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La storia di Legnano nel XX secolo è stata caratterizzata dal raggiungimento, tra il 1951 e il 1961, del secondo più alto tasso - a livello nazionale - di impiegati nell'industria in relazione agli abitanti (65,2%), seconda solo a Sesto San Giovanni (67,14%). I settori industriali più sviluppati sono stati quelli tessile e metalmeccanico. Tra le industrie tessili legnanesi, nel 1951, la maggiore era il Cotonificio Cantoni con 3.465 occupati, seguita dalla De Angeli-Frua (1.504), dal Cotonificio Dell'Acqua (1.495), dalla tintoria Agosti (1.393), dalla Manifattura di Legnano (1.165), dalla tintoria Giulini & Ratti (972) e dal Cotonificio Bernocchi (851). Nel settore metalmeccanico predominava la Franco Tosi (più di 4.800 dipendenti), seguita dall'Ercole Comerio (454), dalla Mario Pensotti (387), dalla Bozzi (331), dalle Industrie Elettriche di Legnano (253), dalla fonderia SAFFES (246). L'età d'oro dell'industria legnanese, iniziata negli anni ottanta del XIX secolo, terminò negli anni sessanta del XX. In seguito Legnano conobbe un lungo periodo di crisi che portò alla chiusura di molte attività produttive. Fu una crisi generale e duratura, che toccò i vari comparti classici dell'industria legnanese, da quello tessile, a quelli meccanico, chimico e calzaturiero. Nel contempo, iniziò una fase di nascita di piccole aziende, che consentì a Legnano di rimanere inserita in un contesto produttivo molto avanzato, collocandola ancora nel XXI secolo tra le zone più sviluppate e industrializzate d'Italia.
La storia di Legnano nel XIX secolo è stata caratterizzata dagli eventi che hanno portato alla trasformazione dell'antico borgo agricolo legnanese in moderna città industriale. La nascita dell'industria a Legnano, comune italiano della città metropolitana di Milano, in Lombardia, ha trovato un decisivo aiuto, per il suo sviluppo, nell'antica tradizione artigianale domestica della zona, nella presenza di antiche e rilevanti vie di comunicazione, nella successiva costruzione di nuove strade e ferrovie, nella presenza di personalità che possedevano cospicui capitali da investire e nella presenza dell'acqua dell'Olona, fondamentale per alcuni processi industriali, nonché di mulini lungo il fiume, la cui forza motrice passò dall'essere utilizzata per fini agricoli a venire impiegata nella movimentazione dei macchinari industriali. La prima fase di industrializzazione di Legnano, che è avvenuta nella parte iniziale del XIX secolo e che è stata caratterizzata da un sistema produttivo pre-capitalistico, è stata poi seguita da una modernizzazione dei processi di produzione. Negli anni cinquanta e sessanta del XIX secolo si ebbe infatti la transizione tra un sistema produttivo protoindustriale a uno industriale. Ciò ha dato inizio a Legnano, dalla seconda metà del secolo, alla seconda fase della rivoluzione industriale, che ha portato alla nascita di vere e proprie fabbriche tessili e meccaniche nel senso moderno del termine. Le prime attività capitalistiche che gradualmente si sono costituite sono state le filature, che hanno tratto origine dalle attività protoindustriali nate nei primi decenni del XIX secolo; alcune di esse sono cresciute notevolmente fino a essere annoverate tra i principali cotonifici lombardi. Al termine del processo di trasformazione dell'antico borgo agricolo in moderna città industriale, Legnano ha assunto il soprannome di "piccola Manchester" d'Italia, titolo conteso in zona con la confinante e altrettanto industrializzata Busto Arsizio. Il ritmo e la portata di questa trasformazione hanno avuto pochi altri esempi paragonabili nel continente europeo.
La prima traccia documentata della storia di Legnano, comune della città metropolitana di Milano nell'Altomilanese, si riferisce a una testimonianza scritta del 23 ottobre 789 che cita il quartiere di Legnanello. Nel Medioevo Legnano fu teatro di un'importante battaglia (29 maggio 1176), che vide l'esercito imperiale di Federico Barbarossa sconfitto dalle truppe della Lega Lombarda. Grazie a questo scontro armato, Legnano è l'unica città, oltre a Roma, a essere citata nell'inno nazionale italiano. Legnano, che ha avuto una rilevante storia industriale, ancora nel XXI secolo è inserita in un contesto produttivo molto avanzato, che la colloca in una delle zone più sviluppate e industrializzate d'Italia.
Piero Tosi (Sesto Fiorentino, 10 aprile 1927 – Roma, 10 agosto 2019) è stato un costumista e docente italiano.
Legnano (AFI: /leɲˈɲaːno/, Legnàn o Lignàn in dialetto legnanese) è un comune italiano di 59 072 abitanti della città metropolitana di Milano in Lombardia, situato nell'Alto Milanese e attraversato dal fiume Olona. Le origini dell'abitato sono rintracciabili nel I millennio a.C., periodo al quale risalgono i più antichi reperti trovati nel territorio del comune. Già in epoche remote, infatti, le colline che costeggiano l'Olona si dimostravano luoghi abitabili. Grazie a una storica battaglia, Legnano è l'unica città, oltre a Roma, a essere citata nell'inno nazionale italiano ("[...] Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano [...]"). Ogni anno i legnanesi ricordano questa battaglia con il Palio delle contrade, che si svolge, normalmente, l'ultima domenica di maggio. In ambito istituzionale, il 29 maggio, data della battaglia di Legnano, è stato scelto come festa regionale della Lombardia.
Flavio Tosi (Verona, 18 giugno 1969) un politico italiano, sindaco di Verona dal 31 maggio 2007 al 27 giugno 2017, essendo stato rieletto per un secondo mandato il 7 maggio 2012.
Ettore Tosi (Mormanno, 17 novembre 1976) è un attore pornografico, regista e produttore cinematografico italiano, che lavora esclusivamente nel campo della pornografia gay.