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Primi poemetti

I Primi poemetti sono una raccolta poetica di Giovanni Pascoli. Originariamente pubblicata col titolo di “Poemetti”, venne ribattezzata nella terza edizione del 1904, per essere distinta dai “Nuovi poemetti”. Le poesie che costituiscono il nucleo fondante della raccolta erano già state ultimate nel 1897. La seconda edizione dei Poemetti risale al 1900, ed è il frutto di rielaborazioni e aggiunte. La quarta edizione, del 1904, è la definitiva. Il motto che introduce la raccolta, come in Myricae e nei Canti di Castelvecchio, è tratto dalla quarta bucolica di Virgilio e recita: «Paulo maiora» (“Qualcosa di più grande”), a indicare la differenza di intenti rispetto alle precedenti raccolte e la focalizzazione su oggetti e tematiche che talvolta esulano dall'«humilitas» e abbracciano la filosofia. Pascoli riprende e amplia i temi portanti della sua poetica, dando vita a una raccolta più organica, che il critico Giorgio Bàrberi Squarotti ha definito «romanzo georgico». Quasi tutti i componimenti sono unificati dalla stessa cornice. I personaggi si muovono su uno sfondo agreste, tra contadini che si svegliano all'alba per la semina e campane che suonano l'Avemaria serotina. La raccolta è dedicata a Maria Pascoli, sorella del poeta, ed è espressamente presentata come un «invito alla campagna».

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