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Vincenzo Torelli (Barile, 1807 – Napoli, 1882) è stato un giornalista, librettista, scrittore, editore, nonché impresario d'opera italiano, d'etnia arbëreshe. Padre del commediografo Achille, è considerato il decano del giornalismo napoletano del XIX secolo e il suo nome è legato in particolare alla fondazione della rivista «Omnibus», che diresse per cinquant'anni, e al legame con numerosi artisti, specialmente attori, compositori e musicisti, per via del ruolo chiave e talvolta spregiudicato che rivestì nella gestione dei teatri napoletani e dell'influenza che ebbero, nel panorama culturale del tempo, le sue recensioni.
Villa Badessa (Badhesa in albanese) è una frazione di 395 abitanti del comune di Rosciano in provincia di Pescara, Abruzzo ed è situato a 161 m s.l.m.. Rappresenta uno dei numerosi insediamenti storici albanesi nel centro-sud Italia, uno dei più recenti di fondazione (1743) e più settentrionale, l'unico in Abruzzo. Considerata come un'autentica "oasi orientale" d'Abruzzo, si mantiene il rito bizantino e tutte le tradizioni religiose a esso collegate, col patrimonio artistico relativo alla tradizione religiosa orientale con alcune vestigia architettoniche e urbanistiche, e infine, qualche labile sopravvivenza linguistica albanese. Essendo appartenente alla comunità italo-albanese, Villa Badessa è tutelata dalla legge nazionale nº 482 del 1999 a tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Dora d'Istria, pseudonimo della duchessa Helena Koltsova-Massalskaya, nata Elena Ghica (Bucarest, 22 gennaio 1828 – Firenze, 17 novembre 1888), è stata una scrittrice e nobildonna romena, di origini albanesi, ma russa e italiana per acquisizione, esponente del Romanticismo e del Femminismo, considerata la Mary Shelley dell'Europa orientale.
Demetrio Camarda (Dhimitër Kamarda in albanese; Piana degli Albanesi, 23 ottobre 1821 – Livorno, 13 marzo 1882) è stato un presbitero di rito bizantino-greco e linguista italiano della minoranza albanese d'Italia. Grammatologo di lingua albanese e greca, storico e filologo, è universalmente riconosciuto come il più importante studioso della lingua albanese dell'Ottocento, che scrisse i primi monumenti scientifici e sistematici della cultura arbëreshe. Studioso del folklore arbëreshë, ebbe conoscenze in linguistica indoeuropea, e affrontò, fra i primi, i più ardui problemi della linguistica albanese nel suo "Saggio di grammatologia comparata sulla lingua albanese", nel 1864. Seguì un'"Appendice al Saggio", nel 1866, importante per la raccolta dei canti popolari italo-albanesi e albanesi che contiene. Il suo capolavoro "Sprovë e gramatologjisë krahasuese mbi gjuhën shqipe" è la prima opera scientifica di studio storico-comparativo sull'argomento. Collaborò con numerosi intellettuali, letterati e linguisti dell'epoca. Tra questi ricordiamo: Dora d'Istria, Luigi Luciano Bonaparte, nipote del celebre imperatore, che lo ricevette nella sua abitazione londinese, Don Pedro II, imperatore del Brasile, Graziadio Isaia Ascoli, Angelo De Gubernatis, Domenico Comparetti, illustri linguisti italiani, e Girolamo de Rada.
Anna Santoliquido (Forenza, 28 settembre 1948) è una poetessa, scrittrice e saggista italiana. Nata a Forenza (Potenza), vive da molti anni a Bari dove si è laureata in Lingue e Letterature Straniere. Docente di Inglese, ha collaborato nella stessa Università. Ha pubblicato numerosi saggi, articoli, racconti e poesie. Ha fondato e presiede il Movimento Internazionale "Donne e Poesia", giunto al 34º anno di attività, organizzandone i Convegni. Traduttrice, fa parte delle redazioni di diverse riviste, tra cui "La Vallisa" e "Clic: Donne 2000" - giornale delle italiane in Germania. Opera in associazioni culturali. È membro del Coordinamento della Sezione Nazionale Scrittori SLC-CGIL e responsabile per “Puglia‑Basilicata”. È responsabile per la Puglia del PEN Club Italia. Dirige laboratori di poesia nelle scuole. Ha presieduto, fino alla ventesima edizione, il progetto artistico-letterario Arcobaleno terminato nel 2009 presso la Scuola Media Statale “Luigi Lombardi” di Bari. Ha svolto stimolazione poetica nel supercarcere di Trani. Ha tradotto dallo spagnolo Diez poesie (La Vallisa, Bari, 1986) e dall'inglese vari poeti contemporanei. È presente in numerose riviste, antologie e saggi critici nazionali e internazionali, tra cui Scrittrici Italiane dell'ultimo Novecento, di Neria De Giovanni, a cura di Giacomo F. Rech, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo e Donna (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 2003), Pet Sodobnih Italijanskih Pesnikov (Cinque Poeti Italiani Contemporanei, Lubiana, 2003), a cura di Jolka Milič e La Vallisa - I nostri primi vent'anni con la Serbia (Evro-Giunti, Belgrado, 2007), a cura di Dragan Mraović, Les barisiens - Letteratura di una capitale di periferia 1850-2010 - Bari, 2010 di Daniele Maria Pegorari. Sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo, serbocroato, cecoslovacco, greco, sloveno, romeno, armeno, cinese, albanese, francese, ungherese, arabo, tedesco, russo, macedone, turco, latino, polacco, bulgaro, persiano e braille. La bibliografia sulle sue opere è vastissima.