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La poesia romantica consiste in quella forma poetica caratteristica del periodo conosciuto con la denominazione di Romanticismo, un'età a cavallo tra la fine del '700 e la prima metà dell'800, ricca anche di filosofia, letteratura, arte e cultura in generale; essa principalmente reagisce contro gli ideali prevalenti dell'Illuminismo del suo tempo e fornendo in alternativa temi naturali, emozionali e personali rispetto all'arte precedente. Inevitabilmente, la caratterizzazione di una tal vasta gamma di poeti contemporanei e di poesie sotto il singolo nome unificante di romanticismo può essere vista più come un esercizio di compartimentazione storica che un tentativo di catturare l'essenza del movimento reale. Poeti come William Wordsworth sono stati attivamente impegnati nel cercare di creare un nuovo tipo di poesia che avesse la capacità di sottolineare l'intuizione sulla ragione e l'ambito pastorale su quello urbano, spesso evitando una lingua consapevolmente poetica, nel tentativo di usare un linguaggio più colloquiale. Wordsworth stesso nella prefazione alla raccolta sua e di Samuel Taylor Coleridge intitolata Ballate liriche definisce come buona poesia "la prevalenza e pienezza spontanea di sentimenti potenti", anche se nello stesso discorso va avanti a chiarire questa dichiarazione affermando che comunque qualsiasi poesia di valore deve ancora e sempre essere composta da un uomo "in possesso di un grado più alto di sensibilità rispetto a quella solamente organica; di qualcuno che abbia anche pensato a lungo e profondamente" Sottolinea anche l'importanza dell'uso del metro in poesia (che considera come una delle caratteristiche principali che differenzia la poesia dalla prosa). Anche se molte persone sottolineano il concetto di spontaneità della poesia romantica, il movimento è stato ancora gravemente preoccupato dallo sforzo di composizione, cioè di tradurre queste risposte emotive in forma poetica. Infatti, Coleridge, un altro poeta romantico importante e critico, vede l'arte come "la mediatrice e riconciliatrice della natura e dell'uomo". Un tale atteggiamento riflette ciò che potrebbe essere chiamato il tema dominante della poesia romantica: il filtraggio dell'emozione naturale attraverso la mente umana per creare arte, accoppiato con la consapevolezza della dualità creata da un tale processo. I sei autori inglesi più conosciuti sono, in ordine di nascita e con un esempio del loro lavoro: William Blake - Il matrimonio del cielo e dell'inferno William Wordsworth - Il Preludio o "Crescita della mente di un poeta; Una poesia autobiografica" Samuel Taylor Coleridge - La ballata del vecchio marinaio George Gordon Byron - Don Juan (Byron) e Childe Harold's Pilgrimage (pellegrinaggio del giovane Aroldo) Percy Bysshe Shelley - Prometeo liberato (Shelley), "Adonais", Ode al vento dell'Ovest e Ozymandias (poesia) John Keats - Le grandi odi, tra cui Ode su un'urna greca "Hyperion" "Endymion"Anche se cronologicamente viene prima tra questi scrittori, William Blake è stato aggiunto alla lista relativamente tardi; prima del 1970, il romanticismo era noto nella letteratura anglosassone per i suoi "Big Five"
L'ottava rima è il metro usato nei cantari trecenteschi e nei poemetti del Boccaccio (Ninfale fiesolano, Filostrato). Non è certo chi l'abbia inventato, ma il suo uso può essere rintracciato fin dal XIV sec. La prima testimonianza è il Filostrato, opera di Giovanni Boccaccio, tant'è che si tende a pensare che sia stato il grande autore del trecento italiano ad inventare l'ottava rima, partendo dall'esempio degli huitains francesi in lingua d'oil ; altro esempio ne è il Britto di Bretagna di Antonio Pucci). Diventerà poi il metro di poeti popolari, come Antonio Pucci, e scrittori colti come Franco Sacchetti che lasceranno poi al Pulci, al Boiardo, all'Ariosto e al Tasso, di elevarlo alle più alte cime. La popolarità dell'ottava riuscì in questo modo a sostituire la terzina dantesca. È ancora questo metro che sarà utilizzato dai poeti estemporanei per i loro contrasti di improvvisazione fino ai nostri giorni.
La letteratura spagnola si compone di tutte quelle opere in lingua spagnola, manoscritte e a stampa, che sono state create in Spagna dal X secolo fino ai nostri giorni.