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Nella storia dell'arte la secessione (in tedesco: Secessionstil) riferita allo sviluppo di stili artistici, sviluppatisi fra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, a Monaco di Baviera e Berlino in Germania ed a Vienna in Austria. L'ufficializzazione di questo movimento avvenne con la cosiddetta Wiener Secession (Secessione viennese), che consistette nella creazione di un'associazione di 19 artisti, fra cui pittori e architetti, che si staccano dall'Accademia di Belle Arti per formare un gruppo autonomo, dotato di una propria indipendenza e anche di una propria sede: il Palazzo della Secessione Viennese. L'ideale della Gesamtkunstwerk, l'opera d'arte totale, esaltato da questi artisti, che progettano, dipingono, decorano in vista di una fusione completa delle arti. Nel 1898 a Vienna apparve la rivista secessionista "Ver Sacrum" (da cui la definizione del periodo come Primavera sacra). I principali fautori di questo movimento furono Gustav Klimt, Egon Schiele, Koloman Moser, Otto Wagner, Max Fabiani, Joseph Maria Olbrich, Carl Moll e Josef Hoffmann, alcuni dei quali sono morti nel 1918, a causa della pandemia di influenza spagnola. Questo movimento contemporaneo agli altri movimenti simili sviluppatisi nel resto dell'Europa, ognuno con un proprio nome a seconda della nazione, come ad esempio l'Art Nouveau o il modernismo, proprio per la sua propensione ad un certo recupero della tradizione, ma con l'utilizzo di nuove tecniche e di nuovi materiali.
Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Vienna, 6 febbraio 1918) è stato un pittore austriaco, uno dei più significativi artisti della secessione viennese.
Oskar Kokoschka (Pöchlarn, 1º marzo 1886 – Montreux, 22 febbraio 1980) è stato un pittore e drammaturgo austriaco.
Il termine arte moderna denota lo stile e la concezione dell'arte propri di quell'epoca e, più in generale, alle espressioni artistiche che esprimono una forma di «rifiuto» per il passato e di apertura alla sperimentazione.Gli artisti moderni sperimentarono nuove forme visive e avanzarono concezioni originali della natura, dei materiali e della funzione dell'arte, alternando periodi più "realisti" (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti) a periodi più "simbolisti" o "espressionisti" fino all'astrazione. La produzione artistica più recente è spesso definita come arte contemporanea, o arte postmoderna.
La seguente lista propone una visione d'insieme della produzione artistica di Gustav Klimt. L'illustrazione dei dipinti è in ordine cronologico, per anno e titolo, con breve commentario a fianco, e percorre l'itinerario formativo e stilistico dell'artista austriaco.
Il ritratto è in generale ogni rappresentazione di una persona secondo le sue reali fattezze e sembianze: propriamente si riferisce a un'opera artistica realizzata nell'ambito della pittura, della scultura, del disegno, della fotografia o anche, per estensione, la descrizione letteraria di una persona. Nell'arte esso rappresenta uno dei soggetti più rilevanti, anche se la ritrattistica era anticamente ritenuta un genere inferiore alla scena storica, che aveva per soggetto le azioni dei personaggi storici. Il ritratto non è mai una vera riproduzione meccanica delle fattezze, come lo è invece una maschera di cera modellata su un volto o una qualsiasi impressione fotografica, ma vi entra comunque in gioco, per definirsi tale, la sensibilità dell'artista che nel processo creativo della sua opera interpreta le fattezze del modelli secondo il proprio gusto e secondo le caratteristiche e dell'arte del tempo in cui opera. Vi furono artisti che praticarono ampiamente e in maniera quasi esclusiva il ritratto e intere civiltà che rifiutarono il ritratto quale, come lo definiva lo storico dell'arte toscano Filippo Baldinucci (1624-1697) "figura cavata dal naturale" (come l'arte greca arcaica e classica). La presenza o assenza del ritratto fisiognomico in determinate civiltà (che pure possedettero mezzi artistici sufficienti per produrne) non è una semplice questione di gusto verso una o l'altra forma artistica, bensì vi entrano in gioco particolari condizioni mentali e ideologiche riflesse negli sviluppi e le condizioni delle società dove operarono gli artisti.
La principessa Maria Gabriella di Savoia (Maria Gabriella Giuseppa Aldegonda Adelaide Margherita Ludovica Felicita Gennara di Savoia; Napoli, 24 febbraio 1940) è la terza figlia, seconda femmina, dell'ultimo re d'Italia Umberto II e della regina Maria José. È dunque sorella di Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, della principessa Maria Pia di Savoia e della principessa Maria Beatrice di Savoia. È inoltre una scrittrice storica (ha infatti pubblicato vari libri sulla sua famiglia) e una nota acquerellista, allieva dell'artista Oskar Kokoschka, da lei confidenzialmente soprannominato Oka.
La famiglia è un dipinto a olio su tela (152,5x162,5 cm) realizzato nel 1918 dal pittore Egon Schiele. È conservato nel Museo Österreichische Galerie Belvedere di Vienna. La figura maschile è Egon Schiele in un autoritratto proiettato nel futuro perché la moglie dell'autore, al momento del dipinto, era incinta. Rappresenta l'idea di famiglia e le sue aspettative. Il bambino è stato inserito nel quadro in un secondo tempo. Inizialmente il titolo di questo dipinto era Coppia accovacciata; dopo la morte della moglie Edith, incinta di sei mesi, e di Schiele, entrambi morti nel 1918 di Febbre spagnola, al quadro venne conferito il titolo La famiglia.
Alma Margaretha Maria Schindler, nota anche come Alma Mahler ossia Alma Mahler-Werfel (Vienna, 31 agosto 1879 – New York, 11 dicembre 1964), è stata una compositrice e scrittrice austriaca. Alma, figlia del pittore Emil Schindler, crebbe circondata da artisti. Studiò musica ed arte, fu amica del pittore Gustav Klimt che la ritrasse in alcune sue opere, fu una pianista di talento e approfondì composizione musicale con Alexander von Zemlinsky. È nota anche e soprattutto per i suoi rapporti con importanti personalità del XX secolo; sposò infatti Gustav Mahler, Walter Gropius e Franz Werfel; fu inoltre amante di Oskar Kokoschka.