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L‘Incarnazione nel cristianesimo, è il momento in cui, secondo la fede, Gesù Cristo, seconda persona della Trinità, chiamato anche Dio Figlio o Logos (Verbo), «divenne carne» quando fu concepito nel grembo di una Donna, Maria Vergine, chiamata Theotókos (in greco Θεοτόκος; in latino Deipara o Dei genitrix) – letteralmente colei che genera Dio e spesso reso in italiano con Madre di Dio. L'Incarnazione è un fondamentale insegnamento teologico del cristianesimo ortodosso (Niceno), basato sulla sua interpretazione del Nuovo Testamento. L'Incarnazione rappresenta la convinzione che Gesù, che è la seconda increata ipostasi del Dio Trino, assunse un corpo e una natura umani e divenne sia uomo che Dio: vero uomo e vero Dio. Nella Bibbia l'affermazione più chiara si trova in Giovanni 1:14: "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi."Nell'Incarnazione, come definita tradizionalmente da quelle Chiese che aderiscono al Concilio di Calcedonia, la natura divina del Figlio si unì, non si mischiò con la natura umana in una Persona divina, Gesù Cristo, che fu quindi simultaneamente "vero Dio e vero uomo". L'Incarnazione viene commemorata ogni anno a Natale, con un riferimento anche alla Festa dell'Annunciazione; "differenti aspetti del mistero dell'Incarnazione" sono celebrati a Natale e nel giorno dell'Annunciazione.Questo è fondamentale per la fede tradizionale osservata dalla maggior parte dei cristiani. Opinioni alternative sul tema (cfr. Ebioniti e la Vangelo secondo gli Ebrei) sono state proposte nel corso dei secoli (vedi sotto), ma tutte respinte dagli organismi cristiani tradizionali. Una dottrina alternativa nota come "Unitarianismo" è stata adottata da vari gruppi pentecostali (vedi sotto).
L'espressione Figlio dell'uomo appare sovente nella Bibbia sia nella forma ebraica ben-adhàm (con la variante aramaica bar ʿenàsh) che nella traduzione greca υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου, hyiòs toû anthròpou, operata dagli agiografi del Nuovo Testamento. Di essa c'è traccia anche nella letteratura apocrifa (per esempio Libro di Enoch e 4 Esdra). Il duplice nome di "Figlio dell'Uomo" e di "Figlio di Dio", attribuito a Gesù Cristo nei quattro Vangeli, riecheggia la presenza di questi titoli negli scritti profetici dell'Antico Testamento e fu argomento utilizzato per affermare che Gesù è vero Dio e vero Uomo, due nature divina e umana nello stesso corpo-anima-spirito, come affermato dal diofisismo e dalla definizione di Calcedonia.
Nella teologia cristiana Dio Figlio è la seconda delle tre divine Persone della Trinità. Secondo Agostino. Dottore della Chiesa, la Santissima Trinità è un'essenza divina, in cui si possono distinguere tre persone, ognuna consustanziale, coeterna e uguale alle altre (Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo).Il termine Dio Figlio è distinto dal termine Figlio di Dio: In latino, francese, inglese, greco, ed ebraico: Deus Filius; Dieu le Fils; God the Son; Θεός ο Υιός, Theos ho Huios; אלוהים הבן, Elohim ha-Ben. Filius Dei; le Fils de Dieu; the Son of God; Ο υιός του Θεού, ho Huios tou Theou; בן אלוהים, Ben Elohim.