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L'omicidio di Elvira Orlandini, noto anche come omicidio del Corpus Domini, avvenne il 5 giugno del 1947 a Toiano, nella provincia di Pisa, ed è rimasto un caso irrisolto che sconvolse l'opinione pubblica italiana nel secondo dopoguerra. Il processo contro l'unico indiziato attirò l'interesse dell'opinione pubblica che si divise fra colpevolisti e innocentisti e il clamore mediatico fu tale che presso il tribunale arrivarono per assistere al processo anche duemila persone e il delitto divenne un caso nazionale, seguito da inviati di molti quotidiani che pubblicarono resoconti dettagliati delle udienze.
Oliver Twist, o Le avventure di Oliver Twist (Oliver Twist; or, the Parish Boy's Progress), fu il secondo romanzo pubblicato da Charles Dickens. Apparve in prima edizione a puntate mensili sulla rivista Bentley's Miscellany, dal febbraio 1837 all'aprile 1839, con illustrazioni di George Cruikshank. È una delle opere più celebri e influenti di Dickens. Fu il primo romanzo in lingua inglese ad avere come protagonista un ragazzo e uno dei primi esempi di romanzo sociale. Inedita per l'epoca fu anche la rappresentazione fortemente anti-romantica della vita dei delinquenti e dei poveri. Attraverso un rovesciamento del romanzo di formazione e un dissacrante umorismo nero, il romanzo analizza i mali della società inglese ottocentesca: la povertà, il lavoro minorile, la criminalità urbana (spesso come ribellione alla povertà e allo sfruttamento) e la intrinseca ipocrisia della cultura vittoriana. Il sottotitolo The Parish Boy's Progress (lett. Lo sviluppo dell'orfano) è un riferimento al romanzo cristiano di John Bunyan The Pilgrim's Progress (Il viaggio del pellegrino); poiché il tono di Oliver Twist lo contrappone all'ottimismo del romanzo di Bunyan, è verosimile che Dickens intendesse anche riferirsi alle parodie di William Hogarth, A Rake's Progress (La carriera del libertino) e A Harlot's Progress (La carriera della meretrice).Oliver Twist è stato utilizzato come soggetto per molti adattamenti cinematografici e televisivi. I più celebri adattamenti per il grande schermo sono: Le avventure di Oliver Twist di David Lean del 1948, Oliver! di Carol Reed del 1968 (vincitore di ben 5 premi Oscar, compreso quello per il miglior film) e il film omonimo di Roman Polański del 2005. Nel 1988 la Walt Disney Pictures ha realizzato un film di animazione ispirato al romanzo, Oliver & Company. Il romanzo ha inoltre fornito lo spunto per un musical inglese di grande successo intitolato Oliver!.
Il Nastro d'argento alla migliore fotografia è un riconoscimento cinematografico italiano assegnato annualmente dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani a partire dal 1946. Dal 1959 al 1971 sono stati assegnati premi distinti per la miglior fotografia in bianco e nero e a colori. I direttori della fotografia che hanno ricevuto questo premio il maggior numero di volte (sette) sono Giuseppe Rotunno e Luca Bigazzi. Seguono Tonino Delli Colli (sei), Gianni Di Venanzo, Vittorio Storaro e Armando Nannuzzi (cinque).
L'italiana in Algeri è un dramma giocoso in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Angelo Anelli, andata in scena per la prima volta a Venezia il 22 maggio 1813.
Elvira Notari (nata Maria Elvira Giuseppa Coda; Salerno, 10 febbraio 1875 – Cava de' Tirreni, 17 dicembre 1946) è stata la prima donna regista cinematografica italiana e una delle prime della storia del cinema mondiale. La rilevanza storica della sua figura è accostabile, per importanza, a quella di Alice Guy-Blaché. Fu la prima autrice cinematografica italiana oltre che la più prolifica, con una produzione che, tra il 1906 e il 1929, conta oltre 60 titoli di lungometraggi e centinaia tra cortometraggi e documentari, tutti usciti dalla sua casa di produzione cinematografica. La sua opera è considerata precorritrice del Neorealismo.
La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, è un poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina. L'opera non esiste nella sua forma originale: essendo stata prodotta prima dell'invenzione della stampa veniva scritta e ricopiata a mano; tra tutti i manoscritti giunti a noi oggigiorno non esistono due versioni uguali, come per tutti i testi antichi, i casi di diversificazione sono tantissimi e variano da semplici modifiche ortografiche, (diritta via o diricta via) fino all'uso di versi simili ma diversi, o parole completamente differenti che danno anche significati diversi, ad esempio il ruscello che esce dalle sorgenti di acqua bollente ..esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici che fu analizzato e commentato con il presupposto che ci fossero delle donne peccatrici, forse prostitute (?), lasciando molti dubbi, ma con un significato completamente stravolto rispetto al più ragionevole pettinatrici o pettatrici o pectatrici cioè le operaie che lavoravano la cardatura e la pettinatura dell lino nelle acque termali. Il titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia (probabilmente pronunciata con accento tonico sulla i); e così è intitolata anche l'editio princeps del 1472. L'aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma è nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de' Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero "La Divina Comedia". Composta secondo i critici tra il 1304/07 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna, la Commedia è il capolavoro di Dante ed è universalmente ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo. Il poema è diviso in tre parti, chiamate «cantiche» (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale) formati da un numero variabile di versi, fra 115 e 160, strutturati in terzine. Il poeta narra di un viaggio immaginario, ovvero di un Itinerarium mentis in Deum, attraverso i tre regni ultraterreni che lo condurrà fino alla visione della Trinità. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell'oltretomba cristiano è un culmine della visione medievale del mondo sviluppatasi nella Chiesa cattolica. È stato notato come tutte e tre le cantiche terminino con la parola «stelle» (Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle"; Purgatorio: "Puro e disposto a salir a le stelle"; Paradiso: "L'amor che move il sole e l'altre stelle"). L'opera ebbe subito uno straordinario successo e contribuì in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana. Il testo, del quale non si possiede l'autografo, fu infatti copiato sin dai primissimi anni della sua diffusione e fino all'avvento della stampa in un ampio numero di manoscritti. Parallelamente si diffuse la pratica della chiosa e del commento al testo (si calcolano circa sessanta commenti e tra le 100.000 e le 200.000 pagine), dando vita a una tradizione di letture e di studi danteschi mai interrotta: si parla così di "secolare commento". La vastità delle testimonianze manoscritte della Commedia ha comportato un'oggettiva difficoltà nella definizione del testo: nella seconda metà del Novecento l'edizione di riferimento è stata quella realizzata da Giorgio Petrocchi per la Società Dantesca Italiana. Più di recente due diverse edizioni critiche sono state curate da Antonio Lanza e Federico Sanguineti.La Commedia, pur proseguendo molti dei modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali (ispirazione religiosa, scopo didascalico e morale, linguaggio e stile basati sulla percezione visiva e immediata delle cose), è profondamente innovativa poiché, come è stato rilevato in particolare negli studi di Erich Auerbach, tende a una rappresentazione ampia e drammatica della realtà, espressa anche con l'uso di neologismi creati da Dante come «insusarsi», «inluiarsi» e «inleiarsi».È una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano.
Corrado, all'anagrafe Corrado Mantoni (Roma, 2 agosto 1924 – Roma, 8 giugno 1999), è stato un conduttore televisivo, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano. Ha lasciato la sua firma, sia come presentatore sia come autore, su molti dei più memorabili programmi televisivi italiani a partire dagli anni cinquanta, divenendo una presenza fissa e familiare del piccolo schermo e uno dei personaggi televisivi più amati di sempre. È per questo considerato uno dei padri fondatori della televisione in Italia, insieme a Mike Bongiorno e Raimondo Vianello. Prima che in televisione, fu molto attivo in radio (è considerato infatti il primo conduttore ufficiale della radio italiana), dove lavorò per oltre quarant'anni, divenendo anche qui uno dei personaggi più popolari e apprezzati (fu lui ad esempio che annunciò eventi storici come la fine della seconda guerra mondiale o la vittoria della repubblica al referendum del 2 giugno 1946). Svolse, pur se con minore intensità, anche l'attività di attore e doppiatore, sulla scia del fratello maggiore Riccardo, con il quale per anni condivise anche lo pseudonimo Corima (ottenuto dalle iniziali dei loro nomi e cognome, in seguito utilizzato solo da Corrado), con il quale firmò molti dei suoi più famosi show radiofonici e televisivi.
Cameriera bella presenza offresi... è una commedia a episodi diretta nel 1951 da Giorgio Pàstina con Elsa Merlini che torna al cinema dopo circa 10 anni di assenza.