori. È opportuno quindi che il Committente che abbia proceduto all'individuazione del Responsabile dei Lavori, formalizzi tale incarico, e poi verifichi che siano adempiuti, da parte del RdL, gli obblighi delegati e delegabili.
La memoria di lavoro (abbreviato in MDL, in lingua inglese "working memory"), nell'ambito degli studi della psicologia cognitiva sui processi mnestici, è un modello introdotto nel 1974 da Alan Baddeley e Graham Hitch per descrivere con più accuratezza le dinamiche della memoria a breve termine (MBT).
In fisica, il lavoro è l'energia scambiata tra due sistemi quando avviene uno spostamento attraverso l'azione di una forza, o una risultante di forze, che ha una componente non nulla nella direzione dello spostamento. Pertanto, ha le dimensioni di una forza applicata lungo una determinata distanza. Dunque, il lavoro complessivo esercitato su un corpo è pari alla variazione della sua energia cinetica. In presenza, invece, di un campo di forza conservativo, cioè in assenza di effetti dissipativi, il lavoro svolto si può esprimere anche come la variazione di energia potenziale tra gli estremi del percorso. Il lavoro compiuto da una forza è nullo se lo spostamento è nullo o se questa non ha componenti lungo la direzione dello spostamento. Il termine "lavoro" è stato introdotto nel 1826 dal matematico francese Gaspard Gustave de Coriolis. Il simbolo più utilizzato per indicare il lavoro è la lettera W {\displaystyle W} , dall'inglese work, anche se, spesso, nella letteratura italofona lo si indica con la lettera L {\displaystyle L} . Nel Sistema Internazionale l'unità di misura del lavoro è il joule.
Il lavoro è un'attività produttiva, che implica la messa in atto di conoscenze rigorose e metodiche, intellettuali e/o manuali, per produrre e dispensare beni e servizi in cambio di compenso, monetario o meno, importante argomento di studio sia delle scienze sociali (sociologia, politica, diritto, economia) che delle scienze astratte e naturali (fisica e geografia). Si tratta di un servizio utile che si rende alla società, e prevede la concessione sistematica al pubblico di un bene in cambio di un altro, in forma di compenso non sempre monetario. Nel mondo moderno l'attività lavorativa viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di una professione e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi. Dal punto di vista giuridico si distingue il lavoro subordinato da quello autonomo e parasubordinato con caratteristiche intermedie tra i primi due.