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Le metamorfosi (in latino Metamorphoseon libri XI, probabilmente il titolo originario), o L'asino d'oro (Asinus aureus), è un'opera scritta da Lucio Apuleio nel II secolo d.C. Il secondo titolo è citato da sant'Agostino nel De civitate Dei (XVlll, 18). È l'unico romanzo della letteratura latina pervenuto interamente fino ad oggi e insieme al Satyricon di Petronio, pervenutoci solo parzialmente, costituisce l'unica testimonianza del romanzo antico in lingua latina. Il protagonista del romanzo è il curiosus Lucio: alla fine dell'opera viene rivelato che è nativo di Madauro, la città della Numidia dove nacque l'autore stesso. Viaggiando in Tessaglia, terra di streghe e incantesimi, egli prova un insaziabile desiderio di vedere e praticare la magia: dopo essersi spalmato una pomata magica, si ritrova trasformato accidentalmente in asino. La trama prosegue seguendo Lucio nelle sue peripezie - attraverso lunghe avventure, vicende e repertori di racconti - portandolo finalmente a ritrovare la forma umana e una nuova consapevolezza di sé. Il percorso di caduta, sofferenza e redenzione si concluderà grazie all'intervento della dea Iside, della quale Lucio diverrà un ardente devoto.
Kirill Garrievich Petrenko (Кирилл Гарриевич Петренко; Omsk, 11 febbraio 1972) è un direttore d'orchestra russo naturalizzato austriaco.
Gino Bechi (Firenze, 16 ottobre 1913 – Firenze, 2 febbraio 1993) è stato un baritono e attore italiano.
Eugenio Onegin, in russo Evgenij Onegin (Евгений Онегин), op.24 è un'opera o “scene liriche” di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Il libretto fu scritto dal compositore stesso, con l'aiuto del fratello Modest e di Konstantin Stepanovič Šilovskij. L'opera è tratta dall'omonimo romanzo in versi di Aleksandr Sergeevič Puškin. La prima rappresentazione avvenne a Mosca il 17 (29) marzo 1879 al teatro Malyi.
Ettore Lo Gatto (Napoli, 20 maggio 1890 – Roma, 16 marzo 1983) è stato uno slavista, traduttore e critico letterario italiano, docente universitario e Accademico dei Lincei. Considerato con Giovanni Maver il fondatore della slavistica in Italia, fu titolare dal 1931 al 1936 di filologia slava all'Università di Padova, e dal 1941 al 1965 della cattedra di letteratura russa all'Università di Roma, dove gli succederà poi Angelo Maria Ripellino.