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L'eccidio dell'ospedale psichiatrico di Vercelli fu l'esecuzione sommaria — ad opera di alcuni partigiani della 182ª Brigata Garibaldi "Pietro Camana" — di un gruppo di militi della Repubblica Sociale Italiana (RSI) prelevati dallo stadio di Novara, allora adibito a campo di concentramento. Secondo le diverse fonti, i militi uccisi furono tra cinquantuno e sessantacinque. L'eccidio ebbe luogo in parte nel comune di Vercelli e in parte nel comune di Greggio tra il 12 ed il 13 maggio 1945. La memoria dell'evento fu per decenni tramandata quasi unicamente dai reduci della RSI: solo in anni più recenti alcuni storici hanno ripreso il tema, oggi ricostruito in modo sufficientemente esauriente nelle sue linee generali, pur differendo in alcuni particolari a seconda delle fonti.
San Giovanni alla Vena è una frazione del comune italiano di Vicopisano, nella provincia di Pisa, in Toscana.
La pieve di San Giorgio di Valpolicella, detta anche pieve di San Giorgio Ingannapoltron, è un antico luogo di culto cattolico situato a San Giorgio di Valpolicella, frazione di Sant'Ambrogio di Valpolicella, in provincia e diocesi di Verona; inoltre, è sede dell'omonima parrocchia compresa nel vicariato della Valpolicella. Costruita probabilmente su un luogo adibito in precedenza al culto pagano risalente all'VIII secolo (secondo alcuni storici forse addirittura al VII), l'attuale edificio religioso rappresenta uno dei più interessanti e antichi esempi di architettura romanica presenti nella provincia di Verona. Ricostruita in gran parte attorno all'XI secolo, la pieve di San Giorgio era a capo di uno dei tre "piovadeghi" in cui era divisa amministrativamente la Valpolicella; insieme a essa ricoprivano questo ruolo anche la pieve di San Floriano e quella di Negrar. Era inoltre una chiesa collegiata, sede di un capitolo di canonici che gestivano anche una schola iuniorum (cioè una scuola in cui si impartivano le prime nozioni di grammatica latina ai ragazzi del luogo, tra i quali poi spesso venivano scelti anche i nuovi chierici). Oltre all'interessante struttura architettonica, al chiostro adiacente e agli affreschi presenti all'interno, di grande pregio è un antico ciborio che presenta delle scritte che lo collocano in piena epoca longobarda e precisamente nel periodo del regno di Liutprando.