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Il Lindenau Museum si trova ad Altenburg, in Turingia (Germania) ed è un importante museo di arte antica, soprattutto celebre per la collezione sul Rinascimento italiano.
La Predella con storie francescane è una serie di dipinti a tempera su tavola di Beato Angelico un tempo appartenenti a un'unica pala d'altare, perduta o comunque non chiaramente individuata. A seconda delle ipotesi ricostitutive la datazione oscilla anche di molto: dagli anni giovanili (1429 circa), alla maturità (1435 circa) o agli anni più avanzati (1440 e oltre).
La Pala di San Marco è un dipinto a tempera su tavola (scomparto centrale 220×227 cm) di Beato Angelico, databile al 1440 circa e conservato (per lo scomparto centrale e alcuni pannelli secondari) nel Museo nazionale di San Marco a Firenze.
Maria Addolorata (o Maria Dolorosa, Madonna Addolorata, L'Addolorata oppure Madonna dei sette dolori), in latino "Mater Dolorosa", è un titolo con cui viene molte volte chiamata ed invocata dai cristiani Maria, la madre di Gesù. Il titolo si basa su alcuni momenti della vita di Maria descritti nei vangeli.
La Madonna di Foligno è un dipinto a olio su tavola trasportata su tela (320 × 194 cm) di Raffaello, databile al 1511-1512 e conservato nella Pinacoteca Vaticana nella Città del Vaticano.
Il titolo di Beata Vergine Maria della Madia è il titolo con il quale la Vergine Maria è venerata come patrona della città di Monopoli e della diocesi di Conversano - Monopoli.
Guidoccio Cozzarelli (Siena, 1450 – Siena, 1517) è stato un pittore e miniatore italiano.
Guido da Siena (1230 circa – 1290 circa) è stato un pittore italiano, attivo a Siena nella seconda metà del Duecento, fra il 1260 e il 1280.
La Pontificia Basilica Minore di Sant'Antonio di Padova è uno dei principali luoghi di culto cattolici della città di Padova, in Veneto. Conosciuta dai padovani semplicemente come il Santo, è una delle più grandi chiese del mondo ed è visitata annualmente da oltre 6,5 milioni di pellegrini, che ne fanno uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. Non è comunque la cattedrale della città, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di sant'Antonio di Padova e la sua tomba. La piazza del Santo, antistante, ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello. Donatello realizzò anche le sculture bronzee (Crocifisso della basilica del Santo, statue e formelle di varie dimensioni) che Camillo Boito ha collocato sull'altare maggiore da lui progettato. Ha la dignità di basilica pontificia. Con i Patti lateranensi, la proprietà e l'amministrazione del complesso antoniano furono cedute alla Santa Sede, pur rimanendo territorialmente parte dello Stato italiano. L'attuale delegato pontificio è l'arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto e delegato pontificio del santuario della Santa Casa. Il governo pastorale e la gestione amministrativa della basilica di Sant'Antonio sono regolati dalla costituzione apostolica Memorias Sanctorum di papa Giovanni Paolo II del 12 giugno 1993, la quale definisce i compiti e le relazioni tra la delegazione pontificia, i frati francescani e la Veneranda Arca di Sant'Antonio, che dal 1396 funge ininterrottamente da fabbriceria del complesso antoniano. La basilica è retta dai francescani dell'Ordine dei frati minori conventuali.