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La Sindone di Torino, nota anche come Sacra Sindone o Santa Sindone, è un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino, sul quale è visibile l'immagine di un uomo che porta segni interpretati come dovuti a maltrattamenti e torture compatibili con quelli descritti nella passione di Gesù. Alcune persone identificano l'uomo con Gesù e il lenzuolo con quello usato per avvolgerne il corpo nel sepolcro. Il termine "sindone" deriva dal greco σινδών (sindon), che indicava un ampio tessuto, come un lenzuolo, e che se specificato poteva essere di lino di buona qualità o tessuto d'India. Anticamente il termine "sindone" era generico e non collegato alla sepoltura, ma oggi il termine è ormai diventato sinonimo del lenzuolo funebre di Gesù. Nel 1988, l'esame del carbonio 14 sulla Sindone, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha datato la sindone in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all'inizio della storia della Sindone certamente documentata. Ciononostante, la sua autenticità continua a essere propugnata da una serie di autori. Le esposizioni pubbliche della Sindone sono chiamate ostensioni (dal latino ostendere, "mostrare"). Le ultime sono state nel 1978, 1998, 2000, 2010, 2013 (quest'ultima soltanto televisiva), dal 19 aprile al 24 giugno 2015 e l'11 aprile 2020 (anche quest'ultima solo televisiva, in occasione del sabato santo occorso durante la pandemia di COVID-19).
Con Liberty a Milano si usa indicare l'esperienza del suddetto stile diffusosi nella città ambrosiana tra i primi anni del Novecento e lo scoppio della prima guerra mondiale. Nel capoluogo lombardo lo stile Liberty trovò, grazie allo stretto legame con la rampante borghesia industriale dell'epoca, un fertile terreno per un rapido sviluppo che lo vide spaziare dalle influenze dell'Art Nouveau floreale francese allo Jugendstil tedesco e all'eclettismo.
Antonio Nardi (Cerea, 2 giugno 1888 – Verona, 28 luglio 1965) è stato un pittore italiano. Ha sviluppato la sua attività artistica dal 1910 al 1965 nella città di Verona, dove ha insegnato al corso di pittura dell'Accademia Cignaroli fin dal 1924.
Adolfo De Carolis o De Karolis (Montefiore dell'Aso, 6 gennaio 1874 – Roma, 7 febbraio 1928) è stato un pittore, incisore, illustratore, xilografo e fotografo italiano. Protagonista dell'arte italiana idealista e simbolista fra Ottocento e Novecento, De Carolis ha influito in modo determinante negli sviluppi formativi del gusto floreale, operando in egual misura anche nei campi dell'illustrazione, della pittura e della fotografia. Frequentemente collocato dalla critica nel contesto liberty, De Carolis oppone però polemicamente la sua fede artistica nella tradizione rinascimentale ed ermetica alle bizzarrie organicistiche dell'"arte nuova", come appare in particolare in un articolo sul Leonardo dopo una visita alla Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902. La sua opera esibisce piuttosto un'evoluzione dell'estetica preraffaellita, fortemente condizionata da modelli e stilemi del giapponismo, da un lato, e da un inquieto formalismo di stampo michelangiolesco, dall'altro. De Carolis ha collaborato con grandi letterati, illustrando con disegni e xilografie opere di Gabriele D'Annunzio e di Giovanni Pascoli, con una maniera grafica inconfondibile, decorativamente organica tanto all'architettura tipografica quanto ai contenuti.
L'Esposizione internazionale di Torino (nome ufficiale Esposizione internazionale dell'industria e del lavoro di Torino) fu una Esposizione universale organizzata nella città di Torino, in Piemonte, dal 29 aprile al 19 novembre 1911. L'evento venne organizzato insieme ad altre esposizioni nazionali di Roma e di Firenze, in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, e fa parte delle storiche Esposizioni universali che ancor oggi si tengono in varie città del mondo. Fu considerata una delle più importanti manifestazioni del capoluogo sabaudo, pochi anni dopo le edizioni torinesi dell'Esposizione generale italiana (1884 e 1898), dell'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna (1902) e prima della manifestazione per il decennale della fine della Prima guerra mondiale (1928), della grande Expo 1961 (Centenario dell'Unità d'Italia), XX Giochi olimpici invernali (2006), 150° dell'Unità d'Italia (2011).
Il barone Corrado Arezzo de Spuches di Donnafugata (Ragusa Superiore, 7 novembre 1824 – Donnafugata, 27 dicembre 1895) è stato un politico italiano.
Il Cammino neocatecumenale è un itinerario di formazione cristiana che, all'interno della Chiesa cattolica, ha l'obiettivo di formare i suoi membri al cattolicesimo, prefiggendosi per essi la riscoperta del battesimo attraverso un percorso spirituale. È nato in Spagna nei primi anni sessanta per iniziativa del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández (morta il 19 luglio 2016); dal 1971 l'équipe a capo del movimento include il presbitero Mario Pezzi. Gli Statuti del Cammino neocatecumenale sono stati approvati dalla Santa Sede in via provvisoria da Giovanni Paolo II nel 2002 e poi definitivamente da Benedetto XVI nel 2008 Da febbraio 2018, María Ascensión Romero è subentrata al posto di Carmen Hernández. La nomina a responsabile dell'equipe internazionale del Cammino Neocatecumenale è avvenuta su richiesta del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita in base a quanto stabilito dagli Statuti che regolano il Cammino.
La Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio S.C., o brevemente Banca Etruria, è stata una banca popolare dal forte presidio territoriale nel Centro Italia, con sede ad Arezzo e con una base azionaria di oltre 62.000 soci. Con decreto del 22 novembre 2015 è stata posta in liquidazione coatta amministrativa insieme ad altre tre banche della stessa dimensione medio-piccola. Dal giorno successivo alla messa in liquidazione è stata rifondata attraverso una cessione a favore di una "banca ponte", denominata Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A. in breve Nuova Banca Etruria, che ne ha proseguito l'attività grazie all'eliminazione delle sofferenze e a una ricapitalizzazione. La bad bank che residua dall'operazione avrà un'esistenza la cui durata sarà legata al tempo necessario a vendere o realizzare le sofferenze della vecchia banca. Il nuovo istituto bancario non è più una banca popolare. Il 10 maggio 2017 si è perfezionata la cessione a Unione di Banche Italiane S.p.A. (UBI Banca) di Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A. Conseguentemente con provvedimenti della Banca d'Italia è stata dichiarata la cessazione della qualifica di "ente ponte" dell'intermediario che prosegue l'attività nell'ambito del Gruppo UBI.