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La Triplice intesa (in francese Triple Entente IPA: [ɑ̃tɑ̃t]) fu un sistema di accordi politico-militari tra la Gran Bretagna, la Francia e la Russia culminato nell'accordo anglo-russo del 1907. Il più importante di tali accordi fu l'alleanza franco-russa, generato sia dalle tensioni nei Balcani fra Russia e Austria-Ungheria sia dal riarmo della Germania. La Triplice intesa si oppose alla Triplice alleanza di Germania, Austria-Ungheria e Italia (alleatasi poi con la Triplice intesa nella prima guerra mondiale), e costituì uno dei due schieramenti a scendere in campo nella prima guerra mondiale. A differenza della Triplice Alleanza, la Triplice Intesa non era un'alleanza di difesa reciproca; di fatto la Gran Bretagna si sentì libera di prendere le proprie decisioni politiche durante la crisi di luglio nel 1914.
La storia della Francia può essere suddivisa in vari periodi. Nonostante la Francia sia una tra le nazioni più antiche d'Europa, essa si configura in quanto tale solo a partire dal Medioevo, peraltro senza che sia possibile individuarne una data di nascita precisa e irrefutabile. La fondazione della Francia risale, al 486, quando il re dei Franchi Clodoveo conquistò la maggior parte della Gallia; da altri, al IX secolo, a seguito dello smembramento dell'Impero carolingio; da altri ancora agli inizi dell'età bassomedievale (XI-XII secolo), con la diffusione e il consolidamento di una lingua ed una civiltà comuni nella massima parte dell'attuale Francia settentrionale. Il termine "Francia" venne impiegato per la prima volta in forma ufficiale a partire dal 1190, quando Filippo Augusto iniziò ad essere denominato, nei documenti, con la formula di rex Franciae invece di rex Francorum. Il termine era peraltro già stato usato nella Chanson de Roland, scritta un secolo prima.
Gli ebrei marocchini sono una comunità molto antica. Si calcola che prima della fondazione dello Stato di Israele in Marocco vi fossero più di 300.000 ebrei. Oggi in Marocco rimangono circa 9.000 ebrei.
Il Protettorato francese del Marocco (in francese: Protectorat français au Maroc; in arabo: حماية فرنسا في المغرب, Ḥimāyat Faransā fi-l-Maḡrib) venne stabilito col Trattato di Fez. Esso esistette dal 1912 quando venne formalmente istituito il protettorato, sino all'indipendenza (7 aprile 1956), e consisteva essenzialmente nell'area centrale del Marocco.
Marrakech, o Marrakesh (in arabo: مراكش, Murrākuš; in berbero: ⵎⵕⵕⴰⴽⵛ, Meṛṛakec), è una città del Marocco situata al centro-sud del Paese, a circa 150 km dalla costa dell'Oceano Atlantico; è il capoluogo della regione medio-sud-ovest di Marrakech-Safi. Tra le maggiori città del Marocco, Marrakech è la più importante delle quattro città imperiali. La regione fu abitata sin dal neolitico da contadini berberi, ma la città attuale è stata fondata nel 1062 da Abu Bakr ibn Umar, capo e cugino degli Almoravidi, il re Yūsuf ibn Tāshfīn. Nel XII secolo, gli Almoravidi edificarono numerose madrase (scuole coraniche) e moschee a Marrakech che portano influenze andaluse. Le mura rosse della città, erette per volere di Ali ibn Yusuf nel 1122-1123 e vari edifici costruiti in questo periodo in pietra arenaria, hanno dato alla città il soprannome di "città rossa" o "città d'ocra". Marrakech crebbe rapidamente e si affermò come centro culturale, religioso e commerciale per il Maghreb e l'Africa sub-sahariana; Jamaa el Fna è tuttora la piazza più frequentata dell'Africa. Dopo un periodo di declino, in cui la città fu superata da Fès, nei primi anni del XVI secolo Marrakech divenne nuovamente la capitale del regno. La città riacquistò la sua preminenza grazie ai ricchi sultani saadiani Abd Allah al-Ghalib e Ahmad al-Mansur, che abbellirono la città con palazzi sontuosi, come il Palazzo El Badi (1578) e restaurato molti monumenti in rovina. Nel 1912 fu istituito il protettorato francese del Marocco e Thami El Glaoui divenne Pascià di Marrakech, mantenendo questa posizione per quasi tutta la durata del protettorato fino a quando il suo ruolo è stato abolito dopo l'indipendenza del Marocco e il ristabilimento della monarchia, avvenuta nel 1956. Come molte città del Marocco, Marrakech comprende una vecchia cittadina fortificata brulicante di venditori con le loro bancarelle (medina), circondata da quartieri più moderni, il più importante dei quali è Gueliz. Oggi è una delle città più trafficate dell'Africa e rappresenta un importante centro economico e turistico. Marrakech vanta il più grande mercato tradizionale berbero (souk) in Marocco, con circa 18 souk che vendono merci che vanno dai tradizionali tappeti di fattura berbera alla più moderna elettronica di consumo. L'artigianato impiega una percentuale significativa della popolazione, che principalmente vende i suoi prodotti ai turisti. Marrakesh è servita dall'Aeroporto Internazionale Menara e da una stazione ferroviaria che collega la città con Casablanca e il nord del Marocco.
Edoardo VII (Albert Edward; Londra, 9 novembre 1841 – Londra, 6 maggio 1910) è stato re del regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, re dei Dominion britannici e imperatore d'India dal 22 gennaio 1901 fino alla sua morte. Figlio della regina Vittoria, si trovò a gestire l'impero coloniale più grande del pianeta, compito che la fine della seconda guerra anglo-boera (1902) gli rese meno gravoso, ma che si complicò con il riarmo navale della Germania. Contribuì a riavvicinare il Regno Unito agli Stati Uniti, alla Russia, all'Italia e alla Spagna. Assunse anche delle iniziative di politica internazionale autonome e, coadiuvato dal ministro degli Esteri Lansdowne, concorse in modo decisivo alla stipula dell'Entente cordiale con la Francia (1904). Mantenne più che buoni i rapporti con gli Asburgo, ma nel 1908 contestò apertamente la decisione austriaca di annettersi la Bosnia ed Erzegovina (Crisi bosniaca). Fece di tutto per conciliare le misure politiche contro il riarmo tedesco e conservare buoni i rapporti con il nipote l'imperatore di Germania Guglielmo II. Per le sue capacità diplomatiche fu soprannominato Peacemaker (in italiano: il “Pacificatore”). Per le sue parentele con diversi monarchi d'Europa, per cui risultava zio (naturale o acquisito) dello zar Nicola II di Russia, del kaiser Guglielmo II di Germania e di re Alfonso XIII di Spagna, fu soprannominato Uncle of Europe (in italiano: lo “zio d'Europa”).
La crisi di Fascioda (Fashoda), o incidente di Fascioda, fu provocata dallo scontro avvenuto nel 1898 tra le politiche coloniali di Francia, la cui direttrice era ovest-est, dall'Atlantico fino al Mar Rosso (porto di Gibuti), e di Gran Bretagna, il cui motto era «dal Capo al Cairo». Questa crisi, che aveva portato il Regno Unito e la Francia al rischio di una guerra, finì con una vittoria diplomatica per il Regno Unito. Essa fece nascere la sindrome di Fascioda nella politica estera francese (affermazione di influenza francese in aree che potevano diventare suscettibili di influenza britannica). Nel settembre del 1898 la piccola città sudanese di Fascioda (oggi Kodok), situata lungo l'alto corso del Nilo, quasi alla convergenza delle due opposte direttrici espansionistiche, divenne il teatro di questo scontro. Nel Sudan, infatti, una spedizione francese guidata dal capitano Marchand, inviata ad occupare la cittadina, si trovò di fronte ad un reparto dell'esercito inglese comandato da lord Kitchener, impegnato nella repressione della rivolta sudanese del Mahdi. Le truppe si fronteggiarono minacciosamente fino al 7 novembre, quando i francesi si ritirarono, grazie all'accordo dei due governi, favorito dall'impegno del ministro degli esteri Théophile Delcassé, che promosse successivamente l'Entente cordiale (1904).