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Il lavoro è un'attività produttiva, che implica la messa in atto di conoscenze rigorose e metodiche, intellettuali e/o manuali, per produrre e dispensare beni e servizi in cambio di compenso, monetario o meno, importante argomento di studio sia delle scienze sociali (sociologia, politica, diritto, economia) che delle scienze astratte e naturali (fisica e geografia). Si tratta di un servizio utile che si rende alla società, e prevede la concessione sistematica al pubblico di un bene in cambio di un altro, in forma di compenso non sempre monetario. Nel mondo moderno l'attività lavorativa viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di una professione e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi. Dal punto di vista giuridico si distingue il lavoro subordinato da quello autonomo e parasubordinato con caratteristiche intermedie tra i primi due.
Il lavoro minorile o infantile o sfruttamento minorile è definito come una qualsiasi attività lavorativa che priva lo studio e libertà nella fase infantile, della dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico. Genericamente sono definite lavoro minorile tutte le forme di lavoro svolte da minori al di sotto di un’età minima stabilita per legge, che può variare da paese in paese. Il lavoro minorile è un fenomeno di dimensioni globali. Secondo le recenti stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), sono ancora 152 milioni i bambini — 68 milioni sono bambine e 88 milioni sono bambini — vittime di lavoro minorile. Metà di essi, 73 milioni, sono costretti in attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Il fenomeno del lavoro minorile è concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta, in quanto sottoprodotto della povertà, che contribuisce anche a riprodurre. Tuttavia, non mancano casi di bambini lavoratori anche nelle aree marginali del Nord del mondo.
Il lavoro subordinato, informalmente detto anche lavoro dipendente, indica un rapporto di lavoro nel quale il lavoratore cede il proprio lavoro (tempo ed energie) ad un datore di lavoro in modo continuativo, in cambio di una retribuzione monetaria, di garanzie di continuità e di una parziale copertura previdenziale.
Con la locuzione lavoro nero, lavoro irregolare o lavoro in nero si intende un rapporto di lavoro nel quale un datore di lavoro, sia esso una persona fisica o giuridica, si avvale di prestazioni professionali e/o lavorative di un lavoratore senza riconoscere a questi alcuna copertura previdenziale, di garanzia, e di tutela previste dalla legge, e senza pagare le imposte previste dalla legge, in virtù di un'assenza di un contratto di lavoro ufficiale ovvero non registrato e dunque giuridicamente nullo/irregolare per le vigenti norme del diritto del lavoro. Il fenomeno ancora oggi non presenta una definizione giuridica univoca nei vari ordinamenti giuridici statali.
Il lavoro domestico indica, in Italia, una tipologia di lavoro prestata in modo diretto ed esclusivo al soddisfacimento delle esigenze domestiche. Per identificare i lavoratori del settore viene utilizzato il termine colf, nato dall'unione delle parole collaboratore (o collaboratrice) familiare.
Il Responsabile dei lavori è una figura tecnica che secondo il D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. può essere incaricato ai fini della progettazione o della esecuzione o del controllo dell'esecuzione dell'opera. Nel caso di appalto di opera pubblica (D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.), il Responsabile dei lavori è il Responsabile unico del procedimento (R.U.P.). Il Responsabile dei lavori quindi, prima del D. Lgs n.106/09 (correttivo del D. Lgs. n. 81/2008), coincideva con il progettista per la fase di progettazione dell'opera e con il Direttore dei lavori in fase di esecuzione. Sia chiaro che il Committente (soggetto per il quale l'intera opera viene eseguita) è esonerato dalle responsabilità connesse agli adempimenti degli obblighi, limitatamente all'incarico conferito al responsabile dei lavori. È opportuno quindi che il Committente che abbia proceduto all'individuazione del Responsabile dei Lavori, formalizzi tale incarico, e poi verifichi che siano adempiuti, da parte del RdL, gli obblighi delegati e delegabili.
La memoria di lavoro (abbreviato in MDL, in lingua inglese "working memory"), nell'ambito degli studi della psicologia cognitiva sui processi mnestici, è un modello introdotto nel 1974 da Alan Baddeley e Graham Hitch per descrivere con più accuratezza le dinamiche della memoria a breve termine (MBT).
Il direttore dei lavori è la figura professionale scelta dal committente, in base alle opere da eseguire e al titolo professionale richiesto dalle normative vigenti per l'esecuzione di tali opere con lo scopo di seguire l'andamento regolare del cantiere.