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Il Movimento dei focolari, ufficialmente Opera di Maria, è tra i movimenti ecclesiali e nuove comunità sorti nella Chiesa cattolica tra la prima metà del XX secolo e immediatamente dopo il Concilio Vaticano II. Giuridicamente è un'associazione di fedeli di diritto pontificio, prevalentemente laicale. È stato fondato in Italia a Trento nel 1943 da Chiara Lubich. Al movimento aderiscono anche cristiani di altre Chiese, nonché seguaci di diverse religioni e persone di convinzioni non religiose.. Ha come obiettivo contribuire alla costruzione di un mondo più unito, in attuazione del passo del Vangelo di Giovanni "Che tutti siano uno" (17,21). Ne consegue una precisa vocazione al dialogo, a costruire ponti e rapporti di fratellanza tra singoli, popoli, ambiti culturali. Il movimento è diffuso in oltre 180 Paesi ed è rappresentato presso le istituzioni internazionali attraverso l'Associazione Internazionale New Humanity, organizzazione non governativa che gode dello Stato Consultivo Generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). È anche partner ufficiale dell'UNESCO.
L'educatore è una rivista politica fondata da Giuseppe Mazzini e pubblicata a Londra dal 1843 al 1844 con periodicità quindicinale.
Ignazio Roberto Maria Marino (Genova, 10 marzo 1955) è un chirurgo, politico e accademico italiano ed è stato sindaco di Roma dal 12 giugno 2013 al 31 ottobre 2015. Eletto senatore nel 2006 e confermato nel 2008 e 2013, è stato presidente della commissione sanità nella XV legislatura e presidente della commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario nazionale nella XVI. Dal 2016 è tornato alla Thomas Jefferson University, a Philadelphia dove era stato il direttore dell’Istituto Trapianti d’Organo ed oggi riveste il ruolo di Executive Vice President sia per la Thomas Jefferson che per il Jefferson Health.
L'educatore professionale in Italia è un operatore sociale e sanitario. Le Legge 205/2017, art. 1 commi 594-601, introduce la distinzione tra educatore professionale socio pedagogico ed educatore professionale socio sanitario. Il primo fa riferimento al percorso universitario di Scienze dell'Educazione e della Formazione (L19), ed è un professionista che opera in ambito educativo, formativo e pedagogico rispetto a qualsiasi attività svolta in modo formale, non formale ed informale, in una prospettiva di crescita personale e sociale, lungo tutto l'arco della vita, indipendentemente dalle condizioni personali, sociali, economiche e culturali secondo quanto previsto dal DM 16 marzo 2007. Il secondo fa riferimento alla facoltà di Medicina e Chirurgia, e rientra tra le professioni sanitarie della riabilitazione SNT02. Quest'ultimo attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'équipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà.
L'educatore per la prima infanzia è quel professionista che si occupa di educazione, in particolare rivolta a bambini aventi un'età compresa tra gli zero e i tre anni e alle loro famiglie. Questa figura per svolgere il proprio compito educativo si avvale di una formazione universitaria, che fornisce l'abilitazione a lavorare con bambini in questa fascia d'età. La concezione dell'infanzia, ha subito nei secoli molte trasformazioni, e sono stati molti gli studiosi che si sono occupati studiare ed elaborare dei nuovi metodi educativi sempre più efficaci e innovativi, che ponessero al centro dell'educazione i bambini fin dalla tenera età.
Si definisce Educatore il Professionista che realizza un'azione educativa, ovvero che contribuisce alla crescita umana della persona. Tale azione può essere esercitata sia attraverso rapporti spontanei, generalmente familiari, sia tramite interventi speciali insieme al Pedagogista. Si dice che l'autorità dell'educatore è un servizio di guida che si coordina con la volontà di auto perfezionamento dell'educando. Piero Bertolini ha messo in evidenza come attualmente l'attività dell'educatore si sia parcellizzata e che pertanto questi si trovi ad operare in modo molto settoriale. L'attivazione negli anni settanta di corsi regionali e successivamente di corsi universitari, prima nella facoltà di Scienze della Formazione e successivamente anche nella facoltà di Medicina, hanno contribuito a dare consistenza alle figure e alle professioni dell'educatore professionale socio pedagogico e socio sanitario. Esaminando, per esemplificare, il settore dello sport si può notare come la tradizionale figura dell'allenatore oggi lavori in squadra con altri educatori che utilizzano strumenti come il focusing (focalizzazione dell'attenzione), goal setting (formulazione degli obiettivi a breve e lungo termine), imagery (rappresentazione mentale di stimoli immaginativi), self talk (parole stimolo): tecniche descritte da illustri autori quali (Eugene Gendlin, Jim Clemmer, Jannerod, Marina Gerin). A tal proposito appare interessante la tecnica inversa applicata dalla Garaventa che non parte dal mental training per potenziare la prestazione agonistica, ma organizza una competizione sportiva in modo da avere materiale da supervisionare, ponendosi la finalità di promuovere il benessere personale (gioia nelle relazioni, diminuzione degli stati d'ansia, eliminazione dei sentimenti negativi rivolti verso se stessi). Tra gli educatori italiani si ricordano: Carlo Boncompagni, Carlo Gnocchi, Raffaello Lambruschini, Giuseppe Lombardo Radice, Loris Malaguzzi, Alberto Manzi, Mario Mazza, Averardo Montesperelli, Riccardo Massa, Giulio Salvadori. Molto carismatiche sono considerate le figure di Giovanni Bosco e Maria Montessori. Giovanni Bosco (1815 - 1888) santo per la Chiesa cattolica, sacerdote, educatore ideatore del metodo preventivo basato sui tre principi della ragione, religione, amorevolezza, invita l'educando a sperimentare difficoltà adeguate al suo momento di crescita. Maria Montessori (1870 - 1952) medico ed educatrice ha elaborato il suo metodo sul principio fondamentale della libertà dell'allievo ritenendo che solo valorizzando e rispettando la spontaneità e l'autenticità, può emergere la libera creatività. Figura molto importante anche Robert Baden-Powell che ha contribuito alla creazione del Movimento Scout e del suo particolare metodo educativo. Attualmente, l'educatore professionale che si forma con il corso di studi in Scienze dell'Educazione e della Formazione o in Medicina ha diversi sbocchi professionali. Il laureato, professionista in educazione, potrà operare: In ambito sanitario, dove può essere inserito in strutture dedite al recupero dei tossicodipendenti, alcolisti e altre forme di dipendenza patologica, assistenza agli anziani e ai disabili;In ambito sociale, dove può essere inserito in strutture di prima accoglienza per immigrati, donne in difficoltà, minori sottratti alla famiglia, come, per esempio, Centri di aggregazione Giovanile, Centri Diurni per Disabili, Case di Riposo o Centri Diurni Integrati, oppure nelle scuole di ogni ordine e grado. In ambito privato, dove può svolgere la propria attività come esperto pedagogico, consulente che si occupa della formazione di altri educatori, delle dinamiche che emergono nel setting (citando R. Massa) e delle risposte che una persona dà in un determinato contesto, oppure come supervisione dell lavoro di altri operatori.