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La ferrovia Fano-Urbino è una linea ferroviaria italiana posta interamente nel territorio della regione Marche. Essa unisce l'entroterra marchigiano (Urbino) con la costa adriatica (Fano). Inizia come diramazione della ferrovia Bologna-Ancona presso Fano e prosegue lungo la valle del fiume Metauro attraversando la provincia di Pesaro e Urbino confluendo poi nella linea Urbino-Fabriano, presso Fermignano, giungendo infine a Urbino. È stata chiusa al traffico il 31 gennaio 1987, rimanendo tuttavia integra sia nel percorso che nelle opere d'arte (gallerie, viadotti, ponti). Dai primi anni del XXI secolo l'Associazione Ferrovia Valle Metauro si batte per la riapertura della linea, occupandosi con i suoi soci della manutenzione ordinaria dell'infrastruttura.
La ferrovia Civitavecchia-Orte è una ferrovia del Lazio non attiva e in parte disarmata. Fu progettata per collegare le acciaierie di Terni con il porto di Civitavecchia.
Federico Butera (Milano, 9 gennaio 1940) è un sociologo e docente italiano. Studioso di organizzazione e architetto di organizzazioni complesse, ha fortemente contribuito al superamento dei modelli burocratici di organizzazione e delle forme taylor-fordiste del lavoro. Aveva iniziato con la progettazione delle isole di produzione alla Olivetti (Unità di Montaggio Integrate) e ha proseguito poi con un gran numero di progetti di organizzazione e formazione nelle fabbriche e negli uffici e con una vasta pubblicazione di libri e articoli divenuti un punto di riferimento per la cultura organizzativa in Italia. Ha coltivato una carriera professionale plurima, come ricercatore e docente universitario e come progettista di organizzazioni e consulente di direzione di impresa, come imprenditore e, all'inizio, anche come dirigente aziendale. Dal 2015 è Professore Emerito di Sociologia dell'organizzazione e Scienze dell’Organizzazione, essendo stato Ordinario presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e prima all’Università degli Studi di Roma "La Sapienza". È anche Presidente della Fondazione Irso – l'organismo non profit in cui è stato trasformato l’IRSO - Istituto di Ricerca e Intervento sui Sistemi Organizzativi, da lui fondato e presieduto ininterrottamente fin dal 1974. Dirige la rivista Studi Organizzativi dal 1999. È stato attivo nella comunità degli studiosi internazionali del lavoro, dell’organizzazione e della tecnologia impegnati nel campo del job design, dell’organization design, del Change management, delle reti d’impresa, delle tecnologie di supporto al lavoro e alla cooperazione, della Responsabilità sociale d'impresa, del New public management, della formazione abilitante, del service management, della ricerca intervento.
L'energia eolica è l'energia del vento, cioè l'energia cinetica di una massa d'aria in movimento. Fonte di energia alternativa a quella prodotta dalla combustione dei combustibili fossili, rinnovabile e a sostegno dell'economia verde, pulita, che non produce emissioni di gas serra durante il funzionamento e richiede una superficie di terra non eccessivamente vasta, gli effetti sull'ambiente sono in genere meno problematici rispetto a quelli provenienti da altre fonti di energia, ed è possibile sfruttarla grazie ad esempio all'utilizzo di aerogeneratori che producono energia elettrica, pompe eoliche per la movimentazione di acqua, tramite mulini a vento che producono energia meccanica per macinare cereali o altri materiali o vele per il movimento di veicoli aerei o acquatici (deltaplano, barca a vela, windsurf, ecc.). È una fonte mediamente stabile di anno in anno, ma con una variazione significativa su scale di tempo più brevi: l'intermittenza del vento crea raramente problemi quando essa viene utilizzata per fornire fino al 20% della domanda totale di energia elettrica, ma se la richiesta è superiore vi è necessità di particolari accorgimenti alla rete di distribuzione e una capacità di produzione convenzionale. Alcuni metodi per la gestione della potenza prodotta, come quello di possedere sistemi di stoccaggio (come stazioni di pompaggio), turbine geograficamente distribuite, fonti alternative, accordi di esportazione e importazione di energia per aree limitrofe o la riduzione della domanda quando la produzione eolica è bassa, possono ridurre notevolmente questi problemi. Inoltre, le previsioni del tempo consentono alla rete elettrica di essere preparata tempestivamente a seconda delle variazioni previste nella produzione.Grandi parchi eolici sono costituiti da centinaia di singoli aerogeneratori collegati alla rete di trasmissione di energia elettrica. L'eolico off-shore è più stabile, fornisce più energia e possiede un minor impatto visivo, tuttavia i costi di realizzazione e manutenzione sono notevolmente più alti. Piccoli impianti eolici on-shore forniscono elettricità a luoghi isolati. Le società elettriche acquistano sempre di più elettricità in eccesso prodotta da piccoli aerogeneratori domestici.Il paese a più alta generazione eolica è la Danimarca, in cui il 43,4% del consumo elettrico derivava dal vento nel 2017. Sono almeno 83 gli altri paesi del mondo che utilizzano regolarmente l'energia eolica per il fabbisogno elettrico. Nel 2018 la capacità di generazione elettrica eolica installata nel mondo è aumentata del 9,6%, fino a 591 GW. Nel 2017 la produzione annuale di energia eolica è cresciuta del 17%, fino a coprire il 4,4% del fabbisogno elettrico planetario (nel 2010 era il 2,5%), fornendo l'11,6% dell'energia elettrica nell'Unione europea.
Il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI) è un'associazione scout laica fondata in Italia nel 1912, per opera di Carlo Giovanni Colombo, e la più antica tuttora esistente; attualmente è la terza associazione per numero di iscritti. Dal 1916 è un ente morale posto sotto l'alto patronato del capo dello Stato (attuale Presidente della repubblica) e dei ministeri della Pubblica Istruzione, degli Affari Esteri, dell'Interno e della Difesa ed è riconosciuto come associazione di promozione sociale. L'associazione è membro della Federazione italiana dello scautismo, e tramite questa dell'Organizzazione mondiale del movimento scout (OMMS/WOSM) e dell'Associazione mondiale guide ed esploratrici (AMGE/WAGGGS). Inoltre, fa parte della Protezione civile e ha stipulato intese con il Ministero dell'Ambiente, con il Corpo forestale dello Stato, con la FAO e un accordo quadro con il Ministero della pubblica istruzione, oltre a protocolli di collaborazione con Legambiente, il Club Alpino Italiano e con l'Oxfam Italia.
Chieti ( Chjïétë o Chjìtë in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 50 137 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Abruzzo. Gli abitanti di Chieti si chiamano chietini o teatini dall'antico nome latino e greco della città, Theate o Theghèate (Θεάτη o Θηγεάτη in greco). Situata in parte su un colle, tra il fiume Aterno-Pescara e il fiume Alento, e in parte sulla Val Pescara, la città è posta a breve distanza sia dal mare che dalla montagna. Secondo la leggenda, Chieti sarebbe fra le città più antiche d'Abruzzo e d'Italia. In passato è stata la principale città del popolo dei Marrucini, municipio al tempo dei Romani, ed in età borbonica, capoluogo dell'Abruzzo Citeriore. Inoltre, durante la Seconda guerra mondiale, Chieti è stata dichiarata città aperta insieme con Roma e Firenze.
Busto Arsizio (, B sti Gr ndi in dialetto bustocco) un comune italiano di 83 699 abitanti della provincia di Varese, in Lombardia. La citt un polo industriale e commerciale di grande importanza situato in un contesto densamente urbanizzato. il quinto comune della regione per popolazione e il primo della provincia.Abitata in epoca romana, era conosciuta in et medievale per la concia delle pelli. Nota nel Cinquecento per la lavorazione dei fustagni, si svilupp nell'Ottocento grazie alle numerose filature e tessiture di cotone.
L'Associazione Calcistica Perugia Calcio, meglio conosciuta come Perugia, è una società calcistica italiana con sede nella città di Perugia. Il club odierno, rifondato nel 2010 come Associazione Sportiva Dilettantistica Perugia Calcio, è la continuazione dello storico sodalizio Associazione Calcio Perugia sorto nel 1905 — dalla collaborazione tra le società cittadine Braccio Fortebraccio e Libertas — e fallito nel 2005, e del seguente Perugia Calcio rifondato nello stesso anno e a sua volta scomparso nel 2010; dal 2011 ha assunto l'attuale denominazione societaria. La società conta 13 partecipazioni al campionato italiano di Serie A, dove ha conseguito come miglior piazzamento un secondo posto nell'annata 1978-1979; nella stessa stagione, gli umbri misero a segno uno storico record d'imbattibilità, diventando la prima squadra dall'istituzione del girone unico a chiudere un campionato di massima serie senza sconfitte. Oltre ai vari titoli conquistati nelle serie minori nazionali, in campo internazionale il club si fregia di una vittoria a testa nella Coppa d'Estate e nella Coppa Intertoto UEFA; in virtù di quest'ultimo successo, è tra le 11 squadre italiane e 79 europee che hanno conquistato nella propria storia almeno una delle competizioni confederali per club. Vanta inoltre due partecipazioni alla Coppa UEFA. Milita nel campionato di Serie C. I giocatori del club sono soprannominati "biancorossi" per via dei tradizionali colori sociali della divisa, i quali prevedono maglia e calzettoni rossi accompagnati a calzoncini bianchi, e "grifoni" in assonanza con l'eponima figura araldica simbolo della squadra e della città perugina. Disputa i suoi incontri casalinghi allo stadio Renato Curi. Nella stagione 1979-1980 è stata la prima formazione calcistica italiana a esibire una sponsorizzazione di maglia.