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Quaderni piacentini fu una rivista trimestrale fondata e diretta da Piergiorgio Bellocchio nel marzo del 1962 a Piacenza con il sottotitolo "a cura dei giovani della sinistra", come prolungamento dell'attività del circolo "Incontri di cultura" di Piacenza.
Luigi "Gino" Lavagetto (Genova, 13 luglio 1938) è un attore e sceneggiatore italiano.
Gino Girolimoni (Roma, 1º ottobre 1889 – Roma, 19 novembre 1961) è stato un fotografo e mediatore italiano ingiustamente accusato di essere il Mostro di Roma, un pedofilo assassino autore di 5 omicidi rimasti irrisolti fra il 1924 e il 1927. Venne accusato ingiustamente di essere il Mostro di Roma, responsabile negli anni venti dello stupro di sette bambine e dell'omicidio di cinque di loro. Nonostante fosse innocente, fu vittima di una campagna mediatica che lo indicò come sicuro responsabile su pressione del regime fascista che voleva accreditarsi come garante dell'ordine. Successivamente venne scagionato, ma ne ebbe comunque la vita sconvolta. Questo errore giudiziario rappresenta un caso emblematico degli effetti perversi sulla pubblica opinione di una campagna giornalistica. La vicenda ha ispirato anche un lungometraggio cinematografico del 1972, Girolimoni, il mostro di Roma, e nella zona di Roma il suo nome è rimasto sinonimo di pedofilo o depravato, tale fu il clamore mediatico del caso.
Francesco Franchini (Pistoia, 5 aprile 1805 – Pistoia, 7 novembre 1875) è stato un patriota e politico italiano, protagonista della stagione risorgimentale pistoiese e toscana.. Fu sostenitore della Giovine Italia e combattente nella Prima Guerra d'Indipendenza, durante la quale fu fatto prigioniero dagli austriaci. Fu poi ministro dell'istruzione nel governo retto da Giuseppe Montanelli e F. D. Guerrazzi e deputato al Parlamento italiano. Infine, abbandonata la politica, fu preside del "Liceo Forteguerri" di Pistoia.
Le Dieci giornate di Brescia furono un movimento di rivolta della cittadinanza bresciana contro l'oppressione austriaca, che ebbe luogo dal 23 marzo (il giorno della sconfitta piemontese a Novara) al 1º aprile 1849. La fierezza dimostrata dagli insorti nei combattimenti valse alla città di Brescia la medaglia d'oro come "benemerita del Risorgimento nazionale" nel 1899, oltre che il celebre appellativo di "Leonessa d'Italia", coniato primariamente da Aleardo Aleardi nei suoi Canti patrii del 1857: La fortuna dell'espressione è tuttavia dovuta a Giosuè Carducci, che nel 1877 nelle sue Odi barbare, così descrive la fierezza della città: A seguito dell'orgoglio e della caparbietà mostrata dal popolo bresciano, il generale Haynau arrivò a dire: