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Il Regno di Navarra (in basco Nafarroako Erresuma) fu uno Stato europeo che esisteva sul territorio che si estende dalle due parti della catena pirenaica, sull'Oceano Atlantico. La Navarra, in alcuni momenti della sua storia, corrispose molto approssimativamente ai territori occupati dal Popolo basco. Sebbene i dettagli siano abbondantemente leggendari, il Regno di Pamplona, più tardi chiamato Navarra, fu un'evoluzione della contea di Pamplona, la sua capitale tradizionale, allorché l'esponente basco Íñigo I di Pamplona o Enneco Aresta (in basco: Eneko Haritza , in spagnolo: Iñigo Arista o Aiza) fu prescelto quale re a Pamplona (tradizionalmente nell'824) e guidò una rivolta contro i Franchi. La parte meridionale del regno, l'Alta Navarra, fu occupata (1512) dalle truppe castigliano-aragonesi e annessa alla corona d'Aragona, nel 1513, ed infine, nel 1515, divenne parte della Corona di Castiglia e quindi del Regno di Spagna unificato. La parte settentrionale del regno, la Bassa Navarra, rimase indipendente, ma fu annessa alla Francia con un'unione personale nel 1589, quando re Enrico III di Navarra ereditò il trono francese come Enrico IV di Francia e nel 1620 fu annessa al Regno di Francia.
Luigi Antonio di Borbone, duca d'Angoulême (Versailles, 6 agosto 1775 – Gorizia, 3 giugno 1844), era il maggiore dei figli maschi di Carlo X di Francia e fu l'ultimo delfino di Francia dal 1824 al 1830. Fu tecnicamente re di Francia e Navarra per meno di 20 minuti prima della sua abdicazione, dovuta a quella di suo padre durante la rivoluzione di luglio nel 1830. Non ha mai regnato sul paese, ma dopo la morte del padre nel 1836, fu il pretendente legittimista con il nome di Luigi XIX. Fu un petit-fils de France alla nascita, e fu inizialmente noto come Luigi Antonio d'Artois. Dopo l'ascesa al trono di suo padre, diventò fils de France, e il suo cognome cambiò in de France, seguendo l'abitudine reale per i principi con tale rango.
Giacomo II Stuart (Londra, 14 ottobre 1633 – Saint-Germain-en-Laye, 16 settembre 1701) è stato re d'Inghilterra, Scozia, Irlanda e re titolare di Francia dal 1685 al 1688. Fu l'ultimo monarca cattolico a regnare sui tre regni britannici. Come re di Scozia è conosciuto con il nome di Giacomo VII. Dopo che la sua nomina venne avallata dal Parlamento, che gli promise gli stessi contributi che erano spettati a suo fratello e predecessore, alcuni suoi sudditi cominciarono a diffidare della sua politica religiosa apertamente permissiva nei confronti del cattolicesimo e lo sospettarono di dispotismo, arrivando a deporlo e a costringerlo all'esilio durante quella che è passata alla storia con il nome di Gloriosa Rivoluzione. Il Parlamento inglese lo dichiarò decaduto l'11 dicembre 1688, quello scozzese l'11 aprile 1689. Suo successore non fu il primogenito maschio Giacomo Francesco Edoardo, cattolico, ma la figlia protestante Maria II, che regnò affiancata dal marito Guglielmo III d'Orange. I due sovrani vennero riconosciuti dal Parlamento e cominciarono a regnare nel 1689. Giacomo venne esiliato, ma tentò ben presto di recuperare il trono perduto: nel 1689 sbarcò nell'Irlanda cattolica, da dove sperava di riuscire a giungere a Londra guidando i suoi sostenitori, che presero il nome di giacobiti. Nonostante avesse raccolto attorno a sé un folto esercito, finanziato in larga parte dal cugino francese Luigi XIV, Giacomo II venne sconfitto nella battaglia del Boyne, presso Dublino, e dovette fare ritorno in Francia, dove visse sino alla fine dei suoi giorni.
Francesco I di Francia (nato François d'Orléans; Cognac, 12 settembre 1494 – Rambouillet, 31 marzo 1547) fu re di Francia dal 1515 fino alla morte. Figlio di Carlo di Valois-Angoulême (1459 - 1º gennaio 1496) e di Luisa di Savoia (11 settembre 1476 - 22 settembre 1531), fu il primo della dinastia regale dei Valois-Angoulême, che si estinguerà nel 1589 con la morte del nipote Enrico III. Succedette sul trono di Francia a suo cugino e suocero Luigi XII, che era morto senza lasciare figli maschi. Prodigioso mecenate delle arti, diede un forte impulso al Rinascimento francese, attirando nel castello di Chambord molti artisti italiani, tra cui Leonardo da Vinci. Il regno di Francesco vide importanti cambiamenti culturali con l'ascesa della monarchia assoluta in Francia, la diffusione dell'umanesimo e del protestantesimo e l'inizio dell'esplorazione francese del Nuovo Mondo. Jacques Cartier, Giovanni da Verrazzano e altri esploratori rivendicarono terre nelle Americhe per la Francia e spianarono la strada all'espansione del primo impero coloniale francese. Per il suo ruolo nello sviluppo e nella promozione di una lingua francese divenne noto come “Le Père et Restaurateur des Lettres” (il "Padre e Restauratore delle lettere"). Fu anche conosciuto come “François du Grand Nez” ("Francesco dal grande naso") e “Le Roi-Chevalier” ("il Re Cavaliere") per via del suo coinvolgimento personale nelle guerre, partecipazione che gli costò anche la prigionia a Madrid in seguito alla sconfitta nella battaglia di Pavia. Seguendo la politica dei suoi predecessori, Francesco continuò le guerre italiane. Interessato ai territori del Ducato di Savoia e al controllo del Ducato di Milano, l'obiettivo principale era quello di indebolire Carlo V, re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero, titolo quest'ultimo conteso proprio tra il francese e l'Asburgo. Allo scopo di fronteggiare l'egemonia del rivale, cercò dapprima il sostegno di Enrico VIII d'Inghilterra nell'incontro del campo del Drappo d'Oro e, successivamente, formò un'alleanza franco-ottomana con il sultano musulmano Solimano il Magnifico, una mossa controversa per un re cristiano dell'epoca.
Enrico Tudor (Pembroke, 28 gennaio 1457 – Richmond, 21 aprile 1509) fu, con il nome di Enrico VII, re d'Inghilterra e signore d'Irlanda dal 22 agosto 1485 fino alla sua morte. Enrico era figlio di Edmondo Tudor, fratellastro di Enrico VI d'Inghilterra, e di Margaret Beaufort, discendente dei Lancaster. Figura principale nella guerra delle due rose, egli conquistò la corona alla battaglia di Bosworth Field sconfiggendo Riccardo III d'Inghilterra e ponendo fine al conflitto. La dinastia Tudor, da lui fondata, avrebbe governato l'Inghilterra per oltre un secolo, fino agli inizi del Seicento. Tenace uomo politico (fu soprannominato il Salomone inglese), Enrico riuscì a procurare al suo paese un'influenza notevole nella politica europea, grazie soprattutto all'alleanza con la Spagna, stipulata attraverso il matrimonio del figlio Arturo con Caterina d'Aragona, figlia dei sovrani Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia. Celebre è anche la sua lotta contro la clientela nobiliare e l'arroganza dei magnati, durante la quale riuscì abilmente a ottenere l'appoggio del Parlamento. Tale disputa si concluse con l'imposizione del rispetto delle leggi e con la creazione di un'amministrazione efficiente la quale però, nell'ultima fase del regno di Enrico, fu percepita come oppressiva ed esosa da parte dei sudditi, offuscando in tale modo il ricordo dei primi anni di governo e, di conseguenza, la memoria del fondatore della dinastia Tudor presso i posteri. Infine, Enrico VII fu il primo a comprendere i vantaggi politici e strategici dell'insularità dell'Inghilterra, favorendo i viaggi transoceanici e gettando le basi per il futuro sviluppo della Royal Navy.
Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande (le grand) (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), è stato re di Francia, primo della dinastia Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 subentrò a Enrico III di Francia, essendo erede presuntivo per la morte del duca d'Angiò, aprendosi la strada per Parigi solo nel 1594, dopo aver compiuto l'abiura della religione calvinista, divenendo il primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi ad assurgere al trono. Fu detto il Grande, ma ebbe anche il soprannome di Vert-galant, espressione letteraria che designa l'intraprendenza amorosa che caratterizzò Enrico, nonostante l'età avanzata in cui conquistò il trono.
Carlo X di Borbone, nome completo Charles-Philippe de France (Versailles, 9 ottobre 1757 – Gorizia, 6 novembre 1836), fu re di Francia e Navarra dal 1824 al 1830. Carlo X era fratello minore dei sovrani Luigi XVI e Luigi XVIII; supportò quest'ultimo durante il periodo dell'esilio della famiglia reale di Borbone dopo la Rivoluzione francese e gli succedette poi al trono. Il suo governo durò circa sei anni e il paese visse la fase più oppressiva del ritorno all'antico regime assolutistico. Ebbe fine con la Rivoluzione di luglio del 1830, che portò alla sua abdicazione ed all'elezione di Luigi Filippo, duca di Orléans quale re dei Francesi. Esiliato nuovamente, Carlo morì a Gorizia, allora parte dell'Impero austriaco.
Carlo II Stuart (Londra, 29 maggio 1630 – Londra, 6 febbraio 1685) è stato re d'Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 30 gennaio 1649 (de iure) o dal 29 maggio 1660 (de facto), al 6 febbraio 1685. Secondo i realisti, Carlo divenne re il 30 gennaio del 1649 quando suo padre, Carlo I Stuart, fu decapitato dinanzi alla residenza reale, il palazzo di Whitehall. Tuttavia, il parlamento si rifiutò di proclamare Carlo re, e in Inghilterra ebbe inizio il periodo repubblicano, sotto il protettorato di Oliver Cromwell, che divenne lord protettore del Commonwealth britannico. Al contrario, il parlamento di Scozia nominò Carlo re di Scozia il 5 febbraio 1649 nella città di Edimburgo. Fu incoronato re di Scozia presso Scone il 1º gennaio 1651. Dopo la battaglia di Worcester del 3 settembre 1651 fu costretto a lasciare l'Inghilterra e si rifugiò per i nove anni che seguirono tra Francia, Repubblica delle Province Unite e Paesi Bassi del Sud. Quando nel 1659 il protettorato retto da Richard Cromwell, figlio di Oliver, cadde, il generale George Monck invitò formalmente Carlo a tornare in patria dove avrebbe governato da re. Il 25 maggio 1660 Carlo sbarcò sul suolo inglese e il 29, giorno del suo trentesimo compleanno, entrò trionfalmente a Londra. Il 23 aprile 1661 venne incoronato re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda nell'abbazia di Westminster, come tradizione. Nel 1679 Carlo decise di abolire il parlamento e governò da sovrano assoluto fino al giorno della sua morte, avvenuta il 6 febbraio del 1685. Carlo II fu noto anche con il nome Merrie Monarch (monarca allegro), a sottolineare il clima di edonismo della sua corte e il sollievo generale procurato dal ritorno a una situazione di normalità dopo l'esperienza repubblicana con i Cromwell e i puritani. La moglie di Carlo, Caterina di Braganza, era sterile, tuttavia il sovrano ebbe dodici figli illegittimi con varie amanti.
Il casato dei Capetingi è una stirpe franca, uno dei più importanti e, secondo diversi studiosi, il più antico in Europa, essendo le sue origini più antiche rintracciabili fino al VII secolo, pur con qualche difficoltà. I Capetingi costituiscono la terza dinastia dei re di Francia, dopo i Merovingi e Carolingi. Essa consiste nei discendenti in linea maschile di Ugo Capeto e in linea femminile della dinastia merovingia e della dinastia carolingia. Con la sua linea diretta la dinastia regnò in Francia dal 987 al 1328, anno della morte di Carlo IV. Il trono passò poi ai rami collaterali: la Casa di Valois, la Casa di Borbone e, infine, il ramo cadetto di quest'ultima, la Casa d'Orléans. Altri rami della famiglia furono di volta in volta duchi di Borgogna, di Bretagna, di Parma, re di Navarra, di Sicilia, di Napoli, delle Due Sicilie, d'Ungheria, del Portogallo, imperatori latini d'Oriente e imperatori del Brasile; singoli esponenti furono sovrani del ducato di Lucca e dei regni d'Etruria e di Polonia. Discendenti in linea maschile della casata regnano ancora oggi in Spagna con il re Filippo VI e nel Lussemburgo con il granduca Enrico.