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Saturno che divora i suoi figli (Saturno devorando a su hijo) è un dipinto a olio su intonaco trasportato su tela (146x83 cm) del pittore spagnolo Francisco Goya, realizzato nel 1821-1823 e conservato al museo del Prado di Madrid.
Il sonno della ragione genera mostri (El sueño de la razón produce monstruos) è un'acquaforte e acquatinta realizzata nel 1797 dal pittore spagnolo Francisco Goya e facente parte, come foglio n° 43, di una serie di ottanta incisioni chiamata Los caprichos, pubblicata nel 1799.
La quinta del Sordo era il nome di una casa di Francisco Goya situata nella periferia ovest di Madrid, in Spagna, e demolita nel 1910. Sulle pareti di due grandi sale della Quinta, Goya dipinse il ciclo delle pinturas negras (pitture nere): sette dipinti per piano, larghi circa quanto gli spazi tra le porte e le finestre.
La famiglia di Carlo IV è un dipinto di Francisco Goya, a olio su tela (280 × 336 cm), realizzato tra il 1800 e il 1801. L'opera è conservata al Museo del Prado. Fu commissionato dalla famiglia reale spagnola e, nonostante si trattasse di un ritratto ufficiale, il pittore raffigurò con impietosa precisione i visi grotteschi dei Reali.
L'ultimo inquisitore (Goya's Ghosts) è un film del 2006 diretto da Miloš Forman.
Il 3 maggio 1808 (anche conosciuto come El tres de mayo de 1808 en Madrid o Los fusilamientos de la montaña del Príncipe Pío o Los fusilamientos del tres de mayo) è un dipinto a olio su tela (266x347 cm) di Francisco Goya, realizzato nel 1814 e conservato nel Museo del Prado di Madrid. Completato quando l'artista aveva 68 anni, il dipinto rappresenta la resistenza delle truppe madrilene all'armata francese durante l'occupazione del 1808 della guerra d'indipendenza spagnola. Goya realizzò questo e un altro dipinto (Il 2 maggio 1808) su commissione del Consiglio della Reggenza.
La maja desnuda e La maja vestida sono due dipinti a olio su tela di Francisco Goya, realizzati intorno al 1800 e conservati al Museo del Prado di Madrid.
Pitture nere (1819-1823) è il nome dato a una serie di quattordici opere murali di Francisco de Goya, dipinte con la tecnica dell'olio su muro su pareti ricoperte di gesso. Sono state create come decorazione delle pareti della Quinta del Sordo, una casa da lui acquistata a Madrid nel febbraio del 1819. Questi murali sono stati trasferiti su tela nel 1874, e attualmente sono conservati nel Museo del Prado di Madrid. L'insieme di dipinti, ai quali Goya non diede titolo, fu catalogato nel 1828 da Antonio de Brugada, amico di Goya, che li denominò come segue: Atropo, Due uomini anziani, Due vecchi che mangiano, Duello rusticano, Il sabba delle streghe, La lettura, Giuditta e Oloferne, Il pellegrinaggio a San Isidro, Due donne e un uomo, Pellegrinaggio alla fontana di San Isidro, Cane interrato nella rena, Saturno che divora i suoi figli, La Leocadia, Visione fantastica. Nel 1823 la casa con i dipinti passò ad essere di proprietà di Mariano Goya, suo nipote, che ebbe il compito di preservarla da possibili ritorsioni dopo il ripristino della monarchia assoluta e la repressione dei liberali condotte da Ferdinando VII di Spagna. L'esistenza delle Pitture nere rimase scarsamente conosciuta per circa 50 anni, fin quando, nel 1874, il banchiere franco-tedesco Émile Baron d'Erlanger, nuovo possessore della Quinta, ne ordinò il trasferimento su tela col fine di esporle all'Esposizione Universale di Parigi del 1878. Nel 1881 fu lo stesso banchiere a donarle al Museo del Prado, dove sono attualmente esposte.
Il premio Goya è il più importante riconoscimento cinematografico spagnolo ed è attribuito annualmente dall'Academia de las Artes y las Ciencias Cinematográficas alle personalità del mondo del cinema che si sono maggiormente distinte nel proprio settore. Il premio consiste in un busto in bronzo di Francisco Goya. La scelta del famoso pittore sembra dovuta a due fattori: è un artista conosciuto a livello internazionale la cui opera in certi casi ricorda il cinema e il suo nome è corto e facile da ricordare. La cerimonia di consegna dei premi ha luogo a fine gennaio o nei primi giorni di febbraio secondo il modello del premio Oscar, così come accade anche in Italia con il David di Donatello.