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Nel ciclo arturiano, Lancillotto del Lago (o semplicemente Lancillotto, in francese Lancelot du Lac o Launcelot) è uno dei cavalieri della Tavola Rotonda. Nella maggior parte delle romanze francesi (e nelle opere da esse derivate) Lancillotto viene presentato come il più valoroso e fidato dei cavalieri al servizio di Re Artù. L'illecito e tragico amore tra Lancillotto e Ginevra (regina e moglie di Artù), che rompe l'equilibrio di Camelot (diventando una delle cause della sua caduta), fu uno dei simboli dell'amor cortese medioevale. È celebre, per esempio, la citazione dantesca di Lancelotto e Ginevra nel canto di Paolo e Francesca della Divina Commedia. Benché Lancillotto sia uno dei personaggi più celebri del ciclo arturiano, e uno dei meglio noti al pubblico moderno, egli non appare nella leggenda originale. Vi è tuttora un certo dibattito riguardo a chi sia l'autore che ha inventato il personaggio di Lancillotto; certamente, fu Chrétien de Troyes il primo a farne il protagonista di romanzo, il celebre Lancillotto o il cavaliere della carretta.
Lancillotto e Ginevra è un film del 1974 diretto da Robert Bresson.
Il grande amore di Ginevra (Guinevere), conosciuto anche con il titolo Ginevra - Il coraggio di Camelot, è un film televisivo del 1994 diretto da Jud Taylor e tratto dalla trilogia di Persia Woolley sulla regina Ginevra.
Ginevra Di Marco (Firenze, 15 luglio 1970) è una cantante italiana.
La battaglia di Camlann è conosciuta come l'ultima battaglia di re Artù, dove egli morì o fu ferito a morte. Le descrizioni rimaste sono poco più che leggende, poiché tutte presentano elementi di folklore. Alcuni storici dubitano persino che questa battaglia ci sia mai stata. Il più antico riferimento alla battaglia si trova negli Annales Cambriae, che riporta la data del 537: "lo scontro di Camlann nel quale Artù e Medraut (Mordred) morirono" senza peraltro specificare se nella battaglia i due guerrieri fossero su schieramenti opposti. I resoconti successivi si trovano nell'Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth dove già compare il tema del tradimento di Mordred nei confronti di Artù e nella storia gallese "Il sogno di Rhonabwy". Nella maggior parte dei racconti, la battaglia è stata causata da un cavaliere che, contro gli ordini, sguainò la spada per uccidere un serpente. Sguainare una lama era contrario alle regole della tregua. Così, i due eserciti caricarono. La tradizione in lingua gallese dice che la battaglia fu il risultato di una faida tra Artù e Medrod (Mordred), con origine in una lite tra Gwenhwyfar (Ginevra) e Gwenhwyfach, rispettivamente moglie e sorella di Artù. Per altri, invece, i due si sarebbero affrontati per decidere chi avrebbe regnato sulla Britannia. Artù e Mordred si sarebbero uccisi a vicenda e, come narra Thomas Malory, dopo la battaglia il cavaliere Bedivere riportò Excalibur alla Dama del Lago. Per alcuni il luogo della battaglia potrebbe essere Queen Camel nel Somerset, che è nei pressi della fortezza vicino a South Cadbury (identificato da alcuni con Camelot), dove il fiume Cam scorre sotto la Camel Hill e l'Annis Hill. I luoghi più compatibili con la teoria di un Artù nordico sono Birdoswald o Castlesteads, vicino al Vallo di Adriano: la seconda località, in latino, si chiamava Camboglanna. Altre identificazioni proposte sono: il fiume Camel lungo il confine della Cornovaglia e il fiume Camlann, nell'Eifionydd (Galles).
Galeotto (Galehaut) è un personaggio di vari romanzi appartenenti al ciclo bretone: favorì l'amore fra Lancillotto e Ginevra assumendo così il significato antonomastico che mantiene ancora oggi. Il nome deriva da un cognome letterario di origine francese. Nell'episodio dantesco riguardante i due celebri cognati-amanti Paolo e Francesca (Divina Commedia, Inferno, Canto V, 137) colui che fu amico di Lancillotto - appunto Galeotto - viene paragonato al libro che i due cognati stavano leggendo e vicino al quale consumano il loro atto d'amore: "Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse". Il libro riveste quindi la stessa funzione di Galeotto (amico di Lancillotto), cioè quella di essere in grado di spingere un amante tra le braccia dell'altro. La critica è stata a lungo discorde sull'argomento. Propende però per l'accettazione di questa forma di traslato. Ugualmente, il nome di Galeotto viene usato da Giovanni Boccaccio all'inizio del Decameron: «Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato prencipe Galeotto» (da cognominare, latino per designato con un cognome).
Le convenzioni di Ginevra consistono in una serie di trattati internazionali sottoscritti per la maggior parte a Ginevra, in Svizzera. Esse costituiscono, nel loro complesso, un corpo giuridico di diritto internazionale, noto anche sotto i nomi di diritto di Ginevra, diritto delle vittime di guerra e diritto internazionale umanitario.