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Luca Pisaroni (Ciudad Bolívar, 1975) è un basso-baritono italiano, noto per i suoi ruoli nelle opere di Mozart, ma che ha costantemente ampliato il suo repertorio nell'opera barocca e nel repertorio rossiniano.
Il Glyndebourne Festival Opera è un festival di opere liriche che si tiene tutti gli anni a Glyndebourne, vicino a Lewes nell'East Sussex in Inghilterra.
Ariodante (HWV 33) è il titolo di un'opera seria in tre atti musicata, in gran parte tra l'agosto e l'ottobre del 1734, da Georg Friedrich Händel, su adattamento anonimo di un libretto italiano di Antonio Salvi, intitolato Ginevra Principessa di Scozia (1708) ed ispirato a un episodio dell'Orlando furioso. Ogni atto dell'opera comprendeva anche sequenze di balletto riservate alla compagnia di Marie Sallé, che era attiva a Londra in quegli anni e che avrebbe partecipato anche alla creazione del successivo capolavoro händeliano dell'Alcina.
Caserta (IPA: kaˈzɛrta, ; localmente: kaˈsɛrta, Casert in dialetto casertano) è un comune italiano di 73 770 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Campania. La città campana è nota soprattutto per la sua imponente Reggia Borbonica, detta la Versailles d'Italia, che, insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all'Acquedotto Carolino, è inserita dal 1997 nel patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
Carmela Remigio (Pescara, 1973) è un soprano italiano, distintasi in particolare nel repertorio belcantistico ed insignita, nel 2016, del prestigioso "Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana".
Carlo Sebastiano di Borbone (Carlos Sebastián de Borbón y Farnesio; Madrid, 20 gennaio 1716 – Madrid, 14 dicembre 1788) è stato duca di Parma e Piacenza con il nome di Carlo I dal 1731 al 1735, Re di Napoli senza numerazioni dal 1734 al 1759, re di Sicilia con il nome di Carlo III dal 1735 al 1759, e dal 1759 fino alla morte re di Spagna con il nome di Carlo III. Primogenito delle seconde nozze di Filippo V di Spagna con Elisabetta Farnese, era durante l'infanzia solo terzo nella linea di successione al trono spagnolo, cosicché sua madre si adoperò per dargli una corona in Italia rivendicando l'eredità dei Farnese e dei Medici, due dinastie italiane prossime all'estinzione. Grazie a un'efficace combinazione di diplomazia e interventi armati, la Farnese riuscì a ottenere dalle potenze europee il riconoscimento dei diritti dinastici di Carlo sul Ducato di Parma e Piacenza, di cui egli divenne duca nel 1731, e sul Granducato di Toscana, dove l'anno seguente fu dichiarato gran principe (cioè principe ereditario). Nel 1734, durante la guerra di successione polacca, al comando delle armate spagnole conquistò il Regno di Napoli e l'anno successivo quello di Sicilia, sottraendoli alla dominazione austriaca. Nel 1735 fu incoronato re delle Due Sicilie a Palermo, e nel 1738 fu riconosciuto sovrano dei due regni dai trattati di pace, in cambio della rinuncia agli stati farnesiani e medicei in favore degli Asburgo e dei Lorena. Capostipite della dinastia dei Borbone di Sicilia, inaugurò un nuovo periodo di rinascita politica, ripresa economica e sviluppo culturale. Alla morte del fratellastro Ferdinando VI nel 1759, fu chiamato a succedergli sul trono di Spagna, dove, allo scopo di modernizzare il paese, fu promotore di una politica riformista che gli valse la fama di monarca illuminato. In politica estera raccolse tuttavia diversi insuccessi a causa dell'alleanza con la Francia, sancita dal terzo patto di famiglia borbonico, che lo portò a contrapporsi con sorti alterne alla potenza marittima della Gran Bretagna.
Antonietta Pozzoni Anastasi, oppure Antonietta Pozzoni (Venezia, 1847 – Genova, 8 aprile 1917), è stata un soprano italiano.
L'Accademia Ercolanese è un'accademia di carattere archeologico istituita nel 1755 a Napoli da Carlo III di Borbone per pubblicare e illustrare gli oggetti che frequentemente venivano disseppelliti nelle città sepolte dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., principalmente Pompei ed Ercolano (da cui l'accademia prende il nome).Dopo un lungo periodo di totale silenzio, l'accademia ha ripreso vita nel dicembre 1996 con lo scopo di reagire al "degrado della vita culturale della Città di Ercolano e più in generale del territorio vesuviano" e per "rianimare le attività culturali di quest'angolo della Regione Campania e soprattutto richiamare alla memoria degli Ercolanesi le nobili memorie delle antiche città di Ercolano, Pompei, Oplontis e Stabiae". Ha sede in Corso Resina, 296.