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Il ventiduesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 24 al 26 febbraio 1972 e fu condotto da Mike Bongiorno, affiancato da Sylva Koscina e Paolo Villaggio. Tale edizione del festival fu organizzata direttamente dal comune di Sanremo mentre Elio Gigante ne ebbe la direzione artistica. L'edizione fu costellata da polemiche causate dall'abbandono di alcuni fonografici e dalla decisa riduzione dei cantanti. Venne richiesto lo sciopero e la sospensione della trasmissione. La vittoria andò alla canzone I giorni dell'arcobaleno di Nicola Di Bari, alla sua seconda affermazione consecutiva nella manifestazione, anche se la sua canzone ebbe qualche intoppo con la censura in quanto ritenuta troppo esplicita nella descrizione della "prima volta" di un'adolescente: Di Bari fu costretto a modificare il testo della canzone poi rivelatasi vincitrice.Fu l'anno del debutto al festival del già noto Gianni Morandi e della diciassettenne Carla Bissi, in seguito divenuta celebre con lo pseudonimo Alice. Fu il debutto anche per l'allora sconosciuto Alberto Camerini, sebbene in veste di musicista: non accreditato, accompagnò con la chitarra l'esibizione di Anna Identici, in gara con un brano cosiddetto impegnato, Era bello il mio ragazzo, che parlava di un giovane operaio morto sul posto di lavoro, che però, nonostante il periodo di generale impegno politico che attraversava allora l'Italia, non ebbe il successo sperato, non riuscendo nemmeno ad arrivare alla serata finale.Nonostante il loro rispettivamente sesto e settimo posto finale, il successo commerciale post-festival arrise invece ai genovesi Delirium con la canzone Jesahel (divenuta un manifesto della cultura hippie), composta da Ivano Fossati e Oscar Prudente, e Marcella Bella con Montagne verdi, composta da suo fratello Gianni Bella insieme con Giancarlo Bigazzi.
Il diciannovesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 30 gennaio al 1º febbraio 1969 e fu condotto da Nuccio Costa affiancato da Gabriella Farinon. Le serate di giovedì e venerdì furono trasmesse via radio dal Secondo programma e in video dal Secondo canale; la serata finale fu radiotrasmessa dal Primo programma e videotrasmessa dal Nazionale. Fu un'edizione che risentiva del clima sessantottino: infatti, a parte minacciate manifestazioni, più che altro sporadiche dimostrazioni, vi fu uno sciopero della fame da parte di tre studenti che usarono la pubblicità del Festival per richiamare l'attenzione sui quartieri cittadini poveri da riqualificare e un Controfestival organizzato da Dario Fo e Franca Rame che si tenne nei giardini di Villa Ormond e che fu contestato da sinistra perché considerato borghese e salottiero. La contromanifestazione, organizzata anche con il supporto del Partito Comunista Italiano, non ebbe particolare successo a causa della disorganizzazione, ma inizialmente impensierì non poco gli organizzatori del Festival, i quali, per evitare incidenti in diretta ripresi dalle telecamere, ipotizzarono di tenere la gara canora nel pomeriggio e di mandare in serata in tv le immagini registrate. Tra i primi ad aderire all'invito di Fo e Rame vi fu Sergio Endrigo, che venne però fermato dall'organizzatore Ezio Radaelli in quanto, come partecipante alla gara ufficiale, gli era vietato per regolamento di prendere parte a spettacoli di qualsiasi tipo.Vincitori del Festival furono Bobby Solo ed Iva Zanicchi con la canzone Zingara, divenuta poi un'evergreen della musica italiana, specialmente nella versione di quest'ultima. Dopo due partecipazioni consecutive come autore (Non prego per te nel 1967 e La farfalla impazzita nel 1968), Lucio Battisti esordì come interprete per quella che fu la sua prima ed unica apparizione al Festival come cantante in gara, con la canzone Un'avventura, eseguita in abbinamento con Wilson Pickett. Tra gli esordienti Rosanna Fratello, chiamata dalla casa discografica a sostituire Anna Identici che aveva dato forfait pochi giorni prima della manifestazione.
Il nono Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 29 al 31 gennaio 1959 in contemporanea Radio e Tv dalle ore 22 e fu condotto da Enzo Tortora affiancato da Adriana Serra, celebre annunciatrice Rai di quegli anni. Proprio a Sanremo, in pieno svolgimento del Festival, Tortora annunciò la separazione dalla moglie Lina Reillo.Per la seconda edizione consecutiva vinse la coppia Domenico Modugno - Johnny Dorelli con la canzone Piove (ciao ciao bambina), che secondo alcuni conteneva velati riferimenti alla Legge Merlin del 1958 che aveva disposto la chiusura delle case di tolleranza.
L'ottavo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 30 gennaio al 1º febbraio 1958 dalle ore 22 in contemporanea Radio e Tv e fu condotto da Gianni Agus, affiancato da Fulvia Colombo. Fu l'edizione che vide l'autentico trionfo di Nel blu dipinto di blu, scritta da Franco Migliacci e Domenico Modugno e interpretata da quest'ultimo in coppia con Johnny Dorelli, che divenne famosa in tutto il mondo come Volare,che è in seguito diventato il secondo nome del brano, dall'incipit del ritornello. Nel blu dipinto di blu si avviò a diventare la canzone italiana più celebre di sempre, con oltre 22 milioni di copie vendute in tutto il mondo e tredici settimane di permanenza alla prima posizione della Billboard Hot 100 (la hit parade dei singoli più venduti negli Stati Uniti), risultato mai conseguito prima da un cantante italiano (e che sarà conseguito nuovamente solo sessant'anni dopo da Andrea Bocelli ed il suo album Sì, arrivato al primo posto della Billboard Hot 200, la classifica degli album più venduti negli USA), nonché, ancora oggi, il brano sanremese di maggior successo in assoluto. Successo venne riscosso, anche se in misura assai minore rispetto a Nel blu dipinto di blu, anche dalla canzone seconda classificata, la più tradizionale e melodica L'edera, cantata da Nilla Pizzi e Tonina Torrielli.