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Con letteratura latina ciceroniana o cesariana si intende un periodo della storia della letteratura latina il cui inizio è convenzionalmente fissato nel 78 a.C. (anno della morte del dictator Lucio Cornelio Silla) e la cui fine è identificata nel 31 a.C., anno della fine della Repubblica romana e l'inizio dell'Impero romano. Faceva parte del cosiddetto periodo aureo, chiamato anche classico o di transizione (dalla Repubblica all'Impero), insieme al periodo augusteo.
Publio Virgilio Marone, noto semplicemente come Virgilio o Vergilio (in latino: Publius Vergilius Maro, pronuncia classica o restituta: [ˈpuːblɪ.ʊs wɛrˈɡɪlɪ.ʊs ˈmaroː]; Andes (Mantova), 15 ottobre 70 a.C. – Brindisi, 21 settembre 19 a.C.), è stato un poeta romano, autore di tre opere, tra le più famose della letteratura latina: le Bucoliche (Bucolica), le Georgiche (Georgica), e l'Eneide (Æneis). Al poeta vengono attribuiti anche una serie di componimenti giovanili, la cui autenticità è oggetto di dubbi e di complicate controversie, che si è soliti indicare in un'unica raccolta, nota col titolo di Appendix Vergiliana (Appendice Virgiliana). Virgilio, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, fu il massimo poeta di Roma, nonché l'interprete più completo e più schietto del grandioso momento storico che, dalla morte di Giulio Cesare, conduce alla fondazione del Principato e dell'Impero ad opera di Augusto. L'opera di Virgilio, presa a modello e studiata fin dall'antichità, ha avuto una profondissima influenza sulla letteratura e sugli autori occidentali, in particolare su Dante Alighieri e la sua Divina Commedia, nella quale Virgilio funge anche da guida dell'Inferno e del Purgatorio.
Marco Terenzio Varrone (in latino Marcus Terentius Varro; Rieti, 116 a.C. Roma, 27 a.C.) stato un letterato, grammatico, militare e agronomo romano.
L'età della Letteratura latina classica (o età aurea) è compresa fra il 78 a.C. (quando Cicerone intraprese l'attività letteraria) e il 14 d.C. (morte di Augusto). Viene considerato il periodo di massimo splendore della letteratura latina. In questo periodo, infatti, nacquero correnti poetiche quali quella dei poetae novi (o neòteroi) o la lirica, e risaltarono nomi come Orazio, Catullo, Catone e Sallustio. Molti temi sono ispirati alla poesia greca, che era ormai in fase decadente, mentre il neòterismo si stava sviluppando nel mondo romano. Celebre e caratteristica fu anche l'immagine di Virgilio, che attraversando più stili letterari compose opere di grande valore tuttora considerate.
Gli equites (dal Latino eques, pl. equites; letteralmente "cavalieri") erano un ordine sociale (e militare) dell'antica Roma basato sul censo.
Giovanni Filippo De Lignamine (a volte latinizzato in Johannes Philippus de Lignamine, o volgarizzato in Giovanni Filippo La Legname; Messina, 1428 circa – ...) è stato un tipografo e editore italiano; fu il primo italiano ad aprire a Roma una tipografia per la stampa a caratteri mobili. Oltre che a questo primato, egli deve parte della sua fama anche a un opuscolo contenente una sorta di biografia di Ferrante d'Aragona, dal titolo Inclyti Ferdinandi Regis vita et laudes, che abbraccia il periodo dalla nascita del futuro sovrano fino all'anno 1472. Viene ritenuta erronea una tradizione che vorrebbe il De Lignamine medico e docente all'Università di Perugia.