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Venere privata è un romanzo poliziesco di Giorgio Scerbanenco pubblicato nel 1966, il primo libro della serie incentrata sulla figura dell'investigatore Duca Lamberti. Dall'opera nel 1970 fu tratto il film Il caso "Venere privata" (Cran d'arrêt) per la regia di Yves Boisset.
Il pianeta Venere compare nelle opere di fantasia a partire dal XIX secolo ed è teatro di numerosissime storie di fantascienza. La sua vicinanza alla Terra e la sua superficie perennemente coperta di spesse nubi hanno fatto sì che gli scrittori, in particolare dagli anni venti, lo immaginassero spesso come un mondo umido ma abitabile dagli esseri umani, finché negli anni sessanta l'esplorazione per mezzo di sonde non ha rivelato che in realtà è arido, caldissimo ed inospitale. Di conseguenza la maggior parte delle opere scritte fino ai due terzi del Novecento lo presentano piovoso e dotato di un clima tropicale, quando non addirittura completamente oceanico. Secondo l'ipotesi nebulare di Laplace sulla formazione del Sistema solare i pianeti più esterni furono i primi a formarsi: anche per questo motivo nella fantascienza Venere fu spesso presentato come un pianeta più giovane della Terra, con una fauna ed una flora simili a quelle del Mesozoico terrestre. Nel 1915 il chimico e fisico Svante Arrhenius, decidendo che la copertura nuvolosa di Venere era necessariamente acqua, decretò in Stjärnornas öden ("Destini delle stelle") che "Una parte molto grande della superficie di Venere è senza dubbio coperta da paludi" e paragonò l'umidità di Venere alle foreste tropicali del Congo. Il pianeta divenne così, fino ai primi anni sessanta, un luogo in cui gli scrittori di fantascienza potevano ambientare ogni tipo di forme di vita inusuali, dai simil-dinosauri a piante carnivore intelligenti, con frequenti analogie alla Terra del periodo Carbonifero. Per quanto tali descrizioni fossero state guardate con scetticismo dagli scienziati anche in precedenza, nel 1922 Charles E. St. John e Seth B. Nicholson, non essendo riusciti a determinare gli indizi spettroscopici di ossigeno o acqua nell'atmosfera, proposero un pianeta Venere desertico, polveroso e spazzato dal vento. Le più ottimistiche nozioni su Venere tuttavia non furono definitivamente confutate fino a quando le prime sonde spaziali non furono inviate sul pianeta. I dati del sorvolo del Mariner 2 (dicembre 1962) e della radioastronomia dello stesso periodo indicavano un Venere caldo e secco, ma fino al 1964 gli scienziati sovietici stavano ancora progettando sonde venusiane con la possibilità di ammarare su una superficie di acqua allo stato liquido.Prima che le sonde Venera 4 e Mariner 5 non avessero raggiunto raggiunto Venere (18-19 ottobre 1967) non fu possibile confermare al di là di ogni dubbio che la situazione di Venere era quella di un deserto arido ed estremamente caldo, un mondo del tutto inospitale: le nuvole sono di acido solforico, l'atmosfera è composta prevalentemente di biossido di carbonio (la pressione atmosferica è 92 volte quella della Terra) e la temperatura alla superficie potrebbe fondere il piombo. Le storie che descrivevano un mondo umido e tropicale a quel punto svanirono, con l'eccezione di quelle intenzionalmente nostalgiche e "retrofuturistiche", un passaggio che Brian Aldiss e Harry Harrison marcarono con la loro antologia del 1968 Farewell Fantastic Venus!. Le storie ambientate su Venere si possono dunque dividere tra quelle che riflettono la prima, antica visione del pianeta e quelle scientificamente più accurate, scritte a partire dalla metà degli anni sessanta. A mano a mano che la conoscenza scientifica del pianeta avanzava, gli autori di fantascienza hanno cercato di tenere il passo, in particolare facendo congetture su tentativi umani di terraformare Venere. Arthur C. Clarke nel romanzo 3001: Odissea finale (1997), ad esempio, postula un'operazione di abbassamento della temperatura del pianeta deviando frammenti di comete da far precipitare sulla sua superficie. Un Venere terraformato è usato come ambientazione in un gran numero di differenti opere di fantasia.
Vasco Rossi, noto anche semplicemente come Vasco o con l'appellativo Blasco (Zocca, 7 febbraio 1952), è un cantautore italiano. Considerato uno dei maggiori esponenti nella storia del rock italiano, ha pubblicato 33 album dall'inizio della sua carriera nel 1977, di cui 17 in studio, 11 dal vivo e 5 raccolte ufficiali, oltre a due EP, un'opera audiovisiva e, complessivamente, 182 canzoni, oltre a numerosi testi e musiche per altri interpreti. Ha venduto quasi 40 milioni di dischi ed è dai primi anni '80 uno degli artisti italiani di maggiore successo. È inoltre il primo artista italiano per numero di copie vendute del decennio che va dal 2010 al 2019. In special modo, con gli album Vivere o niente e Sono innocente, il rocker ha guadagnato il primo posto nella classifica degli album più venduti rispettivamente del 2011 e del 2014. Inoltre la rivista Rolling Stone lo ha inserito al quinto posto nella classifica dei migliori artisti della storia della musica italiana. La medesima rivista considera il suo album Bollicine e il suo brano Siamo solo noi rispettivamente il disco italiano migliore di sempre e la migliore canzone rock italiana di sempre.Negli anni ottanta, per via dello stile di vita sregolato caratterizzato da alcol, droghe, donne e continui tour frenetici, finì per impersonare per la prima volta in Italia, lo stereotipo della rockstar, evolutosi col tempo in vera e propria icona. Nella sua carriera si è esibito in più di 800 concerti, e detiene il record mondiale di spettatori paganti in un singolo concerto (225 173 al Modena Park 2017).Gli viene riconosciuto il merito di essere stato protagonista di una vera rivoluzione musicale contraddistinta inoltre da significativi connotati sociali e relazionali, stravolgendo il panorama musicale italiano con l'introduzione di uno stile espressivo unico e insuperato, che ha influenzato anche il linguaggio parlato.Il suo lavoro gli ha fruttato numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nazionale de «Il Paroliere» per la canzone Ogni volta nel 1982, la Targa Tenco per il miglior album 1998 con Canzoni per me, il Premio Lunezia in qualità di Poeta del Rock per la canzone Quanti anni hai nel 1999, il Nastro d'argento alla migliore canzone originale per Un senso e la laurea honoris causa in scienze della comunicazione alla IULM di Milano nel 2005, il Premio Fernanda Pivano nel 2006, il Nettuno d'oro e il Premio Tenco per la carriera nel 2020.
Ultimo, pseudonimo di Niccolò Moriconi (Roma, 27 gennaio 1996), è un cantautore italiano. È stato il vincitore del Festival di Sanremo 2018 nella categoria "Nuove Proposte" con il brano Il ballo delle incertezze, ed è arrivato secondo a Sanremo 2019 con il brano I tuoi particolari.
Edgar Rice Burroughs (Chicago, 1º settembre 1875 – Encino, 19 marzo 1950) è stato uno scrittore statunitense, autore, fra l'altro, del ciclo di romanzi incentrati sulla figura di Tarzan, il personaggio della giungla allevato dalle scimmie che ha alimentato la fantasia dei lettori e degli appassionati di cinema di più di una generazione.
Duca Lamberti, un ex-medico, radiato dall'Ordine per aver praticato un'eutanasia su una paziente in stato terminale, è un personaggio letterario creato dallo scrittore Giorgio Scerbanenco, che lo ha reso protagonista di quattro suoi romanzi noir. Le indagini di Lamberti sono tutte ambientate a Milano e dintorni, nella seconda metà degli anni sessanta.
Cesare Cremonini (Bologna, 27 marzo 1980) un cantautore, attore e scrittore italiano. stato il frontman e l autore delle pi importanti canzoni del gruppo italiano L napop, che ha riscosso un grandissimo successo con l'album ...Squ rez? vendendo oltre un milione e mezzo di copie. Nel 2002 il cantante ha annunciato ufficialmente lo scioglimento del gruppo, proseguendo con successo nella sua carriera solista e pubblicando, nel corso degli anni, sei album in studio, due dal vivo e due raccolte.