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Le stigmate (grafia più moderna: stimmate; grafia antiquata: stimate) (dal greco στίγμα, stigma, che significa marchio) sono tipicamente le piaghe nelle mani, nei piedi e nel costato di Gesù Cristo, provocate dai traumi subiti durante la sua passione; per successiva estensione, indicano lesioni corporali che in particolari soggetti offrirebbero una riproduzione, temporanea o permanente, completa o parziale, delle piaghe di Cristo (o di altre conseguenze della Passione). In ulteriore traslato, con la parola "stigmate" si indicano i segni fisici, o psichici, o sociali, lasciati in individui o collettività da eventi avversi di varia natura. Il termine ha origine dalla Lettera ai Galati di S. Paolo: La Chiesa cattolica riconosce il fenomeno, ma non obbliga i fedeli a credervi con sentenza dogmatica o dottrinale.
Il Beatus vir è l'incipit in latino del Salmo 111; usato fino al Concilio Vaticano II come uno dei cinque salmi dei vespri delle solennità e delle domeniche, è stato musicato da molti importanti compositori, soprattutto di epoca barocca, come Francesco Durante, Niccolò Jommelli, Antonio Vivaldi, Domenico Zipoli e Claudio Monteverdi; è inoltre uno dei brani dei Vespri del Confessore di Wolfgang Amadeus Mozart. Il salmo è tuttora usato nella Liturgia delle Ore.
Tommaso Campanella, al secolo chiamato Giovan Domenico Campanella, noto anche con lo pseudonimo di Settimontano Squilla (Stilo, 5 settembre 1568 – Parigi, 21 maggio 1639), è stato un filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano.
Il termine Scuola musicale napoletana o Opera napoletana identifica una specifica scuola di musica sviluppatasi a Napoli a partire dal XVIII secolo, la cui tradizione didattica perdurò ancora fino al primo Novecento. La fama della scuola è legata allo sviluppo dell'opera a partire dagli anni venti del XVIII secolo, quando lo stile dei suoi maggiori esponenti andò rapidamente affermandosi sulle scene italiane ed europee. Tale affermazione fu resa possibile anche grazie a un sistema di istituzioni, denominate conservatorî, originariamente nati come istituti di ricovero di minori orfani, abbandonati o poveri, che garantivano ai ragazzi una formazione musicale di livello professionale.
Roberto Becheri (Pistoia, 1º febbraio 1958) è un compositore italiano.
Giovanni Nesi (Firenze, 20 dicembre 1986) è un pianista italiano.
Alessandro Scarlatti (Palermo, 2 maggio 1660 – Napoli, 24 ottobre 1725) è stato un compositore italiano di musica barocca. Considerato dai musicologi come uno dei più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana, fu il maggiore compositore d'opera italiano tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Era il padre del compositore Domenico Scarlatti, ricordato per il suo fondamentale apporto alla sonata per clavicembalo del XVIII secolo.
Il termine pastorale in arte (letteratura, arti visive e musica, principalmente) si riferisce alla rappresentazione di un soggetto campestre in cui villaggi di campagna, pastori, animali e il paesaggio stesso vengono raffigurati in maniera idealizzata, spesso alludendo ad atmosfere idilliache e mitiche. Il tema pastorale, particolarmente importante nella cultura inglese, è spesso mescolato con altri elementi: nell'Arcadia di Sir Philip Sidney, ad esempio, il tema pastorale è commisto a quello dell'intreccio romantico. Altri esempi di ambientazioni pastorali sono il quarto atto del Racconto d'inverno di Shakespeare (in cui il tema è commisto a quello dell'amore e della nobiltà nascosta), La regina delle fate di Edmund Spenser (in cui torna nuovamente il tema del rampollo nobile nascosto sin dall'infanzia tra i pastori). Il genere pastorale nasce in epoca ellenistica con il poeta siciliano Teocrito, che potrebbe aver tratto ispirazione dalle leggende e dalle tradizioni della popolazione locale: la sua opera venne poi ripresa da Virgilio nelle sue Bucoliche e Georgiche. Vi si ispirarono numerosi poeti successivi tra cui Edmund Spenser, Alexander Pope e Christopher Marlowe (in particolare nel suo Il pastore appassionato al suo amore). Per sottolineare il riferimento all'antichità, questi poeti spesso danno ai loro protagonisti nomi greci come Polifilio e Filomela. I poemi pastorali sono ambientati in un meraviglioso paesaggio rurale, il locus amoenus per eccellenza, come la mitica Arcadia, terra del dio Pan. Il compito di prendersi cura delle greggi è generalmente presentato come una mansione leggera, non invasiva delle vite dei pastori che trascorrono il tempo in dolce indolenza, spesso componendo musica come Pan stesso. Non secondario è il tema romantico, che vede spesso i pastori impegnati a corteggiare pastorelle, ninfe o addirittura dee.
Con il termine clavicembalo (altrimenti detto gravicembalo, arpicordo, cimbalo, cembalo) si indica una famiglia di strumenti musicali a corde, dotati di tastiera: tra questi, anzitutto lo strumento di grandi dimensioni attualmente chiamato clavicembalo, ma anche i più piccoli virginale e spinetta. Questi strumenti generano il suono pizzicando la corda, anziché colpendola come avviene nel pianoforte o nel clavicordo. La famiglia del clavicembalo ha probabilmente avuto origine quando una tastiera è stata adattata a un salterio, fornendo così un mezzo per pizzicare le corde. Il termine stesso, che compare per la prima volta in un documento del 1397, deriva dal latino clavis, chiave (intesa come il meccanismo che utilizza il movimento del tasto per azionare il leveraggio retrostante), e cymbalum, termine che designava nel Medioevo gli strumenti musicali con corde parallele tese su una cassa poligonale e senza manico, come i salteri e le cetre. In ogni caso, la più antica descrizione nota del clavicembalo risale al 1440 circa. I costruttori di clavicembali e strumenti simili sono detti cembalari o cembalai.