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San Rossore (dal nome popolare di San Lussorio) è una frazione di Pisa, nelle cui vicinanze si trova la celebre tenuta, in passato proprietà diretta del Presidente della Repubblica (già del Re d'Italia), e oggi, in seguito alla convenzione effettuata tra il Presidente Oscar Luigi Scalfaro e la Regione Toscana, successivamente approvata dal Parlamento italiano con la legge n. 87 dell'8 aprile 1999, facente parte del patrimonio della Regione Toscana. Nella tenuta si trovano un importante ippodromo e la villa presidenziale del Gombo. All'interno del Parco, precisamente nella Tenuta di Tombolo, hanno sede la base militare USA di Camp Darby e la base militare Cisam.
I Primi poemetti sono una raccolta poetica di Giovanni Pascoli. Originariamente pubblicata col titolo di “Poemetti”, venne ribattezzata nella terza edizione del 1904, per essere distinta dai “Nuovi poemetti”. Le poesie che costituiscono il nucleo fondante della raccolta erano già state ultimate nel 1897. La seconda edizione dei Poemetti risale al 1900, ed è il frutto di rielaborazioni e aggiunte. La quarta edizione, del 1904, è la definitiva. Il motto che introduce la raccolta, come in Myricae e nei Canti di Castelvecchio, è tratto dalla quarta bucolica di Virgilio e recita: «Paulo maiora» (“Qualcosa di più grande”), a indicare la differenza di intenti rispetto alle precedenti raccolte e la focalizzazione su oggetti e tematiche che talvolta esulano dall'«humilitas» e abbracciano la filosofia. Pascoli riprende e amplia i temi portanti della sua poetica, dando vita a una raccolta più organica, che il critico Giorgio Bàrberi Squarotti ha definito «romanzo georgico». Quasi tutti i componimenti sono unificati dalla stessa cornice. I personaggi si muovono su uno sfondo agreste, tra contadini che si svegliano all'alba per la semina e campane che suonano l'Avemaria serotina. La raccolta è dedicata a Maria Pascoli, sorella del poeta, ed è espressamente presentata come un «invito alla campagna».
Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta, accademico e critico letterario italiano, figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento, considerato insieme a Gabriele D'Annunzio, il maggior poeta decadente italiano, nonostante la sua formazione principalmente positivistica. Dal Fanciullino, articolo programmatico pubblicato per la prima volta nel 1897, emerge una concezione intima e interiore del sentimento poetico, orientato alla valorizzazione del particolare e del quotidiano, e al recupero di una dimensione infantile e quasi primitiva. D'altra parte, solo il poeta può esprimere la voce del "fanciullino" presente in ognuno: quest'idea consente a Pascoli di rivendicare per sé il ruolo, per certi versi ormai anacronistico, di "poeta vate", e di ribadire allo stesso tempo l'utilità morale (specialmente consolatoria) e civile della poesia. Egli, pur non partecipando attivamente ad alcun movimento letterario dell'epoca, né mostrando particolare propensione verso la poesia europea contemporanea (al contrario di D'Annunzio), manifesta nella propria produzione tendenze prevalentemente spiritualistiche e idealistiche, tipiche della cultura di fine secolo segnata dal progressivo esaurirsi del positivismo. Complessivamente la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosuè Carducci, e le nuove tematiche decadenti. Risulta infatti difficile comprendere il vero significato delle sue opere più importanti, se si ignorano i dolorosi e tormentosi presupposti biografici e psicologici che egli stesso riorganizzò per tutta la vita, in modo ossessivo, come sistema semantico di base del proprio mondo poetico e artistico.
La Casa Museo Giovanni Pascoli si trova a Castelvecchio Pascoli, una frazione di Barga in Media Valle del Serchio. È stata abitazione del poeta Giovanni Pascoli dal 1895 al 1912 e ancora oggi conserva la struttura e gli arredi dell'epoca.
Naja tripudians è un romanzo di Annie Vivanti, pubblicato per la prima volta nel 1920 dalla casa editrice R. Bemporad & figlio. Narra la vicenda di due innocenti sorelle di provincia che vengono invitate in una lussuosa dimora di città (Londra) da una sedicente Lady che si spaccia di animo nobile ma che si rivela una "mostruosa serpe bianca" (la naja tripudians del titolo, nome scientifico del Cobra sputatore indo-cinese), intenzionata solo a servirsi delle due giovani per il diletto dei suoi ospiti, tormentati dalla noia del vivere. La sorella maggiore, Myosotis, riuscirà a fuggire; l'altra sorella, Leslie, resta vittima della "casa dei vizi". Tra numerosi i libri della scrittrice, Naja tripudians è considerato quello che più di tutti denuncia la società infetta e corrotta del primo dopoguerra mostrando il doppio sentimento della realtà della Vivanti: "superficiale e disinvolto come quello di una giornalista avvezza a tutti i retroscena del mondo, e intimo e smarrito come quello di una bambina pronta a scoppiare in singhiozzi".
Cesare Garboli (Viareggio, 17 dicembre 1928 – Roma, 11 aprile 2004) è stato un critico letterario, critico teatrale, traduttore, scrittore e accademico italiano.
Anna Emilia Vivanti, detta Annie (Norwood, 7 aprile 1866 – Torino, 20 febbraio 1942), è stata una scrittrice e poetessa italiana che visse ed operò all'interno di varie culture; fu scrittrice eccentrica, personaggio dagli interessi multiformi, protagonista della vita intellettuale e mondana di molti paesi.