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Manhunter - Frammenti di un omicidio (Manhunter) è un film del 1986 diretto da Michael Mann. È la prima apparizione in una pellicola cinematografica dello psichiatra antropofago Hannibal Lecter (qui chiamato Lecktor), reso celebre dal film Il silenzio degli innocenti.
Gli Stoicorum Veterum Fragmenta (abbreviati in SVF) sono una raccolta di frammenti e testimonianze degli Stoici antichi curata tra il 1903 e il 1905 dallo storico tedesco Hans von Arnim (1859-1931). Comprende i frammenti e le testimonianze di Zenone di Cizio, Crisippo di Soli, e dei loro seguaci più prossimi. L'opera era composta in un primo momento di tre volumi, ai quali nel 1924 Maximilian Adler ne aggiunse un quarto, contenente gli indici generali.
I Fragmenta historicorum Graecorum (spesso indicati in sigla, FHG) sono una raccolta in cinque volumi di frammenti da fonti greche antiche, pubblicata dal filologo tedesco Karl Wilhelm Ludwig Müller (1813-1894) tra il 1841 e il 1872 per i tipi dell'editore Ambroise Firmin Didot.Le fonti raccolte spaziano dal VI secolo a.C. al VII secolo d.C. e gli autori citati sono più di seicento. Di ogni frammento è presentata una traduzione o un compendio in latino.Il primo volume comprende il testo del Marmor Parium (con una traduzione in latino, una tavola cronologica e un commento) e il testo greco della Stele di Rosetta (Rosettanum), con una traduzione in francese ed un'analisi filologica, storica e archeologica. Il quinto volume presenta in traduzione francese una sezione con storici greci e siriani tramandati da fonti armene.Ad eccezione del primo volume, gli autori sono ordinati cronologicamente e i frammenti sono numerati in sequenza.Su quest'opera di Müller sono in gran parte fondati i sedici volumi intitolati Die Fragmente der griechischen Historiker, del filologo tedesco Felix Jacoby (1876-1959).
Con il nome Fragmenta quae dicuntur Vaticana ci si riferisce a una raccolta mista di iura (frammenti giurisprudenziali) e leges (leggi imperiali) compilata in età postclassica. L'opera fu scoperta nel 1820 da Angelo Mai nella Biblioteca vaticana in un codice palinsesto proveniente dal monastero benedettino di Bobbio. La notizia del suo ritrovamento, al quale Mai accennò già in un articolo pubblicato in quest'anno sul VII tomo del Giornale Arcadico, cominciò a circolare tuttavia nel 1821, quando Mai ne diede notizia in modo più dettagliato. L'opera non è giunta a noi integralmente, perché il copista che provvide ad abradere la scrittura originale (scriptura prior) per far posto sui fogli di pergamena alla raccolta di Cassiano, non utilizzò tutti i fogli del codice originario. Egli, inoltre, ritagliò i fogli originali, riducendoli così di formato. Andarono definitivamente perduti in questo modo alcune parti dell'opera originale. I frammenti giurisprudenziali sono tratti dalle opere di Papiniano, Paolo e Ulpiano, nonché da un'opera in materia di interdicta di un giurista anonimo. Le costituzioni imperiali vanno dal regno di Severo e Caracalla al 372 d.C. Poiché i testi tratti dalle opere di Papiniano sono accompagnati dalle notae dei suoi allievi Paolo e Ulpiano, si può pensare che questa raccolta sia stata compilata prima del 321, anno in cui una costituzione dell'imperatore Costantino ne vietò l'uso. La presenza nel testo del palinsesto di quattro costituzioni imperiali successive a questa data, dunque, potrebbero spiegarsi ipotizzando che esse siano state aggiunte in età successiva. I Vaticana fragmenta furono pubblicati nel 1822 a Parigi e l'anno dopo a Berlino. L'opera probabilmente composta in Occidente, era una compilazione privata, verosimilmente dedicata alla pratica e all'insegnamento.
Il Canzoniere, meno comunemente conosciuto con il titolo originale in latino Rerum vulgarium fragmenta (o, comprensivo del nome dell'autore, Francisci Petrarchae laureati poetae Rerum vulgarium fragmenta, "Frammenti di componimenti in volgare di Francesco Petrarca, poeta coronato d'alloro"), la storia, raccontata attraverso la poesia, della vita interiore di Francesco Petrarca. Composto a pi riprese nel corso di tutta la vita del poeta, il Canzoniere comprende 366 componimenti in versi italiani ed una delle opere principali della letteratura italiana.