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Esòpo (in greco antico: Αἴσωπος, Áisōpos; 620 a.C.circa – Delfi, 564 a.C.) è stato uno scrittore greco antico, contemporaneo di Creso e Pisistrato (VI secolo a.C.), noto per le sue favole. Le sue opere ebbero una grandissima influenza sulla cultura occidentale: le sue favole sono tutt'oggi estremamente popolari e note. Della sua vita si conosce pochissimo, e alcuni studiosi hanno persino messo in dubbio che il corpus di favole che gli viene attribuito sia opera di un unico autore. I primi racconti in forma di favola che ci sono stati tramandati sono i suoi.
Lorenzo Pignotti (Figline Valdarno, 9 agosto 1739 – Pisa, 5 agosto 1812) è stato un poeta e storico italiano, la cui fama è legata soprattutto all'attività di favolista.
Luigi Fiacchi, noto anche con lo pseudonimo di Luigi Clasio (Scarperia, 4 giugno 1754 – Firenze, 25 maggio 1825), è stato un poeta, filologo, presbitero e favolista italiano.
Favole al telefono è un'opera dell'autore italiano Gianni Rodari, pubblicata per la prima volta dalle edizioni Einaudi nel 1962.
Le Favole (titolo in greco:Aἰσώπου μῦθοι) sono una raccolta di favole morali scritta da Esopo nel VI secolo a.C.
Gaio Giulio Fedro (20/15 a.C. circa – 51 d.C. circa) è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I secolo. Fedro rappresenta una voce isolata della letteratura: riveste un ruolo poetico subalterno in quanto la favola non era considerata (analogamente a oggi) un genere letterario "alto" anche se possedeva un carattere pedagogico e un fine morale.
Davide Puccini (Piombino, 12 gennaio 1948) è un filologo, critico letterario e poeta italiano.
Hans Christian Andersen (pronuncia danese [ˈhans ˈkʰʁæsd̥jan ˈɑnɐsn̩] ; Odense, 2 aprile 1805 – Copenaghen, 4 agosto 1875) è stato uno scrittore e poeta danese, celebre soprattutto per le sue fiabe. Tra le sue opere più note vi sono La principessa sul pisello (1835), Mignolina (1835), La sirenetta (1837), I vestiti nuovi dell'imperatore (1837), Il soldatino di stagno (1838), Il brutto anatroccolo (1843), La regina delle nevi (1844) e La piccola fiammiferaia (1848).
La favola latina (termine latino "fabula") fu una forma isolata della letteratura, rivestendo un ruolo poetico subalterno in quanto la favola non era considerata (analogamente ad oggi) un genere letterario "alto" anche se possedeva un carattere pedagogico e un fine morale.