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Il persiano (in persiano: فارسی; fārsī /fɑːrˈsiː/) è una lingua iranica parlata in Iran, in Tagikistan, dove è ufficialmente denominato (forsi-i) tojiki (lingua tagika), in Afghanistan, dove è ufficialmente denominato (fārsī-ye) dari (lingua dari) e in Uzbekistan. Il vocabolo "lingua persiana" non va confuso con la parola "farsi/parsi", che indica un'etnia.
L'italiano ([itaˈljaːno] ) è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. È classificato al 27º posto tra le lingue per numero di parlanti nel mondo e, in Italia, è utilizzato da circa 58 milioni di residenti. Nel 2015 era la lingua materna del 90,4% dei residenti in Italia, che spesso lo acquisiscono e lo usano insieme alle varianti regionali dell'italiano, alle lingue regionali e ai dialetti. In Italia viene ampiamente usato per tutti i tipi di comunicazione della vita quotidiana ed è largamente prevalente nei mezzi di comunicazione nazionali, nell'amministrazione pubblica dello Stato italiano e nell'editoria. Oltre ad essere la lingua ufficiale dell'Italia, è anche una delle lingue ufficiali dell'Unione europea, di San Marino, della Svizzera, della Città del Vaticano e del Sovrano militare ordine di Malta. È inoltre riconosciuto e tutelato come "lingua della minoranza nazionale italiana" dalla Costituzione slovena e croata nei territori in cui vivono popolazioni di dialetto istriano. È diffuso nelle comunità di emigrazione italiana, è ampiamente noto anche per ragioni pratiche in diverse aree geografiche ed è una delle lingue straniere più studiate nel mondo.Dal punto di vista storico l'italiano è una lingua basata sul fiorentino letterario usato nel Trecento.
La lingua basca (nome nativo: euskara [eus̺ˈkaɾa]) è una lingua isolata paleoeuropea parlata attualmente nel Paese basco, cioè nel nord della Spagna (nel Paese Basco spagnolo Hegoalde: regione della Navarra e dalla Comunità autonoma dei Paesi Baschi) e nell'estremo sud-ovest della Francia (Iparralde, Paese Basco francese, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici). Viene parlata come madrelingua dal 20,3% dei baschi (537 747 di 2 648 998). Considerando anche i parlanti di basco come seconda lingua, il basco è conosciuto e parlato da 714 136 persone nel Paese basco. Il basco è una lingua ergativo-assolutiva ed in questo si differenzia da tutte le lingue indoeuropee occidentali (tutte lingue nominativo-accusative). I linguisti hanno provato a ricostruire una lingua proto-basca per mezzo della tecnica conosciuta come ricostruzione interna, ma non è stata ancora scoperta la sua origine e per questo viene considerata una lingua isolata, vale a dire una lingua che non è imparentata con nessun'altra lingua. Il lessico basco è costituito dalla maggior parte di parole di origine sconosciuta, ma anche da prestiti linguistici dai vicini: possiede parole derivanti dal latino, dallo spagnolo e dal guascone.
La frase (il termine deriva dal greco φράσις ("frase", "locuzione", "espressione", "stile", "dicitura", "modo di parlare") e dal verbo φράζω ("rendo chiaro", "indico con segni", "dico", "spiego", "chiarisco".) è un'espressione linguistica dotata di significato, contenente una predicazione e "tutti gli elementi necessari per la sua completezza". Può essere anche definita come un insieme di parole che si combinano tra loro secondo precise regole grammaticali ed è la massima sequenza di un testo in cui vigono relazioni sintattiche e in cui le parole seguono un certo ordine. Le relazioni sintattiche combinano le informazioni lessicali assemblando unità semplici in unità complesse dotate di forma e significato. Dunque, determinate relazioni di costruzione fanno sì che una sequenza di parole costituisca una frase. Le frasi in cui le parole sono poste in una sequenza diversa da quella richiesta dalla normale costruzione sono definite frasi agrammaticali. La disciplina che si occupa dello studio delle frasi è la sintassi, che pone l'attenzione sull'aspetto formale delle combinazioni e sulle regole grammaticali e sintattiche che permettono di ottenere unità complesse da unità semplici.