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Enrico VI d'Inghilterra (Castello di Windsor, 6 dicembre 1421 – Londra, 21 maggio 1471) è stato re d'Inghilterra dal 1422 al 1461 (con un reggente fino al 1437) e poi dal 1470 al 1471 e re di Francia dal 1422 al 1453. Asceso al trono quando non aveva nemmeno nove mesi, Enrico VI assistette al tracollo della potenza militare inglese in Francia e alla conclusione della sanguinosa guerra dei cent'anni con la perdita di quasi tutti i feudi inglesi. La crisi che ne conseguì, facilitata anche dall'inettitudine del re al governo e dalla malattia mentale da cui era affetto, scatenò la guerra delle due rose con la rivale casata degli York, durante la quale Enrico perse la vita. Il regno di Enrico VI, nonostante si sia rivelato un completo fallimento dal punto di vista politico e militare, fu caratterizzato però da una serie di iniziative di rilievo sul versante culturale, quale la costruzione del College di Eton e del King's College dell'Università di Cambridge. Uomo estremamente pio, fu oggetto di culto popolare all'indomani della sua morte, mentre William Shakespeare lo rese protagonista della trilogia di opere teatrali: Enrico VI, parte I, Enrico VI, parte II e Enrico VI, parte III, in cui Enrico incarna il simbolo dell'uomo forzato a ricoprire ruoli di comando, in contrasto con la sua stessa volontà.
Il casato dei Capetingi è una stirpe franca, uno dei più importanti e, secondo diversi studiosi, il più antico in Europa, essendo le sue origini più antiche rintracciabili fino al VII secolo, pur con qualche difficoltà. I Capetingi costituiscono la terza dinastia dei re di Francia, dopo i Merovingi e Carolingi. Essa consiste nei discendenti in linea maschile di Ugo Capeto e in linea femminile della dinastia merovingia e della dinastia carolingia. Con la sua linea diretta la dinastia regnò in Francia dal 987 al 1328, anno della morte di Carlo IV. Il trono passò poi ai rami collaterali: la Casa di Valois, la Casa di Borbone e, infine, il ramo cadetto di quest'ultima, la Casa d'Orléans. Altri rami della famiglia furono di volta in volta duchi di Borgogna, di Bretagna, di Parma, re di Navarra, di Sicilia, di Napoli, delle Due Sicilie, d'Ungheria, del Portogallo, imperatori latini d'Oriente e imperatori del Brasile; singoli esponenti furono sovrani del ducato di Lucca e dei regni d'Etruria e di Polonia. Discendenti in linea maschile della casata regnano ancora oggi in Spagna con il re Filippo VI e nel Lussemburgo con il granduca Enrico.
I Borbone di Francia sono il ramo della casata dei Borbone che salì al trono di Francia nel 1589 con Enrico III, re di Navarra, divenuto poi Enrico IV di Francia. L'estinzione della dinastia dei Valois, compresi i rami derivati degli Orléans e Angoulême, con il loro ultimo esponente Enrico III, pose il problema della successione al trono francese. Risalendo lungo l'albero genealogico dei Valois, si giunge fino a Luigi IX, il Santo (1214 – 1270), il cui figlio cadetto, Roberto, conte di Clermont (1256 – 1317), aveva dato origine a una dinastia collaterale: quella dei Borbone. Roberto aveva infatti sposato Beatrice di Borgogna-Borbone, figlia di Giovanni di Borbone, il quale, non avendo avuto figli maschi, aveva lasciato il patrimonio e il nome della casata alla figlia. Roberto fu quindi definitivamente riconosciuto signore di Borbone nel 1283. Col trascorrere degli anni e della generazione da Roberto di Clermont si originarono vari rami collaterali dei Borbone, mentre il ramo primogenito si estingueva nella discendenza maschile con Pietro II di Borbone nel 1503. Alla sua morte erano ancora fiorenti i Borbone-La Marche, i Borbone-Montpensier e i Borbone-Vendôme: apparteneva a questi Carlo IV di Borbone-Vendôme che ereditò titoli e possedimenti alla morte del cugino Carlo III di Borbone, ultimo dei Borbone-Montpensier. Dei figli di Carlo IV il primo, Antonio di Borbone-Vendôme diventerà re di Navarra e l'ultimogenito Luigi I di Borbone-Condé darà avvio al ramo dei Borbone-Condé e al proprio collaterale Borbone-Conti.