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Luigi Bertelli (Firenze, 19 marzo 1858 – Firenze, 27 novembre 1920) è stato uno scrittore, giornalista e poeta italiano, autore delle avventure di un popolare personaggio d'inizio Novecento: Gian Burrasca. È più noto con lo pseudonimo di Vamba, nome del buffone di Cedric il Sassone nel romanzo Ivanhoe di Walter Scott.
Giuseppe Morosini (Ferentino, 19 marzo 1913 – Roma, 3 aprile 1944) è stato un presbitero e partigiano italiano.
Enrico Turolla (Venezia, 11 ottobre 1896 – Venezia, 2 gennaio 1985) è stato un grecista, latinista, filologo classico, traduttore e accademico italiano, tra i più insigni nella storia degli studi classici del Novecento.
Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta, accademico e critico letterario italiano, figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento, considerato insieme a Gabriele D'Annunzio, il maggior poeta decadente italiano, nonostante la sua formazione principalmente positivistica. Dal Fanciullino, articolo programmatico pubblicato per la prima volta nel 1897, emerge una concezione intima e interiore del sentimento poetico, orientato alla valorizzazione del particolare e del quotidiano, e al recupero di una dimensione infantile e quasi primitiva. D'altra parte, solo il poeta può esprimere la voce del "fanciullino" presente in ognuno: quest'idea consente a Pascoli di rivendicare per sé il ruolo, per certi versi ormai anacronistico, di "poeta vate", e di ribadire allo stesso tempo l'utilità morale (specialmente consolatoria) e civile della poesia. Egli, pur non partecipando attivamente ad alcun movimento letterario dell'epoca, né mostrando particolare propensione verso la poesia europea contemporanea (al contrario di D'Annunzio), manifesta nella propria produzione tendenze prevalentemente spiritualistiche e idealistiche, tipiche della cultura di fine secolo segnata dal progressivo esaurirsi del positivismo. Complessivamente la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosuè Carducci, e le nuove tematiche decadenti. Risulta infatti difficile comprendere il vero significato delle sue opere più importanti, se si ignorano i dolorosi e tormentosi presupposti biografici e psicologici che egli stesso riorganizzò per tutta la vita, in modo ossessivo, come sistema semantico di base del proprio mondo poetico e artistico.
Il Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena è un vino DOC prodotto a Oliena da uve cannonau coltivate nei comuni di Oliena e, in parte, Orgosolo nella provincia di Nuoro, non è consentito utilizzare altre varietà o che siano coltivate in altri comuni. Vedi disciplinare del Ministero dell'Agricoltura del 5 novembre 1992. Il cannonau di Sardegna trova la sua massima esaltazione nel Nepente di Oliena. Ottimo anche per accompagnare cene vegetariane, a base di verdure stufate.
Antonino Pagliaro (Mistretta, 1º gennaio 1898 – Mistretta, 6 dicembre 1973) è stato un linguista, glottologo, filosofo e accademico italiano. Iranista, critico letterario, filosofo del linguaggio, fu uno dei fondatori della scuola linguistica romana. Fra i padri della semiologia italiana, ha introdotto in Italia gli studi sul pensiero linguistico.
Ancona (AFI: /anˈkona/, ; Ancona in anconitano) è un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione. Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa "gomito". L'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo con la quale è conosciuta: la "città dorica".
L’Accademia dei sepolti è un'accademia di Volterra, nata alla fine del XVI secolo.