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Quinto Orazio Flacco, noto più semplicemente come Orazio (in latino: Quintus Horatius Flaccus; Venosa, 8 dicembre 65 a.C. – Roma, 27 novembre 8 a.C.), è stato un poeta romano.
Publio Virgilio Marone, noto semplicemente come Virgilio o Vergilio (in latino: Publius Vergilius Maro, pronuncia classica o restituta: [ˈpuːblɪ.ʊs wɛrˈɡɪlɪ.ʊs ˈmaroː]; Andes (Mantova), 15 ottobre 70 a.C. – Brindisi, 21 settembre 19 a.C.), è stato un poeta romano, autore di tre opere, tra le più famose della letteratura latina: le Bucoliche (Bucolica), le Georgiche (Georgica), e l'Eneide (Æneis). Al poeta vengono attribuiti anche una serie di componimenti giovanili, la cui autenticità è oggetto di dubbi e di complicate controversie, che si è soliti indicare in un'unica raccolta, nota col titolo di Appendix Vergiliana (Appendice Virgiliana). Virgilio, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, fu il massimo poeta di Roma, nonché l'interprete più completo e più schietto del grandioso momento storico che, dalla morte di Giulio Cesare, conduce alla fondazione del Principato e dell'Impero ad opera di Augusto. L'opera di Virgilio, presa a modello e studiata fin dall'antichità, ha avuto una profondissima influenza sulla letteratura e sugli autori occidentali, in particolare su Dante Alighieri e la sua Divina Commedia, nella quale Virgilio funge anche da guida dell'Inferno e del Purgatorio.
Le origini di Siracusa vengono fatte risalire dagli storici antichi allo stanziamento del primo nucleo abitativo nell'isola di Ortigia da parte dei coloni Corinzi guidati da Archia, un Bacchiade (e quindi un Eraclide) di cui parla la leggenda fondativa della polis. La storiografia moderna pone questo episodio e il successivo atto di fondazione nel 734 o nel 733 a.C., in linea con la collocazione proposta dallo storico greco Tucidide. La datazione più alta proviene dal Marmor Parium (un'iscrizione greca risalente alla metà del III secolo a.C.), che rinvia all'anno 758 a.C.. Lo storiografo Filisto propone invece il 756 a.C.. Strabone e Pausania il Periegeta forniscono la datazione più bassa, sostenendo la contemporaneità delle fondazioni di Siracusa, Sibari e Crotone e ponendo dunque la nascita della polis siciliana non prima del 720 a.C. L'etimologia del toponimo Siracusa è di difficile interpretazione. È forse di origine sicula e significherebbe acqua salata, derivato da Syraka, idronimo di un'antica palude locale. I luoghi siracusani, decantati nei poemi epici classici, sono stati interessati sin dai tempi più remoti da insediamenti abitativi, come dimostrato dai numerosi resti archeologici ritrovati sul territorio. In breve tempo la polis di Siracusa crebbe, espandendosi e fondando tre subcolonie con funzione militare, site nella cuspide della Sicilia sud-orientale: Acre, Casmene ed Eloro (Kamarina verrà invece fondata solo nel 598 a.C.).
Hartmann von Aue (1160 – presumibilmente tra il 1210 e il 1220) è stato un poeta epico tedesco attivo nei secoli XII e XIII. Insieme a Wolfram von Eschenbach e Gottfried von Straßburg è annoverato tra gli esponenti della cosiddetta mittelhochdeutschen Klassik (classicità alto tedesca media) intorno al 1200. Insieme a Hendrik van Veldeke fu un iniziatore del romanzo cortese, mediato dalla Francia. Di lui sono tramandate le narrazioni in versi Erec, Gregorius oder Der gute Sünder, Der arme Heinrich, Iwein, una controversia allegorica sotto il nome di Klagebüchlein e anche alcune Minnesang e canzoni inneggianti alle crociate (Kreuzlieder).
L'Eneide (in latino: Aeneis) è un poema epico della cultura latina scritto dal poeta Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 19 a.C. Narra la leggendaria storia dell'eroe troiano Enea (figlio di Anchise e della dea Venere) che riuscì a fuggire dopo la caduta della città di Troia, e che viaggiò per il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano. Alla morte di Virgilio il poema, scritto in esametri dattilici e composto da dodici libri per un totale di 9.896 esametri, rimase privo degli ultimi ritocchi e revisioni dell'autore, testimoniate da 58 esametri incompleti (chiamati tibicines, puntelli); perciò nel suo testamento il poeta fece richiesta di farlo bruciare, nel caso in cui non fosse riuscito a completarlo, ma gli amici Vario Rufo e Plozio Tucca, non rispettando le volontà del defunto, salvaguardarono il manoscritto dell'opera e, successivamente, l'imperatore Ottaviano Augusto ordinò di pubblicarlo così com'era stato lasciato. I primi sei libri raccontano la storia del viaggio di Enea da Troia all'Italia, mentre la seconda parte del poema narra la guerra, dall'esito vittorioso, dei Troiani - alleati con i Liguri, con alcuni gruppi locali di Etruschi e con i Greci provenienti dall'Arcadia - contro i Rutuli, i Latini e le popolazioni italiche in loro appoggio, tra cui i Volsci e altri Etruschi; sotto il nome di Latini finiranno per essere conosciuti in seguito Enea e i suoi seguaci. Enea è una figura già presente nelle leggende e nella mitologia greca e romana, e compare spesso anche nell'Iliade; Virgilio mise insieme i singoli e sparsi racconti dei viaggi di Enea, la sua vaga associazione con la fondazione di Roma e soprattutto un personaggio dalle caratteristiche non ben definite tranne una grande devozione (pietas in latino), e ne trasse un avvincente e convincente "mito della fondazione", oltre a un'epica nazionale che allo stesso tempo legava Roma ai miti omerici, glorificava i valori romani tradizionali e legittimava la dinastia giulio-claudia come discendente dei fondatori comuni, eroi e dei, di Roma e Troia.
Ciceri e tria, anche chiamata Massa di San Giuseppe, Lajana e ciciri o Massaciciri, è una pietanza salentina a base di pasta e ceci. Riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come prodotto agroalimentare tradizionale pugliese è riportata nell'elenco della ventesima revisione del 2020.
Il corpus letterario della mitologia greca è costituito da un numero elevato di fonti, giunte ad oggi in maniera estremamente frammentaria. Pochissime opere sono conservate in maniera integrale, mentre di un numero elevato di opere si ha conoscenza solo indiretta, attraverso le sintesi dei grammatici di tutte le epoche, o grazie a corpose citazioni di altri autori del mondo classico e medievale. Nell'elenco che segue sono raccolti gli autori più importanti di cui sono pervenuti dei frammenti significativi. Gli autori sono citati in ordine alfabetico, e suddivisi in tre categorie: fonti letterarie greche (senza distinzione tra età classica, alessandrina e tarda), latine e bizantine. Tra le fonti importanti si deve ritenere anche la Suda, che non è annoverata nell'elenco in quanto non attribuibile ad alcun autore.
Enzo Santarelli (Ancona, 12 gennaio 1922 – Roma, 3 ottobre 2004) è stato un politico e storico italiano.
Dulce et decorum est (latino: "È bello e dolce (morire per la patria)") è una poesia scritta dal poeta Wilfred Owen nel 1917, durante la prima Guerra mondiale, e pubblicata postuma nel 1920. Questa poesia è conosciuta per le orribili immagini e per la condanna della guerra. È stata abbozzata a Craiglockhart nella prima metà dell'ottobre 1917 e rivista più tardi, probabilmente a Scarborough o a Ripon, tra il gennaio e il marzo del 1918. I primi manoscritti sono datati 8 ottobre 1917 e indirizzati a sua madre, Susan Owen, con il messaggio: