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Carlo Gozzi (Venezia, 13 dicembre 1720 – Venezia, 4 aprile 1806) è stato un drammaturgo e scrittore italiano. Negli anni '60 del Settecento fu protagonista di una polemica sul teatro con il conterraneo Carlo Goldoni: Gozzi difendeva i vecchi artifici della Commedia dell'Arte contro le novità introdotte nel teatro da Goldoni; infatti la sua fiaba teatrale L'amore delle tre melarance del 1761 rappresenta il manifesto gozziano contro la riforma goldoniana e le opere di Pietro Chiari (nella fiaba Fata Morgana rappresenta il Chiari, mentre Mago Celio il Goldoni).
Zoroastro è una tragicommedia in cinque atti in versi martelliani di Carlo Goldoni del 1760, rappresentata per la prima volta durante l'autunno di quell'anno nel Teatro San Luca di Venezia. Considerato il clamoroso insuccesso, fu replicata una sola volta. Per Gasparo Gozzi, Goldoni si era ispirato al dramma per musica Alessandro nell'Indie di Metastasio, ma è da considerare che il personaggio di Zoroastro era all'epoca molto di moda, tanto che nel 1752 Casanova aveva tradotto la tragedia lirica Zoroastre di Jean-Philippe Rameau del 1749 per il teatro di Dresda, riscuotendo un trionfale successo, e nel 1755 era uscito a Bologna un romanzo intitolato Zoroastre. Istoria tradotta dal caldeo in francese e dall'ultimo in italiano. Lo Zoroastro di Goldoni faceva parte del progetto delle Nove muse, che prevedeva la stesura di nove commedie, diverse per argomento, registro e metro letterario, e dedicata ognuna a una dea del Parnaso (Urania in questo caso). Nei programmi dell'autore e dell'impresario Vendramin questo ciclo di commedie avrebbe dovuto risanare il bilancio negativo della stagione 1758-1759 del Teatro San Luca. In realtà non tutte le opere furono completate: Gli amori di Alessandro Magno andò in scena nella primavera del 1759; La scuola di ballo e Artemisia in autunno; L'impresario delle Smirne e Gl'innamorati furono allestite nel successivo Carnevale; questa e Enea nel Lazio andarono in scena l'anno seguente, mentre le ultime due non furono mai scritte o andarono perdute. La fortuna di questi componimenti fu alterna presso i contemporanei, così come rimane ondeggiante oggi.
Il racconto è una narrazione in prosa di contenuto fantastico o realistico, di maggiore ampiezza rispetto alla novella e di minore estensione rispetto al romanzo. Chi si esprime nella dimensione del racconto normalmente ne compone una serie, e il suo mondo interiore si estrinseca in una costellazione di racconti: ciascun testo, per quanto in sé concluso, a differenza dei capitoli di un romanzo è portatore di una storia completa e va visto in collegamento unitario con gli altri appartenenti alla stessa raccolta. Se riferito ad una specifica persona, il racconto - di formato più o meno esteso - diventa biografico. Se il racconto è scritto in riferimento a sé stessi, si è davanti ad un racconto autobiografico.
Il Mercante in fiera è un gioco di carte oggi praticato con due mazzi di carte speciali dalle tipiche figure.
Gasparo Gozzi (Venezia, 4 dicembre 1713 – Padova, 26 dicembre 1786) è stato un letterato, giornalista e intellettuale italiano.