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Esercizi di stile (Exercices de style), scritto dal francese Raymond Queneau, è una collezione di 99 racconti della stessa storia, rivisitata ogni volta in uno stile differente. In ciascun racconto, il narratore prende l'autobus, assiste ad un alterco fra un uomo e un altro passeggero, e poi vede la stessa persona due ore dopo alla Gare Saint Lazare. Le variazioni letterarie si rifanno al famoso capitolo 33 della guida retorica del 1512 dell'umanista Erasmo da Rotterdam, De Utraque Verborum ac Rerum Copia. Gli Exercises furono pubblicati da Gallimard per la prima volta nel 1947. Nel 1963 ne uscì un'edizione aggiornata e nel 1973 un'ulteriore edizione.Il libro è stato pubblicato in Italia nel 1983 dalla casa editrice Einaudi, nella traduzione di Umberto Eco con testo originale a fronte. Una nuova edizione, con aggiunta di testi e una postfazione di Stefano Bartezzaghi è uscita nel 2001.
L'esercizio indica l'insieme dei fatti della gestione aziendale, oggetto di rilevazione, che occorrono in un periodo di tempo determinato (di solito un anno). Il termine "esercizio" viene inoltre usato per indicare il periodo di rilevazione riguardo a una determinata attività (come ad esempio in caso di "bilancio d'esercizio").
Gli Esercizi spirituali (titolo originale Exercitia spiritualia) sono un'opera di Ignazio di Loyola. Costituiscono il metodo di spiritualità proprio della Compagnia di Gesù. Nel linguaggio comune e nel magistero cattolico sono anche in generale cosiddette le pratiche di ritiro spirituale: "un insieme di meditazioni e di preghiere in un'atmosfera di raccoglimento e di silenzio" dove potrà particolarmente agire lo Spirito Santo, condotte tipicamente "con la mediazione di una guida spirituale", "in ordine alla purificazione del cuore, alla conversione della vita e alla sequela di Cristo, per il compimento della propria missione nella Chiesa e nel mondo".
Gli esercizi multiarticolari, detti anche poliarticolari, pluriarticolari, multimuscolari, rappresentano quella categoria di esercizi utilizzati nell'esercizio con sovraccarichi (resistance training) che, durante la loro esecuzione, coinvolgono più di una articolazione. Essi possono anche essere denominati biarticolari, nel caso coinvolgano nello specifico 2 articolazioni. Questi esercizi reclutano anche più muscoli, contrapponendosi all'altra categoria di esercizi con sovraccarichi chiamati monoarticolari, o di isolamento, i quali mobilizzano una sola articolazione e molti meno gruppi muscolari.
Gli esercizi monoarticolari, detti anche d'isolamento o complementari, sono esercizi fisici che cercano di stimolare e focalizzare lo sforzo su un solo muscolo. Solitamente coinvolgono una sola articolazione ed uno (o pochi) gruppi muscolari simultaneamente. Per questo motivo si contrappongono agli esercizi multiarticolari (o composti), in cui intervengono più gruppi muscolari e diverse articolazioni. Gli esercizi monoarticolari sono praticati soprattutto con carichi poco elevati e con alte ripetizioni, dato che il coinvolgimento di una sola articolazione potrebbe favorire infortuni. Molto spesso questi esercizi vengono introdotti nelle schede di allenamento in palestra, per completare (cosa da cui deriva il loro nome complementari) il lavoro degli esercizi multiarticolari.
Le dips o i dips rappresentano un'ampia categoria di esercizi calisthenici (a corpo libero) utilizzata per stimolare molti muscoli della parte superiore del corpo, e in particolar modo il grande pettorale, il deltoide anteriore e il tricipite brachiale.