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Verbo è un titolo cristologico esclusivo dell'Evangelista Giovanni. Il Vangelo di Giovanni inizia proprio (1:1-3) con i versetti: Questo titolo di Verbo (in greco antico: Λόγος, Lógos) che indica il Cristo viene anche usato nella Prima lettera di Giovanni e nel Libro dell'Apocalisse. Nella cristologia, il concetto che il Cristo è il Verbo (Logos trad. "parola", "discorso" o "ragione") è importante per stabilire la dottrina della divinità di Gesù Cristo e la sua posizione quale Dio Figlio nella Trinità come professato nel Credo di Calcedonia. Il concetto deriva dal Prologo del Vangelo secondo Giovanni ed il termine viene lasciato nell'originale greco Logos (Λόγος) quando lo si usa in ambito filosofico-teologico.
Per incarnazione si intende in genere la discesa dell'anima in un corpo dopo il concepimento oppure una caduta dovuta a una colpa originaria. Può essere intesa anche come un atto di personificazione, ovvero l'assunzione di una forma umana da parte di un essere spirituale, divino. Su un piano filosofico può significare invece la rappresentazione concreta di un concetto astratto.
L'espressione Figlio di Dio si trova prevalentemente nelle religioni ebraica e cristiana.
L'espressione Figlio dell'uomo appare sovente nella Bibbia sia nella forma ebraica ben-adhàm (con la variante aramaica bar ʿenàsh) che nella traduzione greca υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου, hyiòs toû anthròpou, operata dagli agiografi del Nuovo Testamento. Di essa c'è traccia anche nella letteratura apocrifa (per esempio Libro di Enoch e 4 Esdra). Il duplice nome di "Figlio dell'Uomo" e di "Figlio di Dio", attribuito a Gesù Cristo nei quattro Vangeli, riecheggia la presenza di questi titoli negli scritti profetici dell'Antico Testamento e fu argomento utilizzato per affermare che Gesù è vero Dio e vero Uomo, due nature divina e umana nello stesso corpo-anima-spirito, come affermato dal diofisismo e dalla definizione di Calcedonia.
L'eucaristía, o comunione, o santa cena, per gran parte delle Chiese cristiane, è il sacramento istituito da Gesù Cristo durante l'Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte. Il termine deriva dal greco εὐχαριστία (eucharistia, 'ringraziamento, rendimento di grazie'). Il Nuovo Testamento narra l'istituzione dell'eucaristia in quattro passi: Matteo 26,26-28; Marco 14,22-24; Luca 22,19-20; 1Corinzi 11,23-25.
Nella teologia cristiana Dio Figlio è la seconda delle tre divine Persone della Trinità. Secondo Agostino. Dottore della Chiesa, la Santissima Trinità è un'essenza divina, in cui si possono distinguere tre persone, ognuna consustanziale, coeterna e uguale alle altre (Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo).Il termine Dio Figlio è distinto dal termine Figlio di Dio: In latino, francese, inglese, greco, ed ebraico: Deus Filius; Dieu le Fils; God the Son; Θεός ο Υιός, Theos ho Huios; אלוהים הבן, Elohim ha-Ben. Filius Dei; le Fils de Dieu; the Son of God; Ο υιός του Θεού, ho Huios tou Theou; בן אלוהים, Ben Elohim.
Il Cristo nel labirinto è un affresco di autore ignoto, ubicato nell'ex-convento di San Francesco in Alatri (FR).
Clelia Merloni (Forlì, 10 marzo 1861 – Roma, 21 novembre 1930) è stata una religiosa italiana, fondatrice dell'Istituto delle Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù. Il 26 gennaio 2018 papa Francesco ha firmato il decreto che riconosce un miracolo attribuito all'intercessione di Clelia Merloni e il 3 novembre successivo è stata beatificata a Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano.