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Filippine statunitensi

Filippine statunitensi è il nome con cui si indica il periodo della storia delle Filippine durante il quale il paese fu soggetto al dominio coloniale degli Stati Uniti d'America. Questo periodo storico ebbe inizio nel 1898 quando, in seguito alla vittoria statunitense nella Guerra ispano-americana, la Spagna si vide costretta a cedere Filippine, Cuba, Porto Rico e Guam agli Stati Uniti. Al dominio spagnolo nelle Filippine seguì quindi l'imposizione prima di un regime di occupazione militare statunitense e poi (dal 1901) di un'amministrazione civile di tipo coloniale, contro cui le popolazioni locali intrapresero varie sollevazioni armate represse nel sangue dalle truppe statunitensi (Guerra filippino-americana). Nel 1934, l'approvazione del Philippine Independence Act da parte del Congresso degli Stati Uniti d'America preparò il terreno all'indipendenza della nazione: nell'ambito di un piano volto ad assicurare la piena sovranità della nazione durante un periodo di transizione della durata di dieci anni, venne istituito un nuovo regime (il Commonwealth delle Filippine) ancora soggetto agli Stati Uniti ma dotato di una propria costituzione e di propri organi esecutivi, legislativi e giudiziari composti da filippini. Dopo uno stop al processo di autonomia dato dal periodo di occupazione giapponese durante la seconda guerra mondiale, le Filippine ottennero una piena indipendenza il 4 luglio 1946.

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