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Con open source (in italiano sorgente aperto), in informatica, si indica un tipo di software o il suo modello di sviluppo o distribuzione. Un software open source è reso tale per mezzo di una licenza attraverso cui i detentori dei diritti favoriscono la modifica, lo studio, l'utilizzo e la redistribuzione del codice sorgente. Caratteristica principale dunque delle licenze open source è la pubblicazione del codice sorgente (da cui il nome). Il fenomeno ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto. Alla filosofia del movimento open source si ispira il movimento di contenuto aperto: in questo caso, ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software, ma contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica. Wikipedia è un chiaro esempio dei frutti di questo movimento. Attualmente, l'open source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo in una nuova concezione della vita, aperta ed ostile a qualsiasi appannaggio esclusivo, che l'open source si propone di superare mediante la condivisione della conoscenza. Open source e software libero, seppure siano sovente utilizzati come sinonimi, hanno definizioni differenti: l'Open Source Initiative ha definito il termine "open source" per descrivere soprattutto libertà sul codice sorgente di un'opera. Il concetto di software libero descrive più generalmente le libertà applicate ad un'opera ed è prerequisito che il suo codice sia consultabile e modificabile, rientrando generalmente nella definizione di open source.
Il vocabolo criptovaluta o criptomoneta è l'italianizzazione dell'inglese cryptocurrency e si riferisce ad una rappresentazione digitale di valore basata sulla crittografia. L'etimologia del vocabolo deriva dalla fusione di "cryptography" (crittografia) e "currency" (valuta): si tratta di una risorsa digitale paritaria e decentralizzata. Le criptovalute (o criptomonete) utilizzano tecnologie di tipo peer-to-peer (p2p) su reti i cui nodi risultano costituiti da computer di utenti, situati potenzialmente in tutto il globo. Su questi computer vengono eseguiti appositi programmi che svolgono funzioni di portamonete. Non c'è attualmente alcuna autorità centrale che le controlla. Le transazioni e il rilascio avvengono collettivamente in rete, pertanto non c'è una gestione di tipo "centralizzato". Queste proprietà uniche nel loro genere, non possono essere esplicate dai sistemi di pagamento tradizionale. Il controllo decentralizzato di ciascuna criptovaluta funziona attraverso una tecnologia di contabilità generalizzata (DLT), in genere una blockchain, che funge da database di transazioni finanziarie pubbliche. Un sistema decentrato potrebbe essere più resistente ad attacchi informatici o a incidenti operativi rispetto a un sistema accentrato perché il primo continua a operare anche quando uno o più nodi smettono di funzionare .
Carlo Cottarelli (Cremona, 18 agosto 1954) è un economista e editorialista italiano.