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L'antifascismo in Italia è l'insieme dei movimenti eterogenei che si contrapposero al regime e alle attività promosse o attuate dal governo fascista di Benito Mussolini tra il 23 marzo 1919 e il 28 aprile 1945, durante il ventennio fascista. L'antifascismo in Italia fu un fenomeno eterogeneo che coinvolse trasversalmente tutti i ceti e diversi orientamenti politici, anche non in modo organizzato, dagli operai fino al personale della pubblica amministrazione, compresi addirittura accademici e ufficiali dell'esercito. Esso si manifestò con varia intensità fin dalla comparsa del movimento fascista.
Il termine antifascismo (antinazismo per designare l'opposizione al nazismo ed antifranchismo ed antifalangismo usati per l'opposizione al franchismo ed il falangismo) designa, dal punto di vista storico e sociologico, un movimento eterogeneo che, a partire dal termine della prima guerra mondiale a oggi, sia avverso, osteggi e/o combatta il fascismo e le sue manifestazioni e declinazioni, sia a livello politico sia dal punto di vista della lotta armata.
La Resistenza italiana, semplicemente Resistenza, anche detta Resistenza partigiana o Secondo Risorgimento, fu l'insieme di movimenti politici e militari che in Italia dopo l'armistizio di Cassibile si opposero al nazifascismo nell'ambito della guerra di liberazione italiana. Nella Resistenza vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale e che, a guerra finita, scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo. Il movimento della Resistenza – inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazifascista – fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici), in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), i cui partiti componenti avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra. Il periodo storico in cui il movimento fu attivo ha inizio dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre), e termina nei primi giorni del maggio 1945, durando quindi venti mesi circa. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia. Alcuni storici hanno evidenziato più aspetti contemporaneamente presenti all'interno del fenomeno della Resistenza: "guerra patriottica" e lotta di liberazione da un invasore straniero; insurrezione popolare spontanea; "guerra civile" tra antifascisti e fascisti, collaborazionisti con i tedeschi; "guerra di classe" con aspettative rivoluzionarie soprattutto da parte di alcuni gruppi partigiani socialisti e comunisti.
Isabella Insolvibile (Napoli, 8 settembre 1978) è una storica e accademica italiana, specializzata nella storia della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale, con particolare riguardo nei confronti dei prigionieri di guerra italiani e nei crimini di guerra compiuti dalle forze armate naziste durante i tragici momenti in seguito all'8 settembre 1943 e in generale durante l'occupazione tedesca dell'Italia. È stata consulente tecnico delle Procure militari di Roma e di Napoli per indagini relative a stragi naziste, e membro del Comitato scientifico dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri.
Le Brigate Bruzzi-Malatesta furono una brigata partigiana anarchica. Nate come "Brigate Malatesta", dopo la morte di Pietro Bruzzi assunsero il nome di "Brigate Bruzzi-Malatesta" e potevano contare, secondo alcune fonti, su circa 1300 militanti partigiani che agivano di concerto con le Brigate Matteotti. In ogni caso si sono conservati elenchi che comprendono oltre 500 nominativi. Giuseppe Pinelli fu staffetta della Brigata autonoma Franco, che alcuni elementi fanno ritenere fosse in contatto con le Brigate Bruzzi - Malatesta . Le Brigate Bruzzi-Malatesta, attive sia a Milano che nel Pavese e nelle valli bresciane, sono le protagoniste di alcune ardimentose azioni partigiane rimaste nella storia della Resistenza, come la liberazione degli imprigionati a Villa Triste presso Milano, luogo di tortura per partigiani da parte della banda Koch, nel 1944 (poco prima della chiusura) ed il 25 aprile 1945 sono sempre le Brigate Bruzzi-Malatesta che dopo aver occupato la Carlo Erba affinché non venisse distrutta dai nazifascisti in fuga, attaccano e prendono possesso del braccio politico di San Vittore e di seguito partecipano all'occupazione della sede EIAR presso corso Sempione. Suddivise in quattro formazioni estesero la loro azione alla Lomellina e alla Val Trompia spingendosi ad operare fino in valli venete. Comandanti militari erano Orazio Mario Perelli, Germinal Concordia ed Antonio Pietropaolo (per la zona pavese), mentre Mario Mantovani era commissario politico. Anche Romeo Asara ricoprì importanti ruoli militari. I ruoli nell'organizzazione mutarono tuttavia più volte, anche a seguito dell'arresto di Concordia e Pietropaolo .
L'OVRA (Sigla di «Opera Volontaria di Repressione Antifascista», «Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell’Antifascismo», «Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali», o forse più probabilmente frutto dell’associazione nella fertile mente del duce con piovra o con Ochrana (la polizia segreta zarista)) è stata la polizia segreta dell'Italia fascista dal 1927 al 1943 e nella Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945. Il termine OVRA viene però comunemente utilizzato per riferirsi, più genericamente, alla polizia politica fascista attiva anche in precedenza, in particolare dopo l'emanazione delle leggi fascistissime nel 1926. Compito dell'OVRA era la vigilanza e la repressione di organizzazioni sovversive, che tramassero contro lo Stato. Fu la "seconda" polizia politica fascista dopo la cosiddetta Čeka, che Mussolini aveva creato ispirandosi alla polizia segreta sovietica; ricomposta e potenziata alla fine del 1926 per opera del capo della Polizia, Arturo Bocchini.
Eric Gobetti (Torino, 6 marzo 1973) è uno storico italiano, studioso del Fascismo, della seconda guerra mondiale, della Resistenza e della storia della Jugoslavia nel Novecento.
L'Antifaschistische Aktion, Antifascistische Aktie o Antifascistisk Aktion (rispettivamente in tedesco, olandese e svedese, "azione antifascista"; acronimo Antifa, e così comunemente noto in italiano, tedesco e olandese; AFA nelle lingue scandinave) è un collettivo antifascista internazionale di estrema sinistra e una rete spontanea e transpartitica di militanti solitamente extraparlamentari, attivisti e simpatizzanti indipendenti; è principalmente di ispirazione comunista, anarchica e socialista libertaria e il suo obiettivo è quello di opporsi ad ogni possibile nuova ascesa dell'estrema destra.Antifa è presente a livello organizzato in Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Grecia e a livello informale in altri paesi, tra cui l'Italia, la Francia, gli Stati Uniti e Israele (dove assume spesso connotati antisionisti e pro-cooperazione arabo-israeliana, e fermamente contrari ad ogni forma di antisemitismo).