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Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (TPALL o dottore in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro), in Italia, è un operatore sanitario che, in possesso della laurea abilitante, è responsabile, nell'ambito delle proprie competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia d'igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria.
L'educatore è una rivista politica fondata da Giuseppe Mazzini e pubblicata a Londra dal 1843 al 1844 con periodicità quindicinale.
L'educatore sociale, sociopedagogista, è una figura professionale esperta in processi educativi e formativi del singolo, del gruppo e delle comunità, in grado di lavorare efficacemente in equipe alla progettazione e valutazione educativa. Educare, dal latino educare, forma intensiva di educere, "trar fuori, allevare"è un insieme di processi volto a stimolare e guidare la crescita della persona verso l'autonomia, la responsabilità personale e la completa socializzazione. L'educazione è un'azione che non si riferisce soltanto a soggetti giovani e giovanissimi, ma avendo tra i suoi generali obiettivi la conquista dell'autonomia del soggetto e l'inserimento più completo all'interno della propria comunità d'appartenenza, estende il suo operare anche a fasce d'età ben diverse. L'educazione permanente ed educazione degli adulti, sono infatti, finalizzate, rispettivamente, alla valorizzazione delle particolari esigenze di formazione e affermazione psicofisica dell'individuo nel corso della sua intera vita.
L'educatore per la prima infanzia è quel professionista che si occupa di educazione, in particolare rivolta a bambini aventi un'età compresa tra gli zero e i tre anni e alle loro famiglie. Questa figura per svolgere il proprio compito educativo si avvale di una formazione universitaria, che fornisce l'abilitazione a lavorare con bambini in questa fascia d'età. La concezione dell'infanzia, ha subito nei secoli molte trasformazioni, e sono stati molti gli studiosi che si sono occupati studiare ed elaborare dei nuovi metodi educativi sempre più efficaci e innovativi, che ponessero al centro dell'educazione i bambini fin dalla tenera età.
Si definisce Educatore il Professionista che realizza un'azione educativa, ovvero che contribuisce alla crescita umana della persona. Tale azione può essere esercitata sia attraverso rapporti spontanei, generalmente familiari, sia tramite interventi speciali insieme al Pedagogista. Si dice che l'autorità dell'educatore è un servizio di guida che si coordina con la volontà di auto perfezionamento dell'educando. Piero Bertolini ha messo in evidenza come attualmente l'attività dell'educatore si sia parcellizzata e che pertanto questi si trovi ad operare in modo molto settoriale. L'attivazione negli anni settanta di corsi regionali e successivamente di corsi universitari, prima nella facoltà di Scienze della Formazione e successivamente anche nella facoltà di Medicina, hanno contribuito a dare consistenza alle figure e alle professioni dell'educatore professionale socio pedagogico e socio sanitario. Esaminando, per esemplificare, il settore dello sport si può notare come la tradizionale figura dell'allenatore oggi lavori in squadra con altri educatori che utilizzano strumenti come il focusing (focalizzazione dell'attenzione), goal setting (formulazione degli obiettivi a breve e lungo termine), imagery (rappresentazione mentale di stimoli immaginativi), self talk (parole stimolo): tecniche descritte da illustri autori quali (Eugene Gendlin, Jim Clemmer, Jannerod, Marina Gerin). A tal proposito appare interessante la tecnica inversa applicata dalla Garaventa che non parte dal mental training per potenziare la prestazione agonistica, ma organizza una competizione sportiva in modo da avere materiale da supervisionare, ponendosi la finalità di promuovere il benessere personale (gioia nelle relazioni, diminuzione degli stati d'ansia, eliminazione dei sentimenti negativi rivolti verso se stessi). Tra gli educatori italiani si ricordano: Carlo Boncompagni, Carlo Gnocchi, Raffaello Lambruschini, Giuseppe Lombardo Radice, Loris Malaguzzi, Alberto Manzi, Mario Mazza, Averardo Montesperelli, Riccardo Massa, Giulio Salvadori. Molto carismatiche sono considerate le figure di Giovanni Bosco e Maria Montessori. Giovanni Bosco (1815 - 1888) santo per la Chiesa cattolica, sacerdote, educatore ideatore del metodo preventivo basato sui tre principi della ragione, religione, amorevolezza, invita l'educando a sperimentare difficoltà adeguate al suo momento di crescita. Maria Montessori (1870 - 1952) medico ed educatrice ha elaborato il suo metodo sul principio fondamentale della libertà dell'allievo ritenendo che solo valorizzando e rispettando la spontaneità e l'autenticità, può emergere la libera creatività. Figura molto importante anche Robert Baden-Powell che ha contribuito alla creazione del Movimento Scout e del suo particolare metodo educativo. Attualmente, l'educatore professionale che si forma con il corso di studi in Scienze dell'Educazione e della Formazione o in Medicina ha diversi sbocchi professionali. Il laureato, professionista in educazione, potrà operare: In ambito sanitario, dove può essere inserito in strutture dedite al recupero dei tossicodipendenti, alcolisti e altre forme di dipendenza patologica, assistenza agli anziani e ai disabili;In ambito sociale, dove può essere inserito in strutture di prima accoglienza per immigrati, donne in difficoltà, minori sottratti alla famiglia, come, per esempio, Centri di aggregazione Giovanile, Centri Diurni per Disabili, Case di Riposo o Centri Diurni Integrati, oppure nelle scuole di ogni ordine e grado. In ambito privato, dove può svolgere la propria attività come esperto pedagogico, consulente che si occupa della formazione di altri educatori, delle dinamiche che emergono nel setting (citando R. Massa) e delle risposte che una persona dà in un determinato contesto, oppure come supervisione dell lavoro di altri operatori.
Con la locuzione economia domestica si indica l'insieme di competenze per la conduzione degli aspetti pratici della vita di una famiglia e di una comunità. In Italia l'economia domestica a partire dalla riforma Gentile fu materia di insegnamento della scuola media inferiore, nella nuova scuola media unificata istituita dal 1963 la denominazione muta nel nuovo insegnamento delle Applicazioni tecniche, differenziato in maschile e femminile, che sarà impartito fino al 1977 quando muta con l'appellativo di Educazione tecnica, che non si diversifica più in relazione al sesso degli alunni. È materia d'insegnamento del Sistema di istruzione e formazione professionali ad indirizzo sociale e sanitario, in corsi di studio per tecnici dei servizi sociosanitari e operatori sociosanitari, come precedentemente lo era dei corsi di istruzione tecnica per attività sociali, con finalità all'esercizio di attività connesse alla “organizzazione, gestione, coordinamento e controllo di refettori scolastici e mense aziendali, case di cura, case di riposo, asili nido, soggiorni estivi, convitti ecc.”I concorsi ed i corsi per l'ammissione nel profilo professionale di insegnante di economia domestica prevedono come programma di riferimento le tecniche e le esercitazioni pratiche dei servizi di cucina e di ospitalità.