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Il viaggio (dal provenzale viatge, a sua volta derivante dal latino viatĭcum; quest'ultimo era la provvista necessaria per mettersi in viaggio) è lo spostamento che si compie da un luogo di partenza a un altro distante (relativamente ai propri mezzi) dal primo. Il viaggio può essere locale, regionale, nazionale o internazionale. In alcuni paesi, i viaggi interni non-locali possono richiedere un passaporto interno, mentre i viaggi internazionali in genere richiedono un passaporto e un Visto. Il viaggio si distingue per i mezzi con cui ci si sposta: può avvenire con mezzi di trasporto (pubblici o privati, come automobili, motocicli, treni, aerei, navi, biciclette, ecc.), o anche a piedi. Un viaggio può includere anche soggiorni relativamente brevi tra i successivi spostamenti che lo compongono. Il viaggio può essere inteso non solo in senso fisico, in un contesto spazio temporale, ma anche in senso metaforico come espressione di abbandono, ricerca interiore, desiderio. Vi sono molte opere che mettono in evidenza il viaggio inteso come ricerca interiore o desiderio; occorre elencare il libro "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo. In questa opera letteraria emerge il viaggio del protagonista: la psicanalisi.
Esodo (ebraico שמות shemòt, "nomi", dall'incipit; greco Έξοδος èxodos, "uscita", latino Exodus) è il secondo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana. È scritto in ebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la sua redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte (vedi Ipotesi documentale), costituendo il primo nucleo attorno al quale si sarebbe venuta a comporre la scrittura della Bibbia. È composto da 40 capitoli. Nei primi 14 descrive il soggiorno degli Ebrei in Egitto, la loro schiavitù e la miracolosa liberazione tramite Mosè, mentre nei restanti descrive il soggiorno degli Ebrei nel deserto del Sinai. Il periodo descritto è tradizionalmente riferito al 1250-1200 a.C. (quindi nel secolo XIII prima di Cristo, e precisamente al tempo del faraone Merneptah), mentre secondo altri studiosi l'Esodo degli Ebrei dall'Egitto sarebbe da riferirsi al 1500 a.C. (sotto il faraone Amenofi II).
Giuseppe e i suoi fratelli (titolo originale Joseph und seine Brüder) è un romanzo in quattro parti dello scrittore tedesco Thomas Mann. La tetralogia, scritta nel corso di 16 anni, riscrive le storie familiari della Genesi, dal patriarca Giacobbe a Giuseppe (capitoli 27-50), ambientato nel contesto storico del periodo amarniano. Mann la considerò la sua opera più grande. I primi studi preparatori per la redazione dell'opera iniziarono nel 1925 e i quattro romanzi che la compongono furono poi pubblicati in un lungo arco temporale che va dal 1933 al 1943: Le storie di Giacobbe (Die Geschichten Jaakobs), Berlino, 1933; Il giovane Giuseppe (Der Junge Joseph), Berlino, 1934; Giuseppe in Egitto (Joseph in Ägypten), Vienna, 1936; Giuseppe il Nutritore (Joseph der Ernährer), Stoccolma, 1943.
Assassin's Creed: Origins è un videogioco sviluppato presso Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft. Inizialmente conosciuto con il titolo di lavorazione di Assassin's Creed: Empire o Osiris, Origins rappresenta il decimo capitolo della serie Assassin's Creed. È disponibile per Xbox One, PlayStation 4 e Microsoft Windows dal 27 ottobre 2017. Il gioco, presentato l'11 giugno 2017 all'E3 di Los Angeles, narra le origini della confraternita degli assassini. Il gioco presenterà un nuovo sistema di combattimento più complesso rispetto ai suoi predecessori. I punti panoramici per trovare gli obiettivi sono stati sostituiti dall'utilizzo di un'aquila, Senu. Il gioco è il primo RPG della serie, e presenta le sue caratteristiche tipiche come la possibilità di potenziare armi e personaggio per farli aumentare di livello, con un'organizzazione molto simile ad un altro gioco di Ubisoft, Tom Clancy's The Division. È il primo capitolo della "Saga di Layla Hassan".
Aronne, in ebraico אַהֲרֹן, trascritto in ebraico standard Ahàron, in ebraico tiberiense ʾAhărōn, a volte traslitterato anche come Aaronne (... – ...), è un personaggio della Bibbia, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote del popolo ebraico. La Chiesa cattolica lo considera santo e lo commemora il 1º luglio. Il nome Aronne significa "portatore di martiri", ma viene anche ricollegato a diversi termini ebraici traducibili come "illuminato", "brillante", "esaltato", "alta montagna" o "montàno", "proveniente dalla montagna"; oppure molto più spesso al termine di aron ("arca").Viene considerato progenitore di tutti i Cohanim ebrei e di tutti i Sommi Sacerdoti ebrei. Secondo il racconto dell'Esodo Aronne era il primo dei figli maschi di Amram e Jochebed, della tribù di Levi; il fratello Mosè era più giovane di tre anni rispetto ad Aronne, e Miriam, la loro sorella, era di alcuni anni più anziana rispetto ad Aronne. Aronne era il bisnipote di Levi e rappresentava le funzioni sacerdotali della sua tribù, diventando il primo sommo sacerdote. Secondo il racconto del Libro dell'Esodo, quando Mosè ricevette da Dio l'incarico di parlare al Faraone d'Egitto, egli rispose di non poterlo fare perché era balbuziente. Dio allora gli ordinò di farsi accompagnare da Aronne, che avrebbe parlato per lui. Da allora Aronne fu sempre al fianco di Mosè, e in seguito divenne il primo sommo sacerdote dell'ebraismo. Dopo l'uscita degli ebrei dall'Egitto, quando Mosè salì sul monte Sinai a parlare con Dio e non ridiscese per molti giorni, gli israeliti, credendo che egli non ritornasse più, chiesero ad Aronne di fabbricare loro un dio che essi potessero adorare. Aronne raccolse i loro gioielli d'oro, li fuse e fabbricò una statua raffigurante un vitello, ed essi la adorarono. Mosè però ridiscese dal monte, distrusse il vitello d'oro e rimproverò aspramente Aronne e tutti gli israeliti. Sposò Elisabetta, dalla quale ebbe Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar. Aronne morì verso il termine dei quarant'anni durante i quali gli ebrei vagarono nel deserto in attesa di entrare nella Terra promessa, e fu sepolto nel deserto. Il figlio Eleazaro gli succedette nella carica di sommo sacerdote.