Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, regnante con il nome di Napoleone III (Parigi, 20 aprile 1808 – Chislehurst, 9 gennaio 1873), figlio terzogenito del re d'Olanda Luigi Bonaparte (fratello di Napoleone Bonaparte) e di Hortense de Beauharnais, fu presidente della Repubblica francese dal 1848 al 1852 e Imperatore dei francesi dal 1852 al 1870. Detto anche Napoleone il piccolo (soprannome datogli da Victor Hugo), sposò la contessa di Teba María Eugenia de Guzmán Montijo, una Grande di Spagna, dalla quale ebbe Napoleone Eugenio Luigi, mentre altri cinque figli furono illegittimi e avuti da donne diverse.
Napoleone Francesco Giuseppe Carlo Bonaparte (Parigi, 20 marzo 1811 – Vienna, 22 luglio 1832), figlio di Napoleone Bonaparte e della sua seconda moglie Maria Luisa d'Asburgo-Lorena, formalmente fu per due giorni imperatore dei francesi con il nome di Napoleone II. Alla corte imperiale austriaca dal 1814 fu chiamato col nome di Franz, duca di Reichstadt dal 1818. Secondo il titolo III, art. 9 della costituzione francese in vigore all'epoca, egli era dalla nascita principe imperiale e conosciuto dalla nascita col titolo di re di Roma, titolo che lo stesso Napoleone I gli riconobbe come titolo di cortesia. Venne soprannominato l'Aiglon ("l'aquilotto"), reso popolare dall'omonima opera postuma di Edmond Rostand. Quando Napoleone abdicò il 4 aprile 1814, nominò suo figlio quale suo successore come imperatore. Ad ogni modo, i membri della coalizione che lo avevano sconfitto si rifiutarono di riconoscere suo figlio quale suo successore e per questo Napoleone II venne costretto ad abdicare incondizionatamente alcuni giorni dopo e de facto non governò mai in Francia. Quando suo cugino Carlo Luigi Napoleone Bonaparte divenne imperatore fondando il Secondo Impero francese nel 1852, scelse il nome di Napoleone III riconoscendo pertanto il breve regno di Napoleone II come legittimo.
Il Primo Impero fu instaurato in Francia da Napoleone Bonaparte per sostituire il Consolato. Ebbe inizio il 18 maggio 1804, quando un senatoconsulto proclamò Bonaparte Imperatore dei Francesi (Empereur des Français) e terminò nell'aprile 1814 con l'abdicazione di Napoleone e l'esilio sull'isola d'Elba. Il plebiscito del 6 novembre 1804 legittimò il passaggio al Primo Impero. Napoleone Bonaparte fu consacrato imperatore a Notre-Dame il 2 dicembre 1804 con il nome di Napoleone I. Il Primo Impero fu seguito dalla Restaurazione, interrotta dai cosiddetti "Cento giorni", dal 20 marzo al 22 giugno 1815, che portarono Napoleone alla sconfitta di Waterloo.
I Bonaparte (originariamente Buonaparte) sono una famiglia còrsa d'origine accertata di Sarzana, città al confine tra Liguria e Toscana, appartenuta a Firenze, poi a Genova, poi ai Visconti di Milano, ancora a Genova e che oggi si trova in Liguria, anche se qualcuno, erroneamente, ne attribuisce l'origine toscana, che grazie alle gesta di Napoleone I e Napoleone III giunse ad avere fama e gloria nel continente europeo, governando nel XIX secolo una consistente parte dell'Europa.
Per Secondo Impero francese si intende il regime bonapartista di Napoleone III instaurato in Francia dal 1852 al 1870, tra la Seconda e la Terza Repubblica.
L'iconografia di Napoleone I è l'insieme delle rappresentazioni, pitture, incisioni e sculture del generale e del primo console Napoleone Bonaparte, divenuto imperatore col nome di Napoleone I. Realizzate con fini di propaganda, dopo la sua morte contribuirono ad evocare la leggenda napoleonica. Napoleone I fu il capo di stato dell'era post-rivoluzionaria più rappresentato. Con l'ascesa al potere, la sua effige subì dei cambiamenti che coincisero col cambiamento della sua fisionomia, a causa dell'età o della malattia. Gli imperativi di propaganda costringevano gli artisti ad attenersi a modelli precisi.
L'incoronazione di Napoleone a Imperatore dei Francesi ebbe luogo domenica 2 dicembre 1804 (11 frimaio, anno XIII secondo il calendario repubblicano francese) nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Essa rappresenta ancora oggi "l'inizio del primo impero moderno" ed è stato il primo atto ufficiale di "propaganda trasparente condotta in chiave moderna". Napoleone era intenzionato a legittimare il proprio governo imperiale, con una nuova famiglia reale e una nuova nobiltà. Per questo proposito, egli predispose una nuova cerimonia d'incoronazione, differente da quella in uso presso i re di Francia, dove veniva enfatizzato il valore "sacro" della consacrazione del sovrano con l'unzione conferita dall'arcivescovo di Reims nella cattedrale di Reims. La cerimonia d'incoronazione di Napoleone avvenne infatti nella grande cattedrale di Notre Dame di Parigi alla presenza di Papa Pio VII. Napoleone unì per l'occasione una serie di riti e costumi, incorporando cerimonie della tradizione carolingia, antica, e della Rivoluzione francese, il tutto guarnito da un notevole sfarzo.Il 18 maggio 1804, il senato mutò il governo repubblicano in impero e pertanto iniziarono i preparativi per l'incoronazione del nuovo sovrano. L'elevazione di Napoleone ad imperatore venne osannata dalla maggioranza dei cittadini francesi ed approvata con un referendum costituzionale nel 1804. Una delle motivazioni che spinse Napoleone a scegliere una incoronazione era quella di ottenere prestigio nei circoli nobiliari e cattolici d'Europa, oltre a portare alla fondazione di una vera e propria dinastia che egli si augurava avrebbe continuato a reggere le sorti della Francia anche dopo di lui.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.