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Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, regnante con il nome di Napoleone III (Parigi, 20 aprile 1808 – Chislehurst, 9 gennaio 1873), figlio terzogenito del re d'Olanda Luigi Bonaparte (fratello di Napoleone Bonaparte) e di Hortense de Beauharnais, fu presidente della Repubblica francese dal 1848 al 1852 e Imperatore dei francesi dal 1852 al 1870. Detto anche Napoleone il piccolo (soprannome datogli da Victor Hugo), sposò la contessa di Teba María Eugenia de Guzmán Montijo, una Grande di Spagna, dalla quale ebbe Napoleone Eugenio Luigi, mentre altri cinque figli furono illegittimi e avuti da donne diverse.
Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769 – Longwood, Isola di Sant'Elena, 5 maggio 1821) è stato un politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta età napoleonica. Nato in Corsica da una famiglia della piccola nobiltà italiana, studiò in Francia dove divenne ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese. Famoso grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d'Italia, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio (9 novembre 1799) assunse il potere in Francia: fu Primo Console dal novembre di quell'anno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napoléon Ier) dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805, re d'Italia dal 1805 al 1814, «mediatore» della Confederazione svizzera dal 1803 al 1813 e «protettore» della Confederazione del Reno dal 1806 al 1813. Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart, mentre lo storico Evgenij Tàrle non esita a definirlo "l'incomparabile maestro dell'arte della guerra" e "il più grande dei grandi". Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli (Giuseppe Bonaparte in Spagna, Gioacchino Murat nel Regno di Napoli, Girolamo Bonaparte in Vestfalia, Jean-Baptiste Jules Bernadotte nel Regno di Svezia e Luigi Bonaparte nel Regno d'Olanda). La sua riforma del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico), introdusse chiarezza e semplicità delle norme e pose le basi per il moderno diritto civile. La disastrosa campagna di Russia (1812), segnò il tramonto del suo dominio sull'Europa. Sconfitto nella battaglia di Lipsia dagli alleati europei nell'ottobre del 1813, Napoleone abdicò il 4 aprile 1814, e fu esiliato nell'isola d'Elba. Nel marzo del 1815, abbandonata furtivamente l'isola, sbarcò a Golfe Juan, vicino ad Antibes e rientrò a Parigi senza incontrare opposizione, riconquistando il potere per il periodo detto dei "cento giorni", finché non venne definitivamente sconfitto dalla settima coalizione nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815. Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio all'isola di Sant'Elena, sotto il controllo dei britannici. Dopo la sua caduta il congresso di Vienna ristabilì in Europa i vecchi regni pre-napoleonici (Restaurazione). Fu il primo regnante della dinastia dei Bonaparte. Sposò Giuseppina di Beauharnais nel 1796, e in seconde nozze l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, l'11 marzo 1810, dalla quale ebbe l'unico figlio legittimo, Napoleone Francesco, detto il re di Roma (1811-1832). La sua figura ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici, filosofi e storici, dall'Ottocento ai giorni nostri.
Il dipartimento di Marengo fu una provincia del Primo Impero francese, nell'attuale Italia. Il nome è dovuto alla pianura di Marengo (vicino ad Alessandria) per commemorare la battaglia di Marengo del 1800. Fu creato il 26 aprile 1801 in corrispondenza all'attivazione dell'Amministrazione generale del Piemonte, il governo militare dell'Armée d'Italie che preparava l'annessione della regione alla Repubblica Francese avvenuta l'11 settembre 1802 per ordine di Napoleone Bonaparte; il capoluogo era Alessandria. Comprendeva inizialmente i territori delle ex province piemontesi di Alessandria, Casale Monferrato, Tortona, Voghera e Bobbio. Nel 1805, dopo l'annessione della Repubblica Ligure e la creazione del dipartimento di Genova cui vennero unite Voghera, Bobbio e Tortona, il suo territorio fu rimaneggiato con l'acquisizione di Asti, già inclusa nel dipartimento del Tanaro. Era diviso nei circondari (arrondissement) di Alessandria, Asti e Casale Monferrato, e questi nei seguenti cantoni: Circondario di Alessandria, cantoni di Felizzano, Valenza, Castellazzo, Cassine, Sezzé, Bosco; Circondario di Asti, cantoni di Cocconato, Castelnuovo, Montafia, Villanova d'Asti, Montiglio, Montechiaro, Tigliole, San Damiano, Portacomaro, Rocca d'Arazzo, Costigliole, Mombercelli, Canelli; Circondario di Casale, cantoni di Gabiano, Moncalvo, Pontestura, Rosignano, Ticineto, Montemagno, San Salvatore.Aveva una superficie di 348,261 ettari ed una popolazione di 318.447 individui (1810). Era compreso nella ventottesima divisione militare, nella sedicesima coorte della legione d'onore, nella ventinovesima conservazione delle foreste, nella diocesi di Casale, nella dotazione senatoriale di Torino e dipendeva dalla corte d'appello di Genova. Al dipartimento spettava eleggere tre deputati. Il dipartimento fu eliminato il 27 aprile 1814 dopo la sconfitta di Napoleone. Attualmente il territorio dell'ex dipartimento è ripartito tra le province di Alessandria e Asti.
Il dipartimento del Taro (département du Taro) fu un dipartimento dell'impero napoleonico situato in Italia. Prende il nome dal fiume Taro che lo attraversa. Creato il 24 maggio 1808, quando il ducato di Parma, Piacenza e Guastalla venne annesso alla Francia in seguito al Trattato di Fontainebleau, aveva come capoluogo Parma e terminò il 21 maggio 1814.