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L'etica della scienza è la disciplina filosofica che si occupa delle implicazioni morali delle assunzioni scientifiche e dell'uso sociale della scienza. Allo stato attuale, in analogia con la filosofia della scienza, questo particolare campo di applicazione dell'etica non ha un aspetto unitario, ma si estende a diverse discipline settoriali.
L'etica, anche chiamata filosofia morale, è una branca della filosofia che "indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano". Il termine deriva dal greco antico ἦθος(trasl. êthos), cioè «carattere», «comportamento», o, meno probabilmente, da ἔθος (trasl. èthos) cioè «costume», «consuetudine». L'Etica studia i fondamenti che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale (ad esempio una data morale). Come disciplina affronta questioni inerenti della moralità umana definendo concetti come il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, la virtù e il vizio, la giustizia e il crimine. Come campo di indagine intellettuale, la filosofia morale è legata ad altre discipline come la psicologia morale, l'etica descrittiva e la teoria dei valori. Questa ultima insieme all'estetica, riguarda questioni di valore e comprende etica e estetica unite nella branca della filosofia chiamata Assiologia o " ‘dottrina dei valori’, cioè ogni teoria che consideri quanto nel mondo è o ha valore e per tale aspetto si distingue da quanto è invece mera realtà di fatto.".
L'Etica dimostrata con metodo geometrico (o Etica dimostrata secondo l'ordine geometrico; nell'originale latino: Ethica ordine geometrico demonstrata o Ethica more geometrico demonstrata; nota anche semplicemente come Etica o Ethica) è considerata l'opera principale del filosofo olandese Baruch Spinoza; venne pubblicata postuma nel 1677, lo stesso anno della morte dell'autore.
La filosofia (in greco antico: , philosoph a, composto di (phile n), "amare", e (soph a), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilit e i limiti della conoscenza. Prima ancora che indagine speculativa, la filosofia fu una disciplina che assunse anche i caratteri della conduzione del "modo di vita", ad esempio nell'applicazione concreta dei principi desunti attraverso la riflessione o pensiero. In questa forma, essa sorse nell'antica Grecia. A rendere complessa una definizione univoca della filosofia concorre il dissenso tra i filosofi sull'oggetto stesso della filosofia: alcuni orientano l'analisi della filosofia verso l'uomo e i suoi interessi cos come viene esposto nell'Eutidemo di Platone, per cui essa sarebbe l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo .Nel prosieguo della storia della filosofia altri autori che seguono questa opinione sono per esempio Cartesio ( Tutta la filosofia come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco la fisica, e i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale, intendo la pi alta e la pi perfetta morale, che presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, l'ultimo grado della saggezza ), Thomas Hobbes, e Immanuel Kant, il quale, definisce la filosofia come scienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana .Altri pensatori ritengono che la filosofia debba puntare alla conoscenza dell'essere in quanto tale secondo un percorso che, fatte le debite differenze, va dagli eleati sino a Husserl e Heidegger.
L'etica militare in Italia indica un corpus di principi di etica militare, l'insieme dei principi filosofici che caratterizzano l'impronta morale delle forze armate italiane e dei corpi armati nazionali ad ordinamento militare. (forze di polizia italiane). La condotta degli appartenenti a questi enti è comunque regolamentata formalmente e le previsioni in materia sono state riformate a partire dalla fine degli anni settanta, del XX secolo.
L'etica militare è l'insieme delle norme di comportamento dei militari in caso di guerra. Nel corso dei secoli l'etica militare, nata praticamente nel medioevo, si è evoluta fino ad arrivare a una legislazione internazionale che sancisce diritti e doveri dei soldati, anche se, comunque, deve restare più come patrimonio personale che come imposizione legale. L'etica militare si articola su tre direttrici: rapporto del soldato con i commilitoni, rapporto del soldato con i militari nemici e rapporto del soldato con i civili.
La iena macchiata (Crocuta crocuta, Erxleben, 1777), nota anche come iena ridens o iena maculata, è una iena indigena dell'Africa subsahariana. Viene classificata dall'IUCN tra le specie a rischio minimo, dato che ha un vastissimo areale e una popolazione calcolata a contenere tra 27.000 e 47.000 esemplari. Ciononostante, la specie è in declino nelle zone non protette a causa del bracconaggio e della distruzione del proprio habitat.È la iena odierna più grande, e si può inoltre distinguere dalle altre specie dai suoi tratti vagamente orsini, le sue orecchie arrotondate, la sua criniera meno fitta, il suo pelo macchiato, la sua dentatura a doppio scopo, e la presenza di uno pseudo-pene nella femmina. È attualmente l'unica specie rimasta del genere Crocuta, che contava una manciata di forme durante il Pleistocene che vivevano in Eurasia, sebbene lo stato tassonomico di tali popolazioni (tra cui le iene delle caverne occidentali ed orientali) è tuttora dibattuto, con certi studiosi considerandole semplici sottospecie di iena macchiata e altri che siano state specie a se stanti. La iena macchiata è il membro dell'ordine Carnivora più sociale, avendo i gruppi composti del maggior numero di membri e i comportamenti sociali più complessi. La sua organizzazione sociale infatti dimostra più somiglianze con quella dei primati cercopitecidi (babbuini e macachi) che agli altri carnivori nel numero di membri, struttura gerarchicale, e nella frequenza di incontri sia tra i parenti sia tra gli esemplari non imparentati. Il sistema sociale della iena macchiata però è più competitivo che cooperativo: l'accesso al cibo, l'opportunità d'accoppiarsi e il tempo per i maschi per lasciare il gruppo dipendono tutto sull'abilità di dominare altri membri del gruppo. Le femmine curano solo i loro propri cuccioli invece di assistere gli altri, e i maschi non dimostrano alcun interesse paterno. La società di questa iena è matriarcale; le femmine sono più grosse dei maschi, e li dominano.È un animale di grande successo, essendo il carnivoro di taglia grossa più comune d'Africa. Il suo successo deriva sia dalla sua adattabilità sia dal suo opportunismo; è principalmente una cacciatrice, ma si nutre anche di carogne, avendo la capacità di digerire pelle, ossa e altri prodotti animali. In termini funzionali, la iena macchiata è il carnivoro che trae il maggior nutrimento possibile da una carcassa. Dimostra grande flessibilità nei suoi comportamenti venatori e alimentari in confronto agli altri carnivori africani; caccia sia da sola sia in gruppo. Durante la caccia, le iene macchiate s'infiltrano nelle mandrie allo scopo di selezionare un individuo da attaccare. Quando poi la preda viene selezionata, le iene l'inseguono per lunghe distanze, spesso per chilometri e alla velocità di 60 km/h.La specie ha una reputazione soprattutto negativa sia nella cultura occidentale sia nel folklore africano. Nella prima, viene considerata come una bestia brutta e codarda, mentre nell'ultimo viene vista come una creatura avara, golosa e stupida, ma allo stesso tempo possente e pericolosa. La maggior parte delle percezioni occidentali sulla iena macchiata hanno origine nelle scritture di Aristotele e Plinio il Vecchio, benché non venne raffigurata in termini necessariamente moralistici. Giudizi esplicitamente negativi verso la specie originarono nel Fisiologo, dove venne raffigurata come un'ermafrodita tombarola. Il ramo dell'IUCN dedicato alla preservazione delle iene identifica questi pregiudizi come detrimentali alla sopravvivenza della specie.
Nelle scienze ambientali le aree naturali protette sono delle aree naturali, istituite mediante leggi apposite a livello nazionale o regionale, caratterizzate da paesaggi eterogenei e abitate da diverse specie di animali e vegetali, con la funzione di mantenere l'equilibrio ambientale di un determinato luogo, aumentandone o mantenendone l'integrit e la biodiversit . Possono essere designate dalle istituzioni pubbliche o da privati, quali istituti di beneficenza o di ricerca. A seconda del livello di protezione garantito dalle leggi di ogni singolo Stato, le aree naturali protette sono divise nelle categorie dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN - International Union for the Conservation of Nature), un'organizzazione non governativa che svolge un ruolo di coordinamento tra diverse organizzazioni in materia ambientale. Vengono soppresse, qualora non sussistano pi le condizioni idonee al conseguimento delle loro finalit e per modificazioni certificate dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica, sulla base di censimenti delle specie di interesse.Sono destinate destinata al rifugio, alla riproduzione e alla sosta della fauna selvatica, dove proibita la caccia - salvo per motivi di controllo delle specie di fauna selvatica in soprannumero. Questo controllo selettivo, pu essere praticato mediante cattura, quando l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi confluito nell'ISPRA) verifichi l'inefficacia degli altri metodi. .