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Scrum è un framework agile per la gestione del ciclo di sviluppo del software, iterativo ed incrementale, concepito per gestire progetti e prodotti software o applicazioni di sviluppo, creato e sviluppato da Ken Schwaber e Jeff Sutherland.Scrum enfatizza tutti gli aspetti di gestione di progetto legati a contesti in cui è difficile pianificare in anticipo. Vengono utilizzati meccanismi propri di un "processo di controllo empirico", in cui cicli di feedback che ne costituiscono le tecniche di management fondamentali risultano in opposizione alla gestione basata sul concetto tradizionale di command-and-control. Il suo approccio alla pianificazione e gestione di progetti è quello di portare l'autorità decisionale al livello di proprietà e certezze operative.Il termine Scrum, in quanto applicato allo sviluppo di prodotti, è stato per la prima volta utilizzato in "New New Product Development Game" (Harvard Business Review 86116:137-146, 1986) e successivamente elaborato in "The Knowledge Creating Company" entrambi testi di Ikujiro Nonaka e Hirotaka Takeuchi (Oxford University Press, 1995).
La programmazione, in informatica, è una fase implementativa dell'intero ciclo di sviluppo del software (vedi ingegneria del software) con l'obiettivo ultimo di soddisfare le specifiche funzionali richieste dal committente secondo una predefinita analisi strutturale del progetto software; più in particolare trattasi dell'insieme delle attività e tecniche che una o più persone specializzate (team), programmatori o sviluppatori (developer), svolgono per creare un programma o applicazione, ossia un software da far eseguire ad un computer, scrivendo il relativo codice sorgente in un determinato linguaggio di programmazione; assieme al lato sistemistico e al data science, costituisce il ramo o filone di produttività in informatica aziendale, detto terziario avanzato.
Il vocabolo criptovaluta o criptomoneta è l'italianizzazione dell'inglese cryptocurrency e si riferisce ad una rappresentazione digitale di valore basata sulla crittografia. L'etimologia del vocabolo deriva dalla fusione di "cryptography" (crittografia) e "currency" (valuta): si tratta di una risorsa digitale paritaria e decentralizzata. Le criptovalute (o criptomonete) utilizzano tecnologie di tipo peer-to-peer (p2p) su reti i cui nodi risultano costituiti da computer di utenti, situati potenzialmente in tutto il globo. Su questi computer vengono eseguiti appositi programmi che svolgono funzioni di portamonete. Non c'è attualmente alcuna autorità centrale che le controlla. Le transazioni e il rilascio avvengono collettivamente in rete, pertanto non c'è una gestione di tipo "centralizzato". Queste proprietà uniche nel loro genere, non possono essere esplicate dai sistemi di pagamento tradizionale. Il controllo decentralizzato di ciascuna criptovaluta funziona attraverso una tecnologia di contabilità generalizzata (DLT), in genere una blockchain, che funge da database di transazioni finanziarie pubbliche. Un sistema decentrato potrebbe essere più resistente ad attacchi informatici o a incidenti operativi rispetto a un sistema accentrato perché il primo continua a operare anche quando uno o più nodi smettono di funzionare .
La blockchain (letteralmente "catena di blocchi") è una struttura dati condivisa e "immutabile". È definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in "blocchi", concatenati in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia. Sebbene la sua dimensione sia destinata a crescere nel tempo, è immutabile in quanto, di norma, il suo contenuto una volta scritto non è più né modificabile né eliminabile, a meno di non invalidare l'intera struttura. Tali tecnologie sono incluse nella più ampia famiglia delle Distributed Ledger, ossia sistemi che si basano su un registro distribuito, che può essere letto e modificato da più nodi di una rete. Non è richiesto che i nodi coinvolti conoscano l'identità reciproca o si fidino l'uno dell'altro. Difatti, per garantire la coerenza tra le varie copie, l'aggiunta di un nuovo blocco è globalmente regolata da un protocollo condiviso. Una volta autorizzata l'aggiunta del nuovo blocco, ogni nodo aggiorna la propria copia privata: la natura stessa della struttura dati garantisce l'assenza di una sua manipolazione futura. Le caratteristiche che accomunano i sistemi sviluppati con le tecnologie Blockchain e Distributed Ledger sono digitalizzazione dei dati, decentralizzazione, disintermediazione, tracciabilità dei trasferimenti, trasparenza/verificabilità, immutabilità del registro e programmabilità dei trasferimenti.Grazie a tali caratteristiche, la blockchain è considerata pertanto un'alternativa in termini di sicurezza, affidabilità, trasparenza e costi alle banche dati e ai registri gestiti in maniera centralizzata da autorità riconosciute e regolamentate (pubbliche amministrazioni, banche, assicurazioni, intermediari di pagamento, ecc.).